CONCA, Sebastiano
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Erasmo, commerciante e agente delle imposte, e di Caterina de Iorio, nacque a Gaeta l'8 genn. 1680 (1676, secondo De Rossi, 1786, ma vedi, anche per le [...] il troppo intenso plasticismo, e luminismo di quello a favore di forme chiare e sgranate, immerse in un paesaggio di origine arcadica e classica (ill. 1a-1c, in catal., 1981, p. 89).Il C. si spostò quindi a Roma: nel 1706 secondo il De Dominici (1742 ...
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FRANCUCCI, Innocenzo (Innocenzo da Imola)
Claudia Pedrini
Figlio dell'orafo Pietro, nacque a Imola intorno al 1490. La data di nascita, variamente collocata dai biografi tra il 1489 e il 1494, si deduce [...] collocarsi fra il 1509 e il 1514, permise al F. di entrare in contatto e di trovare affinità con l'ambiente del classicismo fiorentino, con la sobria e devota pittura della scuola di S. Marco - da cui ricavò una sorta di "marchio" che lo apparenta ...
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ANDRONIKOS, Flavius (᾿Ανδρόνικος, Flavius Andronīcus)
P. Orlandini
Scultore di Afrodisiade in Caria. Due firme frammentarie di questo scultore sono state rinvenute su due basi di marmo (una col piede [...] perché, purtroppo, parte delle sculture ritrovate andò dispersa. Probabilmente anche A. si sarà attenuto a quel classicismo rivissuto con sensibilità morbida e chiaroscurale che è caratteristico degli scultori di Afrodisiade trapiantati a Roma nel II ...
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Pittore (Aussig, Boemia, 1728 - Roma 1779). Ritenuto dai contemporanei il maggiore pittore d'Europa, il vero riformatore della pittura corrotta dal barocco, M. ha importanza soprattutto per il significato [...] soggiorno a Madrid dove venne a porsi in assoluto contrasto con G. B. Tiepolo), M. si riallaccia piuttosto alla corrente classicista della pittura romana del sec. 17º (A. Sacchi, N. Poussin), anch'essa mirante a una "bellezza sublime". L'influsso di ...
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FALCONE, Aniello
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Napoli il 15 nov. 1607 da Vincenzo e Giovanna de Luca (De Dominici, 1743, p. 70, fornisce la data errata del 1600).
Il padre Vincenzo aveva bottega d'indoratore [...] dal 1636, e probabilmente per un lungo periodo, egli tenne nel suo studio accademia di nudo.
La svolta verso il classicismo romano-bolognese si consolidò agli inizi del quinto decennio. In questa svolta viene anche in superficie, in forma sempre più ...
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DAMINI
Giovanna Nepi Scirè
Famiglia di pittori del sec. XVII, tutti figli di un Damino: Pietro, Giorgio e Damina.
Pietro, secondo la biografia del Ridolfi (1648), attendibile perché scritta a meno di [...] anche la mediazione delle opere padovane di Dario Varotari.
La sua posizione è abbastanza vicina al classicismo del Padovanino, con un ulteriore processo di semplificazione formale, impostogli probabilmente anche dalla nuova cultura socioreligiosa ...
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AURELI, Cesare
Anna Maria Carlevalis Luzietti
Nato a Roma il 7 aprile 1843 da un modesto scultore ornatista, Pietro, si indirizzò alla scultura sotto la guida del padre e completò ben presto la propria [...] atteggiamento estetico quale "ricerca del bello nel vero", nel dichiarato intendimento di superare sia le posizioni del classicismo tradizionale sia le tendenze idealistiche che in quel periodo venivano affermandosi nella scultura (cfr. Sul realismo ...
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ARCHELAO FILOPATRIDE (᾿Αρχέλαος Φιλόπατρις) detto Sisines
M. Borda
Re di Cappadocia, figlio di Archelao e di Glafira, posto sul trono da M. Antonio (41 a. C.). Il suo regno effettivo cominciò soltanto [...] po' generici: carattere che, insieme alla sobrietà di forme e purezza lineare di contorni, ascrivono questi ritratti monetali al classicismo augusteo.
Bibl: Wilcken, in Pauly-Wissowa, II, c. 451, n. 15; monete: Brit. Mus. Coins. Capp., p. xxxiii, 44 ...
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Architetto (Roma 1699 - Torino 1767) della famiglia Alfieri Cortemilia (v. Alfieri). A Roma trascorse varî anni della giovinezza; si trasferì in Piemonte nel 1722. Lavorò dapprima in Asti; in Alessandria [...] di questi edifici è forte il richiamo a G. Guarini, mentre in altri l'A. si volge decisamente sull'esempio del classicismo di F. Iuvara, a forme classicheggianti, come nelle facciate della cattedrale di Ginevra e del duomo di Vercelli (1753), nonché ...
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Architetto (Troppau 1867 - Düsseldorf 1908). Si formò a Vienna, allievo di C. Sitte e K. von Hasenauer e poi disegnatore e aiuto di O. Wagner (1894-98). Tra i fondatori della Secessione viennese, ne realizzò [...] , tra le quali particolarmente significative sono i magazzini Tietz a Düsseldorf (1906-09) e la casa Feinhals a Colonia (1908-09), esempio di rinnovato classicismo tedesco. Pubblicò Ideen von Olbrich (1899) e Architektur von Olbrich (4 voll., 1904). ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.