GAMBARINI, Giuseppe
Ivana Corsetti
- Nacque il 17 marzo 1680 a Bologna da una famiglia di modeste condizioni. Intorno al 1693 divenne allievo di Girolamo Negri, pittore attivo nella bottega di Lorenzo [...] artista non aveva ancora eseguito lavori di questo tipo. Dal punto di vista dello stile appare chiara l'adesione del G. al classicismo bolognese di primo Settecento.
Sempre con il Chiarini nel 1709 il G. andò a Vienna e con lui prosegui l'attività di ...
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ZANOTTI CAVAZZONI, Giampietro
Milena Contini
Nacque a Parigi il 4 ottobre del 1674 dal bolognese Giovanni Andrea, attore della commedia dell’arte con il nome di «Ottavio» attivo presso la corte di Luigi [...] quali si ravvisa un accostamento tra il petrarchismo platonizzante, in auge presso l’ambiente arcadico bolognese, e il classicismo di stampo belloriano. In Zanotti – poeta pittore, che rappresenta uno dei rarissimi esempi di «doppio talento» nel ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] , surrealismo, espressionismo).
La critica
Usato polemicamente da B. Croce in antitesi al valore positivo rappresentato dal classicismo carducciano, il termine d. è stato poi adoperato dalla stessa critica di ispirazione crociana senza più alcuna ...
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Scultore (Douai 1529 - Firenze 1608). Ad Anversa (1540) apprese la scultura da J. du Broeucq. Recatosi a Roma insieme a F. e C. Floris, avvicinò Michelangelo. Si recò nel 1562 a Firenze, ove fu protetto [...] contrapposte e serpentinate, secondo un acuto spirito manieristico. Il Mercurio, elegante capolavoro, in cui, contraddicendo le norme del classicismo, la figura sorge dal basso in alto priva di peso, presuppone la visione di opere di B. Cellini; e ...
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Città capitale della Toscana, una delle più importanti città d'Italia, e per i ricordi storici, per i tesori artistici che racchiude, nonché per la vaghezza della sua posizione, una delle più celebrate [...] . Lodovico di S. Croce, beato della sua pace; dà nel David di bronzo (al Bargello) il primo nudo dopo l'antichità classica; e anima di uno spirito dionisiaco i putti tripudianti della cantoria dell'Opera del duomo. Solo dopo Padova, negli amboni di S ...
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LUPORINI, Cesare
Aldo Zanardo
Filosofo, nato a Ferrara il 20 agosto 1909; dal 1956 professore ordinario di storia della filosofia presso l'università di Cagliari, poi presso quella di Pisa, e infine, [...] ; E. Garin, La cultura italiana fra '800 e '900, Bari 1963; P. Salvucci, Saggi filosofici, Urbino 1965; S. Timpanaro, Classicismo e illuminismo nell'Ottocento italiano, Pisa 1965; A. Massolo, Logica hegeliana contemporanea, Firenze 19672; A. Santucci ...
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PERTICARI, Giulio
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Savignano in Romagna il 15 agosto 1779, morto a Pesaro il 26 giugno 1822: fu genero di V. Monti e accanto a lui militò nel campo dei classicheggianti. [...] romantici; il discorso Della necessità d'instituire in Roma una cattedra di letteratura classica ha il merito d'essere un angusto ma chiaro programma di classicismo. Ma, invece, si trovò senza proporselo ad aiutare proprio gl'innovatori quando ...
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MONTICELLI, Adolfo
Palma Bucarelli
Pittore, nato da famiglia italiana in Marsiglia il 14 ottobre 1824, morto ivi il 26 maggio 1886. Studiò disegno nella scuola di belle arti della sua città natale col [...] del Watteau gliene fornì spesso i soggetti. Ma, in fondo, quella pittura disuguale, tumultuaria, eccessiva, fatta di classicismo e di modernità d'avanguardia, riflette a pieno la singolarità del temperamento dell'artista. Stranissimo tipo, dall ...
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PÉNICAUD
Pierre Lavedan
. Famiglia di smaltatori di Limoges, fiorita nel secolo XVI. Sembra che la sua marca sia stata un punzone formato da una P coronata o da una L e una P intrecciate e coronate. [...] dal 1530 al 1588. S'ignora quale fosse il suo legame di parentela con i due precedenti. Rappresenta gl'inizî del classicismo, riproducendo stampe oltre che fiamminghe, italiane: una sua coppa (fig. 1) reca scene della storia di Sansone, tratta dal ...
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TRESIČ-PAVIČIČ, Ante
Arturo CRONIA
Scrittore croato, nato il 10 luglio 1867 a Verbagno (Lesina). All'università di Vienna si laureò in filosofia. Passò buona parte della sua vita in viaggi e studî e [...] del Carducci e canta tutto un mondo fenomenico, sensitivo, intellettivo panteisticamente inteso ed espresso in varie forme classiche o classicheggianti. Nelle novelle e nei romanzi tratta a preferenza temi moderni, espressi con arte simbolica. Nel ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.