GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] romana tra Sei e Settecento, in La Rassegna della letteratura italiana, LXIII (1969), pp. 206-272 passim; D. Consoli, Realtà e fantasia nel classicismo di G.V. G., Milano 1970; B. De Giovanni, La vita intellettuale a Napoli fra la metà del '600 e la ...
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Architetto francese (Bordeaux 1883 - Easthampton, New York, 1950). Formatosi all'École des beaux-arts di Parigi, si dedicò alla progettazione di mobili che espose al Salon d'automne del 1919 e all'Exposition [...] des arts décoratifs del 1925. Membro dell'Union des artistes modernes (1929), avverso al classicismo accademico e al vieto gusto déco, vicino alle idee di Le Corbusier, realizzò con l'impiego prevalente del vetro e dell'acciaio la Maison de verre ( ...
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Architetto e pittore (Crossen, Oder, 1699 - Berlino 1753). Legato da amicizia a Federico il Grande di Prussia, che gli rese possibile un viaggio in Italia (1736), Kn. fu soprintendente ai castelli e ai [...] giardini reali, dal 1740; improntò il cosiddetto rococò fridericiano a una compostezza ispirata al classicismo di A. Palladio, Cl. Perrault e J.-A. Mansart. Le sue opere più importanti sono: ricostruzione del castello di Rheinberg (1737-39); a ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] difficilmente distinguibile da quella in auge nel 17° e 18° sec., fedelmente eseguita con tecniche preziose come l'incisione. Archetipica e classicista è anche la grafica di L. Krier (n. 1946), i cui d. di architetture e di città sono radicati nella ...
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ZAMBRINI, Francesco Davide Maria
Armando Antonelli
ZAMBRINI, Francesco Davide Maria. – Nacque a Faenza, di famiglia borghese, il 25 gennaio 1810, da Pellegrina Maccolini e da Antonio, farmacista.
A [...] anni fu avviato agli studi nel collegio di Ravenna, sotto la direzione di Pellegrino Farini, esponente di spicco del classicismo romagnolo, per passare a Imola alla scuola di Giuseppe Alberghetti. Nel 1829 si trasferì presso l’ateneo bolognese per ...
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GAGLIARDI, Pietro
Valerio Mariani
Pittore, nato a Roma nel 1809 e morto nel 1890 a Frascati. Notevole rappresentante di quella scuola romana che si formò dagl'insegnamenti di Tommaso Minardi, in sensibile [...] contrasto con le idee accademiche di V. Camuccini, e in stretto rapporto con quel classicismo "purista" che Antonio Canova patrocinò in Roma agl'inizî del secolo. Le sue pitture sono, in genere, di vasta dimensione e aspirano a una monumentalità ...
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DELMAZIO (Flavius Iulius Delmatius)
M. Floriani Squarciapino
Nipote di Costantino, Cesare nel 335, fratello di Annibaliano, col quale fu ucciso nel 337. Eutropio lo dice giovane assai dotato e molto [...] simile allo zio (Breviarium hist. Rom., x, 9).
Nelle monete il suo ritratto, pur nel levigato classicismo spersonalizzatore e nell'evidente ispirazione ai ritratti dello zio, da un'impressione di forza di volontà specialmente dovuta all'occhio ...
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Architetto (Roma 1881 - ivi 1960), figlio di Pio; prof. di urbanistica (dal 1929) nell'univ. di Roma; accademico d'Italia (1929-44). Dopo una giovanile adesione ai modi della secessione viennese (cinema [...] Corso, ora Étoile, a Roma, 1915), si rivolse a una monumentalità retorica, tra architettura moderna e classicismo. Ebbe così, particolarmente nel periodo 1923-43, numerosi incarichi nel campo urbanistico (sistemazione dei centri di Bergamo e di ...
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Pittore (Pozzuoli 1731 - Napoli 1803). Formatosi alla scuola di F. De Mura, fu influenzato da S. Conca e da L. Giordano. Il suo linguaggio pittorico, caratterizzato da raffinate tonalità e sfumature simili [...] al pastello, nell'impostazione scenografica degli interni aderisce ai modi vanvitelliani. Negli ultimi anni si avvicinò al classicismo, senza perdere l'originalità cromatica. Fra le sue opere: I confratelli della Trinità lavano i piedi ai pellegrini ...
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Letterato (Peschiera Borromeo 1787 - Milano 1867). Pubblicò da giovane Idilli a imitazione di G. Gessner e pariniani Sermoni; amico di S. Pellico e di T. Grossi, fu un romantico moderato. In risposta al [...] sermone montiano Sulla mitologia, pubblicò Conforto a un vecchio (1825), al quale seguì un saggio (Del classicismo e del romanticismo e dei rispettivi errori ed abusi); scrisse tragedie e le novelle Tresmondi e Eligi e Cristina. Le sue opere sono ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.