Letterato (Asciano, Siena, forse 1492 - Roma 1556). Autore di opere di critica, di storia e di filologia - alcune delle quali perdute - e anche di liriche, tra le quali non privi di valore i suoi sonetti idillici che concentrano nel giro di pochi versi, una visione di paesaggio campestre, si segnalò per aver per primo riformato l'ortografia italiana nel dialogo Il Polito (1525); ne Il Cesano (1555) ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] si riferisce a una famosa pagina del Polito di ClaudioTolomei (1525), pubblicato con il nome fittizio di Adriano luoghi come questi, de’ quali nissuno è che s’aspiri.
Tolomei descrive con accuratezza la variazione combinatoria dei fonemi /k/, /ʧ/ e ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] del riferimento alle antichità etrusche, in forma più moderata, in altri autori non fiorentini, per es. nel senese ClaudioTolomei (nel Cesano), secondo il quale il volgare si doveva alle incursioni di Unni, Goti e Longobardi che avevano corrotto ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] simbolo eccentrico (vista la maggiore frequenza di /o/ rispetto a /ɔ/ nel lessico italiano). Anche ClaudioTolomei, Pier Francesco Giambullari e successivamente Daniello Bartoli proposero una distinzione grafica tra semiaperte e semichiuse. Nel ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] Trissino (nell’Epistola de le lettere nuovamente aggiunte ne la lingua italiana del 1524) e portata avanti da ClaudioTolomei, da Pier Francesco Giambullari e da Daniello Bartoli. Ecco qualche accenno alle originali, ma poco fruibili, intenzioni di ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] città toscana, Siena.
Siena aveva una propria tradizione di lingua e di studi linguistici, già avviata da ClaudioTolomei nel Cinquecento, continuata nel Seicento da Celso Cittadini. All’inizio del Settecento, Gerolamo Gigli (che fu anche curatore ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] , di metodi di traduzione, di problemi di filologia e di interpretazione di testi antichi e moderni. Il senese ClaudioTolomei afferma di essere contrario a una riforma ortofonica, che pure giudica astrattamente in sé opportuna («vestire giubbone o ...
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L’etimologia (gr. etymología, lat. etymologĭa) è lo studio dell’origine delle parole. La sua tradizione risale a più di 2500 anni fa: riflessioni etimologiche si conoscono già dai tempi degli antichi Indiani [...] delle interpretazioni sbagliate rimanesse ancora alta). Sono da mettere in rilievo per il Cinquecento italiano le opere di ClaudioTolomei (Il Cesano, Venezia 1555), Giacomo Castelvetro (Giunta al primo libro delle Prose di M. Pietro Bembo dove si ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] vocali "e" ed "o" aperte e chiuse.
Il C., sulle orme del Biondo, si colloca su quella linea che avrà in ClaudioTolomei la figura di maggiore prestigio; ed è senza alcun dubbio di notevole rilievo l'aver colto la derivazione dell'italiano dal latino ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] riprende inoltre nell’Orazione, ma con maggior forza, idee già espresse da altri linguisti toscani, in particolare da ClaudioTolomei e Giovan Battista Gelli, circa un’accettazione spontanea e non forzata del fiorentino da parte dei popoli più ...
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tolemaico
tolemàico agg. [dal gr. Πτολεμαικός, der. di Πτολεμαῖος «Tolomeo»] (pl. m. -ci). – 1. Dei Tolomei, sovrani d’Egitto dalla fine del 4° alla metà del 1° sec. a. C.: la dinastia t.; il regno t.; l’Egitto t. (cioè, dell’età tolemaica)....