. Con questo nome si indicano tanto i canonici regolari di S. Agostino, che nella loro organizzazione attuale risalgono a subito dopo il concilio lateranense del 1059, come gli eremitani di S. Agostino, [...] da loro benedette); di S. Antonio: che in origine (sec. XI) fu un'associazione di laici col fine di assistere i colpiti Venezia), alla quale appartenne S. Lorenzo Giustiniani: fu soppressa da Clemente IX nel 1668; del Redentore, fondata da S. Pietro ...
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. Lavorazione. - Col nome di cristallo si designò, fino al sec. XVI, il cristallo di rocca, che veniva soprattutto intagliato come una gemma. Già di sant'Eligio (morto nel 659) sappiamo che aveva un sigillo [...] fortuna nell'arte musulmana, specie in Egitto (sec. X-XI), e forse anche in Sicilia, ricavando dal cristallo lavorato il cofanetto (Firenze, Museo degli Argenti) per un dono di Clemente VII a Francesco I, e del Bernardi la cassetta Farnese (Napoli ...
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Arcivescovo di Milano, successo ad Arnolfo II, che era morto il 25 febbraio 1018. Proveniva da una famiglia appartenente al ceto dei capitani, la quale si denominava dal possesso della curtis di Antimiano, [...] , conformemente alle decisioni che vennero poi prese da Clemente II con la bolla, oggi comunemente ritenuta genuina, ciò, secondo il racconto di Vippone (Mon. Germ. Hist., Script., XI, 272), l'ospitò in luoghi freschi e montagnosi ultra Atim fluvium, ...
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Città della provincia di Bolzano. dal quale centro è distante 39 km., è caratteristica come centro agricolo meridionale alto-atesino, situata nel mezzo di un ampio bacino soleggiato, alla confluenza della [...] che depose Gregorio VII (v.) ed elesse l'antipapa Clemente III. Solo in seguito alla Rivoluzione francese mutarono le ed ottennero il titolo di beati il vescovo Artevico nel sec. XI e Artemanno nel seguente. Poppone cinse la tiara pontificia col nome ...
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GHIRLANDAIO
Géza de Francovich
. Famiglia di pittori. Domenico, il maggiore artista della famiglia, nacque a Firenze nel 1449, vi morì l'11 gennaio 1494.
Nel 1475 affrescò la cappella di S. Fina nella [...] santi Dionisio l'Areopagita, Tomaso d'Aquino, Domenico e Clemente, l'altra, ricordata anche dal Vasari, proveniente dagl' del Van Marle e del Berenson: G. de Francovich, D. G., in Dedalo, XI (1930-31), pp. 65-88, 133-51. - Per Benedetto: oltre l'opera ...
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- Dalla parola con la quale principia, comunemente si dice Credo la formula di professione della fede cristiana, stabilita dalla Chiesa. Più propriamente però si dice simbolo: termine derivato dal linguaggio [...] . Firmico Materno, De errore prof. rel., 18,1; Clemente Aless., Protrept., 2,15). Nel cristianesimo invece il simbolo Two Dissertations, 18), il Harnack (in Realencyklop. f. prot. Theol., XI, 12-28) e molti altri sostengono che il simbolo non è stato ...
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Città della Baviera (distretto dell'Alta Franconia), ricca di memorie storiche, specialmente imperiali; fu sede d'un vescovato un tempo assai potente. La parte antica della città si stende sulla sinistra [...] scuola pittorica di Bamberg.
Il periodo fra la fine del sec. XI e il principio del XII, con la costruzione di molte chiese elevato nel 1046 alla cattedra di S. Pietro col nome di Clemente II. Si ampliò assai il territorio, nel quale il vescovo ...
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Protagonista di un celebre racconto orientale di carattere eticodidattico, diffuso in nu. merosissime versioni presso varie letterature, il quale costituisce uno dei più antichi e tipici esempî della letteratura [...] nome, corrotto in Achior, è citato una sola volta, XI, 20) e le sorprendenti concordanze tra molti degli apologhi potuto risalire, se fosse stata riconosciuta come autentica la notizia data da Clemente alessandrino (Stromat., I, 15, 69; cfr. H. Diels, ...
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È collocata come ultima fra le lettere di S. Paolo nell'ordine comune del Nuovo Testamento: e idealmente può essere considerata come un anello di congiunzione tra l'epistolario paolino e il Vangelo di [...] 'intravede un pericolo di defezioni, cui è fatto cenno (XI, 39), laonde si esalta la fede e la costanza Traiano 116-118 d. C.) è oggi a ragione abbandonata, perché l'uso che Clemente Romano fa dell'epistola è fuori d'ogni dubbio (I Clem., 36, 2-5). ...
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Tassa di un decimo, pagata, così in Grecia come a Roma, allo stato, alla città, a un tempio, sopra i frutti d'un terreno o l'entrata di merci in una città o il bottino di guerra. La più caratteristica [...] rende generale l'obbligo giuridico di pagare le decime. Nel sec. XI, mentre si conferma l'obbligo (concilio romano del 1059, c. pagano sui proventi di qualsiasi loro terra. Lucio III, Clemente III, Celestino III, Innocenzo III dànno nuove norme in ...
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scortico
scórtico s. m. [der. di scorticare] (pl. -chi), region. – 1. L’operazione di scorticare. In partic., a Roma, nel sec. 18°, il diritto di scorticare cavalli e muli, accordato da Clemente XI all’università dei cocchieri. 2. In senso...
penitenziale
agg. [der. di penitenza; il lat. tardo paenitentialis è attestato soltanto come s. m., con il sign. di «confessore, penitenziere»]. – 1. Di penitenza, che riguarda la penitenza, come pentimento o come pratica religiosa: opere...