Strumento a corde e tastiera. Nella sua forma prevalente presenta una lunga cassa armonica ad ala, in cui le corde sono pizzicate da plettri messi in funzione da una tastiera semplice o doppia. Molto diffuso tra il 16° e il 18° sec., cadde in disuso con l’affermarsi del pianoforte. Tipici del c. rispetto al pianoforte sono i registri, ottenuti mediante congegni che permettevano di pizzicare una corda ...
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GERLIN, Ruggero
Rossella Pelagalli
Nato a Venezia il 5 genn. 1899 da Armando e Amelia Nicoletti, si dedicò giovanissimo allo studio della musica. Diplomatosi in pianoforte presso il conservatorio G. [...] di assenza: impegnata in un ciclo di lezioni alla Sorbona, passò in seguito all'École de musique ancienne, prestigioso centro di studi clavicembalistici da lei fondato a Saint-Leu-La-Forêt nel 1925.
È in tale contesto che il G. ebbe modo di farsi ...
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Musica
Ugo Duse
di Ugo Duse
Musica
sommario: 1. Introduzione. 2. La musica nella filosofia e nella sociologia. 3. La musica come problema antropologico- culturale. 4. La musica nelle sue determinazioni [...] (1917) è un documento dell'orchestrazione raveliana, della capacità di Ravel di inserire in un contesto di sonorità moderne delicati riferimenti clavicembalistici. Non si sa se spetti più a Satie con Socrate (1918) o a Stravinskij con le Symphonies d ...
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clavicembalistico
clavicembalìstico agg. [der. di clavicembalo] (pl. m. -ci). – Pertinente al clavicembalo: stile c.; composizione c.; scuola, tecnica clavicembalistica.