DELLE PIANE (Dalle Piane), Giovanni Maria, detto il Mulinaretto
Lauro Magnani
Nacque a Genova nel 1660 da Gio. Battista "esperto schermidore" (Ratti, 1769, p.146): "dall'Avolo suo, nativo di Pegli", [...] Italie au siècle de Tiepolo (catal.), Paris 1982, p. 64; N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento, dal Rococò al Classicismo, Napoli 1987, pp. ad Ind.; A. Espinós-M. Orihuela-M. Royo-Villanova, "ElPrado disperso" euadros depositados en La Coruña ...
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BRENNA (Brenda), Vincenzo
Stanislaw Lorentz
Figlio di Francesco, nacque a Firenze nel 1745 (Thieme-Becker), ma non si sa nulla della sua formazione ed è a Roma che lo troviamo, nel 1767, come autore, [...] 1939, pp. 10-12; S. Lorentz, Studia nad kultura̢ artystyczna̢ polskiego klasycyzmu (Studi sulla cultura artistica del classicismo polacco), in PraceKomisji HistoriiSztuki (Lavori della commiss. di st. dell'arte), VIII, Kraków 1939-46, pp. 306 ...
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DEL GAIZO, Giovanni
Giuseppe Fiengo
La prima notizia che lo riguarda ce la fornisce il De Dominici, segnalandolo (1744), con Giuseppe Astarita e Antonio Donnamaria, tra gli allievi di Domenico Antonio [...] copiapolizze degli antichi banchi pubblici napoletani, ibid., p. 256; A. Blunt, Caratteri dell'archit. napoletana dal tardo barocco al classicismo, in Civiltà del '700 a Napoli, 1734-1799, I, Firenze 1979, p. 66; F. Strazzullo, Documenti del '700 per ...
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JOLI (Jolli), Antonio
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Ludovico, nacque intorno al 1700 a Modena ove, secondo il Tiraboschi (pp. 229 s.), si formò nella bottega del pittore Raffaello Rinaldi detto [...] Carlo: 1737-1987, a cura di F. Mancini, III, Napoli 1987, pp. 37-48; N. Spinosa, Pitturanapoletana del Settecento. Dal rococò al classicismo, II, Napoli 1987, pp. 29, 41, 49, 52, 57, 60, 155-159, 162, 443; M. Utili, in Vedute italiane del Settecento ...
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Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche [...] contatto presso il giardino di S. Marco, domicilio della collezione di antichità della famiglia Medici, con la statuaria classica e la filosofia neoplatonica, componenti essenziali per lo sviluppo della sua produzione artistica. Nel 1498 il cardinale ...
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Stato della Transcaucasia, confinante a N e a NE con la Federazione Russa, a SE con l’Azerbaigian, a S con l’Armenia, a SO con la Turchia; a O si affaccia sul Mar Nero con uno sviluppo costiero di 310 [...] . Nel periodo sovietico si individua un filone costruttivista, ma dopo il 1940 prevale un uso acritico del classicismo. Dagli anni 1970 si hanno rivisitazioni delle architetture d’avanguardia (a Tbilisi: Filarmonica, 1971; Ministero delle strade ...
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Serbia (serb. Srbija) Stato balcanico privo di sbocco al mare. Confina a N con l’Ungheria, a NE con la Romania, a E con la Bulgaria, a S con la Repubblica della Macedonia del Nord, a SO con il Kosovo (proclamatosi [...] Mileševo (1236), fondata da Ladislao I come mausoleo di famiglia, denunciano un deciso rapporto con la tradizione classica costantinopolitana; una sorprendente penetrazione psicologica emerge nei volti dei sovrani (nell’arte serba il ritratto è una ...
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TUNISIA
Giovanni Cameri
Alberto Ventura
Isabella Camera d'Afflitto
Enrico Acquaro
Sophie El Goulli
Stefania Parigi
(XXXIV, p. 488; App. II, II, p. 1034; III, II, p. 995; IV, III, p. 699)
Dall'ultimo [...] nome in Abdul Karim; P. Boucherle, francese nato in T., la cui opera, per misura ed equilibrio, s'inserisce nella tradizione classica della pittura francese; M. Levy, nato in T., che, compiuti gli studi in Italia, ha trascorso la vita tra Tunisi e ...
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UNGHERIA (XXXIV, p. 674; App. I, p. 1086; II, 11, p. 1058; III, 11, p. 1011)
Elio Migliorini
Francesco Guida
Gyözö Szabó
Lajos Németh
Secondo il censimento effettuato nel gennaio 1970 l'U. contava [...] balzano in primo piano gl'indirizzi accademizzanti e naturalistici. La maggior frattura appare nell'architettura. Il classicismo, definito tradizione nazionale, diviene modello della nuova architettura, il che conduce all'ecclettismo e alla ...
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DUCCIO di Buoninsegna
L. Bellosi
(o Boninsegna)
Pittore senese, attivo in Toscana tra il 1278 e il 1311.D. è documentato a partire dal 1278, quando venne pagato per aver dipinto dodici casse per conservare [...] variante di quello della Madonna Rucellai e nella sua dignità e compostezza maestosa, da piccolo dio antico, fa pensare al classicismo di Arnolfo di Cambio. In rapporto con l'attività del giovane D. vanno visti anche due dipinti di piccolo formato ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.