GIOVANNI d'Ambrogio.
S. Petrocchi
Scultore e architetto fiorentino attivo nella seconda metà del Trecento.La prima menzione che riguarda l'attività di G. risale al 1366, quando il suo nome compare insieme [...] una formale adesione a moduli tardogotici (Brunetti, 1932; Il Museo dell'Opera del Duomo, 1970), l'altra dal raffinato classicismo (Wundram, 1960) - ripetono la contrastante ricostruzione del ruolo e dell'opera di G. nell'ultima fase della scultura ...
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TELEFO (Τήλεϕος)
E. Paribeni
Eroe ellenico la cui localizzazione in paesi così distanti come l'Arcadia e la Misia è stata intesa come il riflesso di antichissime imprese coloniali in Asia Minore. Nella [...] contro l'altro come riuniti in un impulso disperato ad eliminare la radice del male. Le figure dei due eroi di un classicismo intagliato e un poco incolore si affiancano a certa produzione neoattica e persino ai più sontuosi tra i rilievi Campana.
Un ...
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COACCI (Coaci)
Luigi Ficacci
Famiglia di argentieri di origine marchigiana, attivi fra il XVIII e XIX sec. Di essi Vincenzo, figlio di Giovanni Battista, nacque a Montalboddo (oggi Ostra, in provincia [...] dei "colossi", per l'azionamento delle api intorno alla fontana, è un capolavoro di razionalità e di nitido classicismo tanto nella disposizione compositiva che nelle tipologie dei decori, e nei lucidi contrasti tra i colori delle pietre dure ...
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IRDI, Salvatore
Rossella Canuti
Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo scultore, probabilmente di origine partenopea, formatosi a Napoli dove svolse la sua attività. A partire dal [...] gli angeli recanti gli emblemi di s. Restituta (il giglio e la palma).
Lo stile dell'I., improntato a quel classicismo intransigente e imperante dell'Accademia napoletana della metà del XIX secolo, ma anche i suoi diversi scritti, tesi a una costante ...
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CASOLANI, Cristoforo (Cristofano)
W. Chandler Kirwin
Figlio del pittore Alessandro e di Aurelia figlia del pittore Lorenzo Rustici, e fratello del pittore Ilario, non sono noti i suoi estremi biografici, [...] che si allontanava dalla più diffusa tendenza al naturalismo abbracciata dal Caravaggio, ed era invece orientato verso un classicismo più raffinato, quale quello di Annibale Carracci e dei suoi ferventi seguaci. Ma forse il contributo più importante ...
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MAGNAVACCA, Ubaldo
Rossella Canuti
Nacque il 22 ag. 1885 a Modena da Francesco e da Adalgisa Bettelli, in un'agiata famiglia di mugnai.
Frammentarie e discontinue sono le notizie e le pubblicazioni [...] opere, eseguite per lo più a larghe pennellate o spatolate, raggiungono puri equilibri formali che non mancano di un certo classicismo. Nel 1947 partecipò alla prima mostra di pittura modenese presso la saletta degli Amici dell'arte, dove, nel 1949 ...
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DESIDERATO, Matteo
Gioacchino Barbera
Scarse sono le notizie su questo pittore, nato a Sciacca (prov. Agrigento) presumibilmente intorno al 1750-52. Secondo il Gallo (sec. XIX), ben presto si trasferì [...] Rossi, senza però eguagliarne le filanti materie cromatiche, il linguaggio stilistico del D. sembra maggiormente orientato verso il classicismo lucido e misurato di Pompeo Batoni, attraverso il recupero dei toni e valori formali neoseicenteschi e l ...
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BARONI, Eugenio
Claudia Refice
Nacque a Taranto da genitori lombardi il 27 marzo 1888 e si trasferì giovinetto a Genova, dove il padre era professore all'Istituto nautico. Abbandonò gli studi di ingegneria [...] voga dettate dal Bistolfi, dal Wildt, dal Sartorio, dal Coppedè; pur succube del falso Rinascimento e del falso classicismo, non manca di qualità tecniche. Ciò dimostrano particolarmente le due teste in bronzo acquistate per la Galleria nazionale d ...
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JACOPINO da Tradate
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Non si sa quando e da chi sia nato questo scultore originario di Tradate, non lontano da Varese, attivo in Lombardia nella prima metà del XV secolo. Gli Annali della Fabbrica [...] S. Settis, I, Torino 1984, pp. 280-283; A. Pizzi Baroffio, J. da T., Tradate 1986; G. Agosti, Bambaia e il classicismo lombardo, Torino 1990, pp. 53, 174; L. Cavazzini, Oreficeria e scultura in un cantiere tardogotico…, in Prospettiva, 1996, n. 83-84 ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] ’immagine del Medioevo.
È forse lecito affermare che il R. è stato un ritorno alle origini e una scoperta del mondo classico in quanto ha avuto consapevolezza del significato e dei limiti del mondo medievale, ed è stato una forma nuova e originale di ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.