HEBENSTREIT, Pantaleon
Francesco Vatielli
Musicista, nato a Eisleben nel 1667 (o 69), morto a Dresda il 15 novembre 1780. Fu dapprima violinista e maestro di danza a Lipsia. Nel decennio 1690-1700 si [...] diffuse la sua rinomanza per aver egli perfezionato il Dulcimer (sorta di salterio o cembalo; v. clavicembalo), sul quale dava concerti molto celebrati, e in uno di questi concerti a Parigi nel 1705 riuscì ad attirare l'attenzione di re Luigi XIV, il ...
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MANFREDINI, Vincenzo
Romolo Giraldi
Compositore e teorico della musica, figlio di Francesco M. (v. sopra), nato a Pistoia il 22 ottobre 1737, morto a Pietroburgo il 5 agosto 1799. Studiò a Bologna con [...] Pietroburgo alla corte di Caterina II e vi ebbe allievo di cembalo il futuro zar Paolo I.
Pubblicò: Sonate (VI) da clavicembalo ded. alla S. M. I. di Caterina II, ecc. (Pietroburgo 1765) e le seguenti opere teoriche: Regole armoniche o sieno Precetti ...
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GRAUN, Carl Heinrich
Karl August Rosenthal
Musicista, nato nel 1703 o 1704 a Wahrenbrück in Sassonia, morto nel 1759 a Berlino. Anche i suoi due fratelli August Friedrich e Johann Gottlob si distinsero [...] . C.H. fu allievo della Kreuzschule di Dresda dal 1714 al 1720. Studiò composizione col maestro di cappella polacco J.C. Schmidt, clavicembalo con C. Petzoldt; frequentò J.D. Heinichen, J.G. Pisendel, S.L. Weiss e J.J. Quantz. Nel 1725 si recò a ...
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Musicista (Napoli 1735 - Londra 1776). Studiò al conservatorio di Santa Maria di Loreto a Napoli. Fu poi (1763) a Londra, direttore d'orchestra all'Opera italiana, dove allestì (1765-76) molte opere e [...] "pasticci" di sua composizione. Più che per la musica teatrale è ricordato per quella strumentale, dalla quale emergono soprattutto le sonate per clavicembalo, con e senza violino, poi i trii e i quartetti (per violino, viola, flauto e basso). ...
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LA LANDE, Michel-Richard de
Henry Prunières
Musicista, nato a Parigi il 15 dicembre 1657, morto a Versailles il 18 giugno 1726. Fu dapprima nel coro di St.-Germain l'Auxerrois e studiò col maestro di [...] così potente sull'uditorio che a lui vennero confidati i celebri organi di St.-Gervais e di St.-Louis. Divenne inoltre maestro di clavicembalo delle figlie di Luigi XIV e di M.me de Montespan; da quel momento Luigi XIV prende a favorirlo e nel 1683 ...
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Forma musicale profana, derivata dal responsorio liturgico, propria del Medioevo francese, trattata prima monodicamente (dai trovieri nel 13° sec.), poi polifonicamente (sino al 15° sec.). Caratterizzato [...] , passò gradualmente dal genere cantato-danzato al canto puro, al canto accompagnato. Componente delle suite francesi (ordres) per clavicembalo o per gruppi strumentali, segue lo schema ABACAD..., dove A sta per refrain e le altre lettere indicano i ...
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MIARI, Antonio Angelo
Paolo Da Col
– Nacque a Belluno dal conte Felice e da Fulcia Fulcis e fu battezzato il 13 giugno 1778. Buon dilettante di musica, compositore prolifico e pianista, ebbe la sua [...] formazione musicale, come egli stesso narra in alcuni rapidi Cenni biografici, dapprima nella propria città, dove studiò clavicembalo con il veneziano G.B. Maschietti, e poi a Padova, dove per un biennio (1797-98) studiò contrappunto sotto la guida ...
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Strumento musicale a tastiera e a corde pizzicate in forma di piccola spinetta, molto popolare in Inghilterra nell’epoca elisabettiana (seconda metà del 16° sec.), per la dolcezza del suono e la facilità [...] dell’esecuzione; veniva appoggiato su un tavolo o tenuto in grembo dall’esecutore. Verso la fine del Cinquecento il nome passò a indicare i vari tipi di clavicembalo. ...
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LUCCHESI (Luchesi), Andrea
Silvia Gaddini
Nacque a Motta di Livenza, nel Trevigiano, il 23 maggio 1741. Dal 1757 fu allievo, per la musica operistica, di G. Cocchi, maestro di cappella all'ospedale [...] scrisse su commissione una serie di lavori e si costruì al contempo una solida fama come virtuoso di organo e di clavicembalo. In quest'ultima veste lo ricorda L. Mozart nel suo diario di viaggio relativo al soggiorno veneziano del 1771, elencandolo ...
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Musicista, nato ad Aversa (Napoli), il 17 dicembre 1749, da Francesco Cimarosa, muratore, e da Anna di Francesco, lavandaia. Rimasto orfano del padre a sette anni, fu accolto, nel '61, come figliolo, nel [...] svolgimento in senso dialettico, assenza che nelle ouvertures di altri contemporanei è troppo palese e grave. Anche nelle sonate per clavicembalo (32 sono state ora pubblicate da F. Boghen, ed. Eschig) il C. si mostra più ricco e vario, per esempio ...
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clavicembalo
clavicémbalo s. m. [comp. del lat. clavis «chiave» e cembalo]. – Strumento a corde e tastiera (detto anche gravicembalo), in uso dal sec. 15° al 18°, nel quale le corde, tese su di una cassa armonica a forma d’arpa (dapprima portatile...
clavicembalista
s. m. e f. [der. di clavicembalo] (pl. m. -i). – 1. Suonatore di clavicembalo e strumenti congeneri (spinetta, clavicordo, ecc.). 2. Compositore di musica per clavicembalo e strumenti congeneri.