Kaminski, Janusz
Francesco Zippel
Direttore della fotografia e regista cinematografico polacco, nato a Ziębice il 27 giugno 1959. Operatore di grande talento, attento alle suggestioni della fotografia [...] sempre dimostrato un fedele e rispettoso interprete delle visioni del regista, segnate da una ricerca formale sospesa tra classicismo e sperimentalismo. L'eccellenza raggiunta da questo sodalizio artistico è stata celebrata da numerosi premi, tra cui ...
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FILIPPO l'Arabo (M. Iulius Philippus)
V. Scrinari
Imperatore romano nativo dell'Arabia; raggiunse il grado di prefetto del pretorio sotto Gordiano III, che uccise nel 244 per essere eletto imperatore [...] nel campo della ritrattistica alla metà del quarto decennio del III sec. d. C. Al nitido e semplificativo classicismo precedente di sapore ancora antoniniano, si contrappone un realismo che ritorna a forme complicate e nell'irregolare e mutevole ...
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rondò letteratura Componimento poetico originariamente musicato e cantato che accompagnava un ballo in tondo. Derivante dal rondeau (o rondel) francese, ebbe scarso seguito in Italia, dove fu detto anche [...] composizione. Genere praticato sin dal Medioevo, assunse nel Settecento la sua moderna fisionomia. Con l’affermazione del classicismo, divenne una delle forme privilegiate per l’ultimo movimento di una sonata. Usato anche nel genere vocale dalla ...
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Poeta inglese (Coleshill 1606 - Hall Barn 1687). Possessore d'una cospicua sostanza, entrò presto in parlamento. Conobbe (probabilmente 1635) lady Dorothy Sidney, figlia del conte di Leicester, di cui [...] To the King upon his Majesty's happy return. Altre sue opere sono: St. James Park (1661, poesia); Instructions to a painter (1666); Divine poems (1685). L'impeccabilità formale dei suoi versi fa di W. uno dei precursori del classicismo inglese. ...
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Pittore, nato in Bologna l'8 settembre 1852, morto a Venezia il 18 marzo 1924. Attese dapprima alla musica e solo più tardi si dedicò alla pittura, tanto che a venticinque anni era ancora studente nell'Accademia [...] , ha tradotto la musica intima e silenziosa. Si è parlato, a proposito delle sue opere, di romanticismo e di classicismo, di Hoffmann, di Pöe, di Baudelaire. Ricerche inutili, perché, se influenze vi sono state, esse non procedettero da letterati ...
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Scultore, nato a Carrara il 4 marzo 1795, morto a Roma il 17 aprile 1878. Dopo aver studiato in patria nell'Accademia di belle arti, vinto a ventisette anni il pensionato di Roma (1817), entrò nello studio [...] Accademico di S. Luca, elogiato dal Missirini, il Bienaimé rappresentò a Roma, per più di mezzo secolo, il classicismo di tipo thorwaldseniano, meglio riuscendo nei bassorilievi, ben composti e sapientemente modellati, che nelle statue, le quali sono ...
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CONCA, Sebastiano
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Erasmo, commerciante e agente delle imposte, e di Caterina de Iorio, nacque a Gaeta l'8 genn. 1680 (1676, secondo De Rossi, 1786, ma vedi, anche per le [...] il troppo intenso plasticismo, e luminismo di quello a favore di forme chiare e sgranate, immerse in un paesaggio di origine arcadica e classica (ill. 1a-1c, in catal., 1981, p. 89).Il C. si spostò quindi a Roma: nel 1706 secondo il De Dominici (1742 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento la poesia sembra non toccare l’altezza dell’estrosa lirica secentesca [...] come il più originale e dotato fra i poeti del secolo. Pur studiando in modo serio e devoto le letterature classiche (e particolarmente quella greca, che considera più vicina alla sua anima per metà ellenica), egli reinventa le lezioni di Omero ...
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FRANCUCCI, Innocenzo (Innocenzo da Imola)
Claudia Pedrini
Figlio dell'orafo Pietro, nacque a Imola intorno al 1490. La data di nascita, variamente collocata dai biografi tra il 1489 e il 1494, si deduce [...] collocarsi fra il 1509 e il 1514, permise al F. di entrare in contatto e di trovare affinità con l'ambiente del classicismo fiorentino, con la sobria e devota pittura della scuola di S. Marco - da cui ricavò una sorta di "marchio" che lo apparenta ...
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SCARAMUCCIA, Luigi Pellegrino detto Perugino
Odette D'Albo
– Nacque a Perugia nel 1621 (Mancini, 1992) dal pittore Giovanni Antonio e dalla moglie Dianora. Il suo primo maestro fu il padre, che però [...] l’aveva fondata.
Al 1670 risale la Madonna e santi in S. Marta a Erba, contraddistinta da un severo e controllato classicismo, ma una vena più naturalistica traspare nelle vivaci tele con i Miracoli di Pio V nel collegio Ghislieri di Pavia (1673) e ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.