Architetto (Roma 1697 - ivi 1751). Allievo di A. Valeri e A. Canevari, alla partenza di quest'ultimo per il Portogallo (1727) ne guidò lo studio romano, progettando, tra l'altro, interessanti apparati [...] l'idea di fronte di palazzo e di mostra d'acqua, S. creò uno scenografico complesso nel quale il forte classicismo (ordine gigante, finestre di stampo cinquecentesco) si piega a effetti dinamici e pittorici d'impronta barocca, soprattutto nelle ...
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GRIFONI, Riccardo
Emanuela Bianchi
Nacque a Firenze il 5 giugno 1845 da Ferdinando e da Elisa Granati, appartenenti alla parrocchia di S. Salvi.
Il G. si formò presso l'Accademia di belle arti di Firenze [...] L. Bartolini nel senso del verismo e del realismo non comportò, infatti, la completa rinuncia ad attenersi alle forme elaborate dal classicismo e dal purismo.
L'attività del G. è documentata a Firenze e a Milano, ma le prime notizie certe risalgono ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] a Berlino; la sua fama è legata soprattutto al programma di un nuovo tipo di chiesa protestante, in cui polemicamente rifiuta il classico e adotta un gotico essenziale e ‛moderno', secondo la sua formula ‟los von Rom Kirchen" (basta con le chiese di ...
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GHERARDINI, Tommaso
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 21 dic. 1715. Poiché fin da bambino sembra che preferisse disegnare "pittoreschi capricci" più che "attendere alle umane lettere" (Pazzi, [...] Meucci, pittore molto apprezzato nella Firenze del pieno Settecento per le sue decorazioni ad affresco improntate a un classicismo fluido e arioso. Meucci istruì l'allievo nell'arte di dipingere a monocromo finti bassorilievi e minuziosi cammei ...
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ARMANNI, Osvaldo
Renata Battaglini Di Stasio
Nato a Perugia il 3 ag. 1855, a 24 anni si recò a Roma, dove insegnò disegno all'Istituto "Leonardo da Vinci" e successivamente, dal 1907 al 1923, disegno [...] alcuni progetti e vari edifici; dei primi, lo studio di ricomposizione del tempio di Vulcano a Ostia, di un classicismo alquanto fantasioso, il progetto per la facciata del duomo di Arezzo, ideata secondo un generico gotico toscano, il disegno ...
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Architetto (n. Como 1888 - m. in guerra, a Monfalcone, 1916). Dopo il conseguimento, a Como, del diploma di capomastro edile (1905), seguì i corsi dell'Accademia di Brera (1909-11) e nel 1912 si laureò [...] sensibili all'uso dei nuovi materiali edilizî (cemento armato, ferro, vetro, ecc.). Critico nei confronti del classicismo accademico e dell'art nouveau che dominavano il linguaggio architettonico italiano del periodo, i suoi disegni mostrano, di ...
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Scultore (Bissone 1576 circa - Roma 1636); a Roma, dove iniziò la sua attività come restauratore di statue antiche, lavorò soprattutto per Paolo V, per il quale eseguì sculture nella Cappella Paolina in [...] firmati e datati (conservati nella Ca' d'Oro a Venezia, all'Ashmolean Museum a Oxford, all'Ermitage di San Pietroburgo, ecc.), insieme a bronzi e marmi derivanti dall'antico mostrano, accanto a un attento classicismo, solide osservazioni realistiche. ...
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Pittore (Roma 1714 - Pietroburgo 1773), allievo di S. Conca. A Roma eseguì affreschi nell'ospedale di S. Spirito, nella chiesa della Trinità degli Spagnoli e nell'ex convento di S. Agostino. Andò poi a [...] Liebert, 1765), a Torino (1765) e a Pietroburgo. Si distinse per notevoli qualità pittoriche, oltre che decorative, e per un classicismo più libero e pittorico di quello di M. Benefial e P. Subleyras, cui egli stesso si era inizialmente educato. ...
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BONO (Boni), Bernardino
Camillo Boselli
Pittore bresciano, nato probabilmente agli inizi del secolo XVIII; a dire del Carboni fu uomo di piacevole compagnia, "facetoe famigliare", buon commensale, unendo [...] a Brescia dove il pittore bresciano, già nel 1729, aveva dipinto due ovati (Assunta e Immacolata Concezione):opere di un generico classicismo, vicino a quello che si veniva imponendo a Verona per opera del Cignaroli amico del Bono. Se è vero che le ...
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Scultore (Milano 1658 - Roma 1728); fu allievo a Milano di G. B. Volpini e di G. Rusnati, e a Roma (1684-85) di E. Ferrata. È il maggiore scultore del primo quarto del 18º sec. Passò da una prima fase [...] parte della serie di Apostoli per i tabernacoli borrominiani di S. Giovanni in Laterano (1708-18), di un eroico classicismo tardo barocco. Questo carattere impronta anche la sua più importante opera tarda, il monumento sepolcrale a Gregorio XIII in ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.