Grammatico (Meximieu, Ain, 1595 - Parigi 1650), figlio di A. Favre. Si trasferì dalla Savoia a Parigi, dove acquistò fama come grammatico, e fu tra i primi membri dell'Académie française. L'unica sua opera, [...] Remarques sur la langue française (1647), è la prima codificazione della lingua francese. V. muove dall'uso vivo ed è nemico di ogni arcaismo, si preoccupa soprattutto dell'uniformità nella pronuncia e ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] sono consentite nemmeno al re, secondo quanto diceva ClaudeFavredeVaugelas, mentre ogni persona ha il potere di termoionica inventata nel 1905 e successivamente brevettata dall’americano Lee De Forest, uno dei pionieri della radio, che tuttavia fu ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Luogo di produzione e scambio di rapporti intellettuali e sociali, l’accademia letteraria [...] valore antropologico-sociale: da una parte la lingua d’uso popolare, dall’altra quella cortigiana celebrata da ClaudeFavredeVaugelas nelle Osservazioni sulla lingua francese (1647).
In Germania diviene un problema di identità: occorre difendere il ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] con Bismark uno di essi, Jules Favre, dimostrò vana l'illusione, in cui si diceva ancora al tempo del Vaugelas, e avant que de mourir, la forma più diffusa a timbri, aprirono la via a Gabriel Fauré, Claude Debussy e Paul Dukas.
Il teatro lirico si ...
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