Poeta spagnolo (Valencia de Alcántara 1926 - Barcellona 1996); lettore di spagnolo a Roma; prof. di estetica (dal 1955) all'univ. di Barcellona; nel 1965, per dissensi politici, si trasferì negli USA e [...] in Canada; rientrò in Spagna nel 1977 riprendendo l'insegnamento. Muovendo dal classicismo del gruppo di Garcilaso, sull'esempio di L. F. Vivanco, L. Rosales e L. Panero (Hombre de Dios, 1945; Salmos, elegías y oraciones, 1947), la sua poesia si ...
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Scrittore d'arte e naturalista (Parigi 1680 - ivi 1765). Fu tra i primi storiografi dell'arte francese. Nel suo Abrégé de la vie des plus fameux peintres (3 voll., 1745-52, 2a ed. 4 voll., 1762), sostiene [...] decisamente la pittura fiamminga e olandese, discostandosi dal classicismo tradizionale. Nel campo delle scienze naturali, ebbe buona accoglienza l'Histoire naturelle éclaircie dans deux de ses parties principales, la lithologie et la conchyliologie, ...
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Soprano inglese (n. Camberley, Surrey, 1949), specializzata in musica antica. Dopo gli studi di filologia a Oxford, si è perfezionata nel canto a Londra con J. Cash. Il suo repertorio spazia da H. von [...] Bingen a J. Dowland, per arrivare al barocco e al classicismo con Mozart e Haydn. Importante nella sua ricerca la collaborazione con complessi specializzati come il Consort of musicke, i Taverner choir and players, la Academy of ancient music di ...
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Pittore e incisore (Bologna 1575 - ivi 1655). Dopo un soggiorno a Roma, dove ebbe modo di conoscere le opere di A. Tassi e di A. Carracci (Paesaggi, 1610-11, Roma, galleria Spada), lavorò prevalentemente [...] a Bologna, maturando uno stile originale che fondeva elementi desunti dal classicismo romano con le atmosfere fantastiche dagli accentuati effetti luministici ispirati alla tradizione ferrarese e veneta (Miracoli di s. Domenico e Consegna delle ...
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Scultore (Parigi 1730 - ivi 1809), allievo di J.-B. Lemoyne, pensionato dell'Accademia di Francia a Roma; la sua scultura, di una raffinata grazia settecentesca (Psiche abbandonata, 1795, Louvre), seppe [...] trovare vigore nei ritratti (J.-B. Lemoyne e Maria Leszczyńska, Louvre); negli ultimi tempi volse verso un classicismo lievemente accademico. ...
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Scrittore tedesco (Francoforte sul Meno 1752 - Dorpat 1831). Letterato assai prolifico, è noto soprattutto per la sua ribollente produzione teatrale giovanile, quando si affermò come uno dei più autentici [...] Arria e la commedia di costume Wirrwarr (tutti del 1776). Uscito dai tempestosi anni Settanta, K. si orientò verso il classicismo weimariano, come documentano i due già citati drammi incentrati sulla figura di Medea (Medea in Korinth e Medea auf dem ...
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Pittore svizzero (Basilea 1827 - San Domenico di Fiesole 1901), allievo di O. W. Schirmer a Düsseldorf, poi di A. Calame a Ginevra. Viaggiò in Belgio e in Francia; soggiornò a Roma (1850-57 e 1862-66). [...] al paesaggio, si orientò poi verso un classicismo tutto evocativo e letterario, pieno di contenuti mitici figlio Carlo. La sua arte, pur nella sua radice accademica, è documento dell'interesse della cultura germanica per i miti del mondo classico. ...
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Architetto (n. Helsinki 1918), titolare (dal 1949) con la moglie Kaija Tuominen (n. Kotka 1920) di uno studio di progettazione (Kaija e Heikki Sirén). Si formarono entrambi al Politecnico di Helsinki con [...] il padre di Heikki, Johan Sigfrid (n. 1889 - m. 1961), un notevole esponente del classicismo novecentesco finlandese. Nelle loro opere, la scelta dei materiali, l'uso del prefabbricato, il rapporto con l'ambiente, mostrano una felice elaborazione ...
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Teologo evangelico e pedagogista (Giessen 1776 - Heidelberg 1837), parroco, poi (dal 1804) prof. di pedagogia e teologia in Heidelberg, dove abbandonò, sotto l'influsso del locale circolo dei romantici, [...] sua precedente posizione illuministica. Fu chiamato il "pedagogista teologo", perché cercò d'infondere lo spirito cristiano nel classicismo dominante nei sistemi educativi del tempo. Opere principali: Erziehungslehre (5 voll., 1802-13); Lehrbuch der ...
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Scultore (Monaco di Baviera 1802 - ivi 1848); figlio di Franz, scultore (Ried 1760 - Monaco di Baviera 1820), autore di modelli per la fabbrica di porcellana di Nymphenburg. Formatosi all'accademia di [...] Monaco, dove poi insegnò (dal 1835), soggiornò in Italia (1826-27; 1832-34). Massimo esponente del classicismo, eseguì, tra l'altro, i rilievi dei frontoni del Valhalla presso Ratisbona; le sculture per i Propilei e la Ruhmeshalle (1844-50) a Monaco, ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.