Scultore (Chaumont 1698 - Parigi 1762). Studiò con il padre, Jean-Baptiste (1667-1742), poi a Parigi (1722) con G. Coustou. Fu in seguito a Roma (1723-32), dove eseguì progetti di tombe e fontane, ritratti [...] fontana di rue de Grenelle (1739-45), con bei bassorilievi, il monumento equestre di Luigi XV, distrutto durante la Rivoluzione. L'arte del B. fu caratterizzata da un contenuto classicismo, in contrasto con la grazia manierata di molti contemporanei. ...
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NERING, Johann Arnold
Fritz Volbach
Architetto, nato nel 1659 a Wesel da famiglia olandese, morto a Berlino il 21 ottobre 1695. Prima (1676) dedicatosi allo studio dell'arte delle fortificazioni, nel [...] fu così il primo architetto che creasse uno stile prussiano, caratterizzato da un semplice e sobrio classicismo. Materiale semplice, il laterizio, proporzioni chiare e scarsa decorazione costituiscono i caratteri dell'architettura brandeburghese. Il ...
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MARSAN, Eugène de
Salvatore Rosati
scrittore francese, nato a Bari nel 1882. Oltre a questa origine italiana, i suoi numerosi soggiorni in Spagna hanno contribuito a far di lui un convinto assenore [...] ideali estetici con le conquiste dell'arte moderna. Per altro non è sempre riuscito ad evitare che la sua classicità si traducesse in classicismo; e la sua scrittura, scrupolosamente curata, non è sempre esente da preziosità e non sempre giunge a dar ...
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Nato alla Spezia di famiglia patrizia, il 18 ottobre 1798, morto a Genova il 16 luglio 1861. A Genova studiò leggi. Scrisse numerosi poemetti e liriche d'occasione in latino e in italiano; ma l'opera sua [...] vantava di appartenere a quella ristretta schiera di malinconici che amavano razzolare nel vecchiume del classicismo, il poema ha più carattere romantico che classico, e porta evidenti i segni d'un formale byronismo. Anche nelle liriche (canzoni ed ...
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LOSENKO, Anton Pavlovič
Miron MALKIEL-JIRMOUNSKI
Pittore, nato il 30 luglio 1737 a Gluchov (provincia di Černigov), morto a Pietroburgo il 23 novembre 1773. Fu allievo di J. Argunov (1753-59), all'Accademia [...] e nominato professore dell'Accademia di belle arti, di cui divenne nel 1773 rettore. Il L. fu il principale rappresentante del classicismo russo. Suoi quadri al Museo russo di Leningrado (Tobia e l'angelo, 1759; Caino, 1768; Vladimiro e Rognieda 1770 ...
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CRESCIMBENI, Giovan Mario
Nicola Merola
Nacque a Macerata il 9 ott. 1663 in una delle più ragguardevoli famiglie della città marchigiana, da Giovan Filippo, professore di discipline giuridiche presso [...] degli Umoristi, di quella degli Intrecciati e di quella degli Infecondi, alle quali tutte recò il suo contributo di fautore del classicismo, e fu, nel 1690, con il Gravina, il Leonio, lo Zappi e il Taia, tra i quattordici intellettuali del circolo ...
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SAVIO, Bartolomeo
Pietro Finelli
SAVIO, Bartolomeo (Bartolomeo Francesco Savi). – Nacque a Genova il 17 gennaio 1820 da Francesco, uno straccivendolo da poco immigrato in città che morì poco dopo, e [...] fino all’iscrizione ai corsi universitari di filosofia, per proseguire poi privatamente da semiautodidatta.
Classicismo repubblicaneggiante, aspirazioni patriottiche e sensibilità romantica, con un chiaro ed evidente riferimento al modello foscoliano ...
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FORTI, Fermo
Alfonso Garuti
Nacque il 3 febbr. 1839 a Cibeno (ora Carpi, in prov. di Modena) da Giuseppe, capomastro muratore, e Anna Messori. L'attività del padre facilitò la vocazione artistica del [...] Carpi come continuità di valori artistici e storici, in A. Garuti - D. Colli - R. Pelloni, S. Nicolò di Carpi. Un modello del classicismo emiliano, Modena 1992, pp. 34-36, 88, 103; P. Belloi - E. Colombini, Guida di Modena. Manuale per l'uso storico ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Francesco Vettori
Gennaro Maria Barbuto
Nacque a Firenze l’8 novembre del 1474 da Piero e da Caterina Rucellai. Da parte sia di padre sia di madre, dunque, apparteneva al ceto ottimatizio fiorentino [...] di fronte alla legge, ma anche nella partecipazione popolare alle decisioni pubbliche. Fu altresì poco sensibile al classicismo umanistico così come al paradigma romano, imperante, invece, con la notevole esclusione di Guicciardini, nei ragionamenti ...
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PAUSANIA (Παυσανίας)
Piero Treves
Nobile macedone, uccisore del re Filippo. Di lui null'altro ci è noto se non la partecipazione al regicidio. Del quale fu l'esecutore e la vittima, certo non l'ideatore, [...] Secondo un'altra versione, invece, anche meno credibile, il motivo sarebbe pura vanagloria erostratea, contaminata o purificata di classicismo tirannicida. In realtà, come tuttora trapela da una terza versione, P. fu lo strumento di Olimpiade e della ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.