Giulio de' Medici (Firenze 1478 - Roma 25 sett. 1534), figlio naturale poi legittimato di Giuliano di Cosimo il Vecchio; cardinale nel 1513, influente vicecancelliere durante il pontificato del cugino Leone X, fu eletto papa, succedendo ad Adriano VI, il 19 nov. 1523, con l'appoggio di Carlo V. Tentò di ottenere un equilibrio tra Francia e Spagna, che si contendevano l'egemonia in Italia e in Europa. ...
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Roberto di Ginevra (n. Annecy 1342 - m. 16 sett. 1394); cardinale, resosi tristemente famoso nella campagna del 1376-78 in Romagna, per la violenza delle sue bande brettoni, fu scelto il 20 sett. 1378 dai cardinali francesi riuniti nel castello dei Caetani a Fondi, malcontenti dell'elezione di Urbano VI, che, restituendo a Roma la sede papale, avrebbe ridotto la loro influenza. Per C. che fissò ad ...
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Predicatore famoso (sec. 16º), creato da ClementeVII primo inquisitore generale d'Italia, autore dei Cento soliloqui del Verbo d'Iddio e del Trattato del vero cristiano (entrambi 1550). ...
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Pietro Tomacelli (Napoli 1350 circa - Roma 1404); creato cardinale nel 1381, successe a Urbano VI il 2 novembre 1389. A causa dei torbidi politici si poté insediare a Roma soltanto dal giubileo del 1400. [...] Appoggiandosi su Ladislao di Durazzo, da lui incoronato re di Napoli, tentò di comporre lo scisma con gli antipapi ClementeVII e Benedetto XIII, intavolando lunghe e inutili trattative con Carlo VI re di Francia. ...
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Alessandro Farnese (Canino 1468 - Roma 1549). Papa dal 1534, il suo pontificato fu segnato soprattutto dalla reazione contro il protestantesimo. Approvò l'ordine dei gesuiti, costituì la Congregazione [...] ; ai suoi seri sforzi di riforma fin dal vescovado di Parma, alla grande influenza goduta durante il pontificato di ClementeVII. Il primo frutto della sua politica di neutralità tra Francia e Impero fu la conclusione della tregua di Nizza (1538 ...
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Riformatore (Firenze 1508 - Roma 1567). Figlio di un alto funzionario di casa Medici, avviato alla carriera ecclesiastica, si recò giovanissimo a Roma, accolto in casa dello zio materno, il card. Bibbiena. [...] E il card. Giulio de' Medici, che ne aveva grande stima, quando fu eletto pontefice (ClementeVII, 1523) lo chiamò in curia e gli affidò importanti incarichi. Ma alla morte del pontefice (1534), C. abbandonò la carriera ecclesiastica e Roma. ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] abbandonare la sede avignonese. Con l’elezione di Urbano VI e l’immediata replica dei cardinali francesi che elessero papa ClementeVII si aprì il grande scisma d’Occidente. Le rivolte dilagarono in tutto il territorio pontificio e Bonifacio IX, papa ...
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Fondatore dei barnabiti e delle angeliche (Cremona 1502 o 1503 - ivi 1539). Studiò medicina a Padova, esercitando poi la professione a Cremona; fattosi prete (1528) e passato a Milano (1530), entrò nell'oratorio [...] vita di regola, simile a quella dei teatini. Non mancarono le difficoltà e le traversie, prima e dopo l'approvazione di ClementeVII (1533) per la comunità maschile e di Paolo II (1535) per la comunità femminile (angeliche). Superati gli ostacoli, i ...
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Fondatrice delle orsoline (Desenzano sul Garda 1474 - Brescia 1540); rimasta presto orfana, raccolta con la sorella da uno zio, divenne terziaria francescana. Dopo pellegrinaggi in Terrasanta (1524: vi [...] perdette la vista, poi recuperata ai piedi del Crocifisso) e a Roma (giubileo del 1525), incoraggiata da ClementeVII fondò (1535) la Compagnia delle dimesse di s. Orsola, per l'educazione dell'infanzia e della gioventù specie femminile, le cui ...
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Figlio (Firenze 1491 - Roma 1550) di Franceschetto e Maddalena de' Medici. Creato cardinale dallo zio Leone X (1513), raggiunse grande potenza con ClementeVII; fu legato a Bologna, dove preparò la cerimonia [...] di incoronazione di Carlo V, e reggente a Firenze, nel 1532, durante un'assenza di Alessandro de' Medici al quale forse pensò di succedere dopo l'assassinio. Gli fallì anche la successione, da molti creduta ...
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clemente2
clemènte2 s. m. [dal nome proprio]. – In numismatica, nome della moneta d’argento (grosso papale) coniata da papa Clemente VII (1523-1534), del valore di un giulio; un’altra moneta d’argento emessa dallo stesso pontefice, del valore...
settimo
sèttimo agg. num. ord. e s. m. [lat. septĭmus, der. di septem «sette»]. – 1. a. Che, in una sequenza o successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero sette, cioè viene dopo altri sei (in cifre arabe 7°, in numeri romani...