Scrittore francese (Parigi 1855 - ivi 1926). Come giornalista, fu seguace fedele di G. Clemenceau. Si occupò di critica d'arte: Vie artistique (8 voll., 1892-1903). Tra i suoi romanzi, di gusto naturalistico, [...] si ricordano: L'enfermée (1897), L'apprentie (1904, ridotto per il teatro nel 1908) e Cécile Paumier (1923). Appartenne all'Académie des Goncourt dalla fondazione, e ne fu eletto presidente nel 1912 ...
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Pseudonimo dello scrittore russo M. A. Landau (Kiev 1889 - Nizza 1957), noto per alcune opere di carattere biografico e polemico (su Lenin, Clemenceau, ecc.), ma soprattutto per i suoi romanzi storici [...] (Svjataja Elena, malen´kij ostrov "Sant'Elena, piccola isola", 1921; Devjatoe Termidora "Il 9 Termidoro", 1923; Čortov most "Il ponte del diavolo", 1925, e Zagovor "La congiura", 1927) che formano una ...
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D'AMATO (Amato), Gennaro
Paola Pallottino
Nacque a Napoli il 1° apr. 1857 da Ferdinando e da Maria Raiola. Amico ed allievo di Morelli, Mancini e Gemito, fu illustratore e saggista, oltre che pittore. [...] il Giubileo della regina Vittoria, eseguiti a Parigi, poi esposti a Londra, e numerosi ritratti fra i quali quelli di Clemenceau, di Matilde Serao e di Sarah Bernhardt. Sue opere sono conservate al Museo del Risorgimento di Genova.
Fonti e Bibl ...
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HORTIS, Attilio
Michele Gottardi
Nacque a Trieste, il 13 maggio 1850, da Arrigo ed Elisa Romano. Compì i primi studi nel ginnasio tedesco, frequentando, quindi, quello italiano - formatosi nel 1863 [...] , nel quale ebbe importanti colloqui sull'irredentismo, in Italia, a Londra e a Parigi, dove incontrò il primo ministro G. Clemenceau, dieci anni dopo tra i più sensibili al problema di Trieste italiana. Nel 1915, dopo avere scritto al re perché ...
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big
‹biġ› agg., ingl. (propr. «grosso»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Parola che ricorre spesso in locuzioni inglesi divenute d’uso universale: per es., big seven («le sette grandi»), le sette principali clearing banks o banche...