PASSERI, Giuseppe
Cristiano Giometti
PASSERI, Giuseppe. – Figlio di Cesare, nacque a Roma il 12 marzo del 1654 (Pascoli, 1730-36, 1992, p. 301).
La datazione è confermata dalla biografia di Nicola Pio [...] e storiografo Giovanni Battista, ma il suo vero maestro fu Carlo Maratti che lo fece studiare sui testi canonici del classicismo da Raffaello ad Annibale Carracci, da Guido Reni a Nicolas Poussin. Le qualità di Passeri si rivelarono presto anche ...
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LUCHI, Giuseppe Antonio, detto il Diecimino
Belinda Granata
Nacque a Diecimo, non lontano da Lucca, il 17 luglio 1709 da Luca e Maddalena di Bartolomeo Paolucci.
Trasferitosi a Lucca nel 1725, secondo [...] Baldi e in seguito nell'ambito della scuola di C. Maratta, riportò da questa esperienza una marcata adesione verso il classicismo di origine reniana, che fu per i pittori lucchesi il principale e costante riferimento pittorico, in netta antitesi con ...
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PIERALLI, Assunta
Maria Teresa Mori
PIERALLI, Assunta. – Nacque nel 1807 a Lippiano, nell’Aretino, da Giuseppe e Francesca Capacci, di condizione agiata.
Ebbe tre fratelli: Ottavio, sacerdote; Giacomo, [...] processo di unificazione nazionale. In questo contesto si colloca la sua produzione poetica, caratterizzata da un classicismo retorico piuttosto pesante, in linea con la formazione accademica, ma attraversata dai motivi ricorrenti nella letteratura ...
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Jacobi, Friedrich Heinrich
Filosofo (Düsseldorf 1743 - Monaco 1819).
Vita e opere
Successe al padre nella direzione dell’attività commerciale di famiglia, ma si dedicò ben presto agli studi filosofici [...] per comprendere quella stagione della cultura tedesca che va dall’Illuminismo all’idealismo, passando per il Romanticismo, il classicismo goethiano, il criticismo di Kant. Fu presidente dell’Accademia delle scienze di Monaco. Le sue prime opere ...
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VALENTINIANO I (Flavius Valentinianus)
M. Floriani Squarciapino*
Imperatore romano. Nato in Pannonia da Graziano (321) eletto imperatore a Nicea (364) sceglie come coreggente il fratello Valente.
Tollerante [...] , Gliptoteca Ny Carlsberg, n. 771), di rara potenza, nel quale una nuova rinascita espressionistica supera il freddo classicismo dell'iconografia post-costantiniana; b) un mutilo ritratto in bronzo rinvenuto nel Tevere (Roma, Museo Naz. Romano ...
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CLODIO MACRO (Lucius Clodius Macer)
M. Borda
Legato di Nerone in Africa, dove comandava la Legione III Augusta. Nel 68 d. C. si unì alla rivolta di Vindice e Galba costituendo una nuova legione, la I [...] nei ritratti monetali coevi di Galba e che si riallaccia alla tradizione realistica del periodo repubblicano, opponendosi al classicismo aulico giulio-claudio; così come la rivolta di Vindice esprimeva una aperta reazione al dispotismo neroniano ed ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] ’immagine del Medioevo.
È forse lecito affermare che il R. è stato un ritorno alle origini e una scoperta del mondo classico in quanto ha avuto consapevolezza del significato e dei limiti del mondo medievale, ed è stato una forma nuova e originale di ...
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Pittore francese (Le Mans 1885 - Grasse 1925). Allievo di M. Denis e di P. Sérusier, fu influenzato dalle opere di Cézanne e di Gauguin; nel 1910 fu attratto dal cubismo, del quale diede una personale [...] atmosferico in piani colorati. Dopo la guerra si dedicò a disegni, ritratti e paesaggi caratterizzati da una ripresa del classicismo, (ritratto di Gampert, 1920, Parigi, Musée national d'art moderne). Interessanti per la sua ricerca anche le poche ...
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FOLENA, Gianfranco
(App. IV, I, p. 830)
Linguista e filologo italiano, morto a Padova il 14 febbraio 1992. Professore di Storia della lingua italiana nell'università di Padova sino al 1990, è stato socio [...] più alta tradizione, dal Folengo al Ruzzante, all'epistolario del Giovio, al Goldoni, tutto è colto nell'opposizione al classicismo chiuso e statico. Il plurilinguismo è concretamente indagato nella storia delle parole e delle forme, che si fa storia ...
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BECCAFUMI, Domenico (Mecherino, Mecarino)
Domenico Sanminiatelli
Nacque nel 1486 presso Siena, forse nel podere lavorato da suo padre Iacomo di Pace, alle Cortine, vicino al Castello di Montaperto.
Derivò [...] del Cinquecento, di quanto non fosse quella senese. A Firenze infatti, oltre alla misura compositiva ideale prospettata dal classicismo di fra' Bartolomeo e dell'Albertinelli, il B. poté risentire di quei nuovi fermenti della fantasia che, già ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.