Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] Id., Di scritto e di parlato. Discorsi linguistici, Bologna, Zanichelli, pp. 92-125.
Praz, Mario (2002), Che cos’è un classico, in Id., Geometrie anamorfiche. Saggi di arte, letteratura e bizzarrie varie, a cura di G. Pulce, Roma, Edizioni di Storia ...
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classicismo
Emanuele Lelli
Bettina Mirabile
Imitare gli antichi alla ricerca della perfezione
I 'classicisti' di ogni tempo (artisti, letterati, musicisti) hanno posto alla base della loro produzione [...] ), ma l'Uomo perfetto con un corpo sano e forte come nel David scolpito da Michelangelo. Per definire l'Uomo ideale i classici si sono ispirati agli esempi che ritenevano più belli in natura (gli occhi sono grandi, il naso è piccolo…) e hanno fissato ...
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Scrittore (Milano 1874 - ivi 1956). Esordì con una poetica ancora legata al classicismo leopardiano e carducciano (Rapsodie leopardiane, 1898), ma attratto dal movimento futurista, ne divenne uno degli [...] esponenti più serî e significativi (fu, tra l'altro, critico letterario della rivista Poesia fondata nel 1905 da Marinetti). Pubblicò molti volumi di liriche (Aeroplani, 1909; Versi liberi, 1913; Il poema ...
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Storico dell'arte e letterato norvegese (Bergen 1834 - Cristiania 1917). Appartenne alla scuola realistica che nel 1860 reagì al classicismo di E. Tegnér. Fondamentale l'opera sulle chiese norvegesi di [...] legno (De norske stavkirker, 1891-92) e assai interessanti i suoi ricordi (Fra min vandringstid "Dai miei anni di viaggio, 3 voll., 1875-77) ...
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Poeta russo (Mosca 1873 - ivi 1924). Uno dei corifei del simbolismo della fine dell'800, oscillò poi tra un classicismo accademico, un misticismo a tinte apocalittiche, un culto nietzschiano dell'individuo [...] e una predilezione per la poesia sociale. Ma questo suo eclettismo è più apparente che reale: il variare di temi e d'indirizzi (raccolte: Chefs d'ceuvre, 1895; Tertia vigilia, 1900; Urbi et orbi, 1903; ...
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Critico e storico della letteratura francese (Tolone 1849 - Parigi 1906). Difese, a volte con rigore eccessivo, le posizioni del classicismo nelle Études critiques sur l'histoire de la littérature française [...] (9 voll., 1880-1925) e nella Histoire de la littérature française classique (1904-1907) sostenne la teoria dell'evoluzione dei generi letterarî. Avversario accanito della critica impressionistica e simbolistica, ...
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Poeta e drammaturgo portoghese (Lisbona 1528 - ivi 1569). Discepolo di F. Sá de Miranda, svolse azione decisiva nella diffusione del classicismo in Portogallo, divenendo teorico della nuova scuola. Le [...] Poemas lusitanos. Autore di commedie in prosa, fra cui Bristo e O cioso (entrambe post., 1622), di impronta classica su imitazione italiana, scrisse, introducendo il decasillabo sciolto, una tragedia con cori, Inês de Castro, che, pubblicata nel ...
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Critico e letterato (Châtillon-sur-Seine 1806 - Sanremo 1888), accademico di Francia (1850). Avversò il romanticismo, cui contrappose un ritorno al classicismo del Seicento francese. Pubblicò, tra l'altro: [...] Manifeste contre la littérature facile (1833), Études sur les poètes latins de la décadence (1834), Histoire de la littérature française (1844-61), Études d'histoire et de littérature (1858) ...
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Poeta e romanziere francese (Villeneuve-sur-Lot, Lot-et-Garonne, 1882 - Parigi 1930). Le sue prime raccolte poetiche sono illuminate da un classicismo tutto parnassiano che via via andrà attenuandosi: [...] L'enivrante angoisse (1904); La tempête (1905); Perséphone (1920); La fontaine de jouvence (1923); La matinée du faune (1926). I suoi romanzi, pubblicati su La vie parisienne, riflettono l'elegante leggerezza ...
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Scrittore italiano (Como 1878 - Roma 1960); nominato, nel 1930, accademico d'Italia, fu in seguito tenuto dal regime in sospetto di antifascismo. Dal classicismo carducciano dei versi giovanili all'umorismo [...] un poco panziniano dei primi racconti (Socrate moderno, 1908), al futurismo delle liriche de Il puro sangue (1919), al pirandellismo spinto fino all'automatismo dei personaggi dei racconti e dei romanzi ...
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classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...
classicista
s. m. e f. [der. di classico] (pl. m. -i). – Fautore o seguace del classicismo; studioso di letterature o di antichità classiche. Anche agg., con lo stesso sign. e uso di classicistico.