VILLANELLA
Mario PELAEZ
Roberto CAGGIANO
. È una forma di poesia musicale popolare e semipopolare, di cui in un certo momento si ebbero anche esempî aulici, e fu chiamata altresì Canzone alla napolitana, [...] nella canzonetta, modellandosi sul tipo strumentale di un'aria di danza: saggi perfetti ne diedero Orazio Vecchi e ClaudioMonteverdi. A tal genere si riallacciano pure i Balletti del già citato Giovanni Gastoldi, largamente imitati in tutta Europa ...
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PESENTI, Martino
Romolo Giraldi
Musicista, nato a Venezia negli ultimi anni del sec. XVI. Era cieco di nascita. Fu allievo di Grillo, organista alla Madonna dell'Orto a Venezia, e di ClaudioMonteverdi. [...] Imitò lo stile concertato di quest'ultimo, ma fu originale ed ardito strumentatore, portando gli archi a posizioni fino ad allora inusitate. Di lui si conoscono le seguenti musiche: Messe e Motetti, da ...
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Narrare con i suoni
Rita Valentino Merletti
Angela Mazzoccoli
Tutto intorno a noi è musica
C'è la musica della natura e quella degli strumenti, la musica dell'allegria e quella della tristezza, la [...] , sicuramente perché, attraverso essa, potevano raccontare lo straordinario potere della musica, capace addirittura di sconfiggere la morte. ClaudioMonteverdi fu il primo a dedicare, nel 1607, un'intera opera al mito di Orfeo. Egli rimase fedele al ...
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FRESCOBALDI, Girolamo
Oscar Mischiati
Nacque a Ferrara ai primi di settembre (fu battezzato il 13) del 1583 da Filippo e Lucrezia. La famiglia era di buona condizione: il padre acquistava infatti l'11 [...] pone il F. senz'ombra di dubbio tra i maggiori compositori della sua epoca, accanto cioè a Giovanni Gabrieli e a ClaudioMonteverdi, con i quali condivise il ruolo di creatore del nuovo linguaggio musicale barocco. Nuovo linguaggio al quale peraltro ...
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PETRASSI, Goffredo
Raffaele Pozzi
PETRASSI, Goffredo. – Nato il 16 luglio 1904 a Zagarolo (Roma) da Eliseo ed Erminia Calzoletti.
Fu ultimo di sette figli di una modesta famiglia rurale: prima di lui [...] all’articolazione del testo poetico, come suggerisce la denominazione di ‘madrigale drammatico’ che consapevolmente si richiama a ClaudioMonteverdi. Questo determinò la fortuna critica del Coro di morti, che Massimo Mila collocò tra gli esiti più ...
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PERI, Jacopo
Tim Carter
Richard A. Goldthwaite
PERI, Jacopo. – Nacque il 20 agosto 1561 (la data si desume da documenti fiorentini successivi, concernenti la sua eleggibilità in cariche pubbliche), [...] pp. 45 s.). Questo genere di recitativo copre gran parte dell’Euridice salvo i brevi cori e le pochissime arie strofiche. ClaudioMonteverdi poté bensì disporre di più cori e arie nel comporre la prima sua opera, l’Orfeo di Alessandro Striggio dato a ...
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Musica, storia della
Luisa Curinga
Il mondo dei suoni attraverso i secoli
La musica è l’arte che consiste nell’ideare e nel produrre successioni strutturatedi suoni. In quanto attività sociale, essa [...] voci – spesso con cori multipli – e strumenti, fiorirono la musica profana nella forma del madrigale polifonico (che ClaudioMonteverdi portò, agli inizi del Seicento, al più alto grado di perfezione) e la musica strumentale nelle nuove forme della ...
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LEONI, Leone
Vittorio Bolcato
Nacque a Verona intorno al 1560. In assenza di documenti circa la sua formazione si può ipotizzare che, come chierico veronese, abbia frequentato la prestigiosa scuola [...] di qualità tanto da essere affiancato ai compositori più rappresentativi della nuova musica e da venire citato insieme con ClaudioMonteverdi, Carlo Gesualdo da Venosa e Lodovico da Viadana negli "esempi moderni applicati a parole volgari, et latine ...
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GHISLANZONI, Alberto
Adriana Ghislanzoni
Nacque a Roma il 28 dic. 1892 da Aristide e Maria De Blasio. Dalla famiglia ereditò l'amore per gli studi classici e la musica. Iscrittosi nella sua città alla [...] alla musicologia e ad approfondire lo studio della polifonia e della concertazione; scrisse inoltre la biografia (rimasta inedita) ClaudioMonteverdi e la sua opera, per la quale ottenne un premio dal ministero dell'Economia nazionale. In questi anni ...
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PALLAVICINO, Benedetto
Antonio Delfino
PALLAVICINO, Benedetto. – Nacque a Cremona nel 1551.
Si definiva «cremonese» nei frontespizi delle prime due opere a stampa, dedicate agli Accademici Filarmonici [...] T. La May, Imitatio and emulatio: changing concepts of originality in the madrigals of Gesualdo and Monteverdi in the 1590’s, in ClaudioMonteverdi: Festschrift Reinhold Hammerstein zum 70. Geburtstag, a cura di L. Finscher, Laaber 1986, pp. 458-460 ...
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monteverdino
s. m. e agg. Chi o che è nato o abita nel quartiere romano di Monteverde. ◆ Monteverdino di nascita, cresciuto a pane e Roma il presidente del Consiglio Massimo D’Alema. (Antonella Piperno, Repubblica, 15 novembre 1998, Roma,...