MALVITO (de Sumalvito), Giovan Tommaso
Valerio Da Gai
Figlio dello scultore comasco Tommaso, non si conosce la data della sua nascita, avvenuta a Como o a Napoli: nei documenti l'allocuzione "de Neapoli", [...] esperienze provinciali di derivazione lombarda. Dal punto di vista formale il M. mostra di avere meditato sui modelli del classicismo toscano e romano, quali Antonio Rossellino, Benedetto da Maiano (Morisani, 1941, p. 15) e Raffaello (Abbate, 1992, p ...
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CAMPORESE, Pietro, il Giovane
Manfred F. Fischer
Figlio di Giulio, nacque a Roma il 22 maggio 1792. Studiò architettura con il padre e con lo zio Giuseppe, ma frequentò anche l'Accademia di S. Luca [...] un carattere fortemente cinquecentesco, esplicitamente differenziandosi così, per l'uso di robusti motivi rinascimentali, dal freddo classicismo della generazione precedente. Attorno al 1840 il C. costruì il tetro e severo ospedale degli Orfanelli ...
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GIORGETTI, Ferdinando
Ennio Speranza
Nato a Firenze il 25 giugno 1796, dimostrò precocemente spiccate doti musicali iniziando a suonare il violino all'età di tre anni. A cinque intraprese studi regolari [...] persona al rinnovamento e alla diffusione della musica strumentale tramite nuove composizioni, esecuzioni dei grandi maestri del classicismo viennese, arrangiamenti (come la trascrizione per quintetto d'archi del Settiminoop. 20 di L. van Beethoven ...
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FRANGIPANE, Niccolò
Matteo Mancini
Figlio di Matteo, nacque forse a Padova (Brandolese, 1795) probabilmente nel secondo quarto del XVI secolo. Spesso confuso in passato con un omonimo pittore friulano [...] svolse un ruolo significativo tra le Marche e la Romagna. Il pittore si cimentò nel tentativo di tradurre le formule del classicismo religioso di Tiziano e di diffonderle in provincia. La sua presenza, e quella di molti altri artisti veneti attivi in ...
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ARABIA, Francesco Saverio
Roberto Abbondanza
Nacque il 24 marzo 182 1 a Dipignano (Cosenza) da Pasquale, impiegato delle poste, e da Maria Teresa Fonzi. Si trasferì a Napoli nell'ottobre 1842, per intraprendere [...] quella di coordinamento dell'ultimo progetto nominata con R. D. 13 dic. 1888.
Il Pessina inquadra l'A. nella "scuola classica" del diritto penale, come seguace della dottrina fondata in Italia dal Mancini, secondo la quale il diritto penale si fonda ...
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BOCCACCI (Boccaccino), Camillo
Alfredo Puerari
Figlio di Boccaccino e di Adriana di Farfengo, nacque a Cremona nel 1504 (nell'inventario dei beni ereditati dal padre, steso nel 1526, è dichiarato di [...] pala Pesaro di Tiziano, che il B. avrebbe visto nello studio del pittore. Qualche elemento dossesco non turba il classicismo cromatico oramai orientato sull'erede di Giorgione, dopo che la folata romantica dei pittori della navata centrale del duomo ...
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GIOVANI, Francesco (Giovane, Juveni, Juvanis)
Rossella Faraglia
Nacque a Roma nel 1611, come si rileva dalla breve nota biografica che Nicola Pio dedicò all'artista. Da essa si apprende che fu dapprima [...] di Giuseppe e i fratelli, di stampo raffaellesco, il tentativo di adeguamento dell'artista ai modi del classicismo recentemente affermatosi nell'ambiente pittorico romano, mentre nella resa delle architetture e del paesaggio permangono quegli aspetti ...
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BEMBO, Gian Francesco, detto il Vetraio
Franco Mazzini
Scarse sono le notizie e le opere di questo pittore cremonese, forse nipote di Bonifacio. Il Vasari, nella Vita di Polidoro e Maturino, ricorda [...] le infiltrazioni di cultura toscana avvenute nell'ambiente cremonese (vedi anche Altobello Melone). Un ulteriore dirottamento verso il classicismo, alla Giulio Romano, è evidente nella pala di S. Nicolò, collocata dal Puerari (che non accetta la data ...
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CARETTI, Giovanni Battista
Luisa Chiumenti
Nacque a Sant'Agata sopra Cannobio (Novara) nel novembre 1803. Mancano completamente notizie biografiche di questo architetto, pittore e decoratore, del quale [...] dal Checchetelli (p. 53) alla camera, sempre della villa Adriana, che porta lo stesso nome. E anche nell'ambito del classicismo, motivi del mondo architettonico e figurativo romano si intrecciavano a motivi del mondo greco. E non era raro il caso che ...
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FERA, Bernardino (Belardino, Berardino)
Tiziana Mancini
Nacque a Napoli da Domenico Antonio e Teresa Galombrino il 27 maggio 1667 (Ruotolo, 1977, p. 74 n. 15).
È difficile delinearne la personalità artistica [...] scenica, arricchita, come nella Decapitazione di s. Liberato o in quella di S. Artemio, da richiami al classicismo particolarmente evidenti nelle severe figure dei carnefici, si connota di un'intensa carica sentimentale emanata da questi giovani ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.