La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] decorazione a una stanza di uso privato; lo stile è analogo a quello degli affreschi delle grandi domus urbane, di un classicismo misurato e monumentale, fatto di forme nitide, armoniose e mai taglienti.
Non tutta la pittura di questo periodo si può ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La parabola artistica di Correggio si consuma negli anni in cui il Rinascimento [...] si aprono ovali a cielo aperto in cui piccoli putti giocano festanti.
La decorazione si pone come nuovo esempio di classicità “evocata ma non citata” (Riccomini) per l’area padana. Gli esempi di Raffaello visti a Roma (soffitto della cappella Chigi ...
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Scultore (Parigi 1730 - ivi 1809), allievo di J.-B. Lemoyne, pensionato dell'Accademia di Francia a Roma; la sua scultura, di una raffinata grazia settecentesca (Psiche abbandonata, 1795, Louvre), seppe [...] trovare vigore nei ritratti (J.-B. Lemoyne e Maria Leszczyńska, Louvre); negli ultimi tempi volse verso un classicismo lievemente accademico. ...
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MOLDOVANU, Cornelio
Ramiro Ortiz
Poeta e prosatore romeno nato in Moldavia il 15 agosto 1883. M. è noto più per il suo gran romanzo di costumi bucarestini Purgatorul (Il Purgatorio), che per la sua [...] opera poetica d'ispirazione "seminatorista" e pregevole per un certo classicismo consistente soprattutto nel culto esteriore della forma e nel verso sapientemente cesellato. Sotto l'influsso della critica razionalistica del Dragomirescu, trattò il ...
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MITOLOGIA
C. Cieri Via
Le figurazioni mitologiche nel Medioevo appartengono a quella tradizione classicista che dall'età tardoantica fino alla fine del Trecento guardò al mondo antico in termini ora [...] 1972; C. Lord, Three Manuscripts of the ''Ovide moralisé'', ArtB 57, 1975, pp. 161-175; A.M. Romanini, Il concetto di classico e l'arte medievale, Romano-barbarica 1, 1976, pp. 203-242; S. Romano, Due affreschi del Cappellone degli Spagnoli. Problemi ...
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Scrittore tedesco (Francoforte sul Meno 1752 - Dorpat 1831). Letterato assai prolifico, è noto soprattutto per la sua ribollente produzione teatrale giovanile, quando si affermò come uno dei più autentici [...] Arria e la commedia di costume Wirrwarr (tutti del 1776). Uscito dai tempestosi anni Settanta, K. si orientò verso il classicismo weimariano, come documentano i due già citati drammi incentrati sulla figura di Medea (Medea in Korinth e Medea auf dem ...
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Pittore svizzero (Basilea 1827 - San Domenico di Fiesole 1901), allievo di O. W. Schirmer a Düsseldorf, poi di A. Calame a Ginevra. Viaggiò in Belgio e in Francia; soggiornò a Roma (1850-57 e 1862-66). [...] al paesaggio, si orientò poi verso un classicismo tutto evocativo e letterario, pieno di contenuti mitici figlio Carlo. La sua arte, pur nella sua radice accademica, è documento dell'interesse della cultura germanica per i miti del mondo classico. ...
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Architetto (n. Helsinki 1918), titolare (dal 1949) con la moglie Kaija Tuominen (n. Kotka 1920) di uno studio di progettazione (Kaija e Heikki Sirén). Si formarono entrambi al Politecnico di Helsinki con [...] il padre di Heikki, Johan Sigfrid (n. 1889 - m. 1961), un notevole esponente del classicismo novecentesco finlandese. Nelle loro opere, la scelta dei materiali, l'uso del prefabbricato, il rapporto con l'ambiente, mostrano una felice elaborazione ...
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Teologo evangelico e pedagogista (Giessen 1776 - Heidelberg 1837), parroco, poi (dal 1804) prof. di pedagogia e teologia in Heidelberg, dove abbandonò, sotto l'influsso del locale circolo dei romantici, [...] sua precedente posizione illuministica. Fu chiamato il "pedagogista teologo", perché cercò d'infondere lo spirito cristiano nel classicismo dominante nei sistemi educativi del tempo. Opere principali: Erziehungslehre (5 voll., 1802-13); Lehrbuch der ...
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Scultore (Monaco di Baviera 1802 - ivi 1848); figlio di Franz, scultore (Ried 1760 - Monaco di Baviera 1820), autore di modelli per la fabbrica di porcellana di Nymphenburg. Formatosi all'accademia di [...] Monaco, dove poi insegnò (dal 1835), soggiornò in Italia (1826-27; 1832-34). Massimo esponente del classicismo, eseguì, tra l'altro, i rilievi dei frontoni del Valhalla presso Ratisbona; le sculture per i Propilei e la Ruhmeshalle (1844-50) a Monaco, ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.