Astronomo, della seconda metà del sec. VI; scrisse un poema astronomico in esametri, intitolato Φαινόμενα o più probabilmente 'Αστρολογία, di cui restano due soli versi non del tutto chiari. Il principale [...] merito di C., fu di aver per il primo riconosciuto lo zodiaco e dato il nome alle sue costellazioni, specialmente all'Ariete, al Sagittario e al Capricorno. Egli subì l'influenza della scienza babilonese.
Bibl.: H. Diels, Fragm. d. Vors., II, 3ª ed., ...
Leggi Tutto
(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî [...] anni solari esatti, e, dall'altro, offrisse la possibilità di venir comodamente divisa in un numero eguale di anni lunari. Fu calcolato allora (e lo si attribuì all'astronomo CleostratodiTenedo, della seconda metà del sec. VI) un ciclo siffatto, la ...
Leggi Tutto
È. parola assai usata nella terminologia scientifica per indicare sia una serie di fenomeni, che dopo un certo periodo di tempo si ripetono nello stesso ordine, sia lo stesso periodo di tempo in capo al [...] perfetta corrispondenza fra l'anno solare e il mese lunare fece sì che essa fosse oggetto di studî da parte d'astronomi e di matematici, come CleostratodiTenedo (sec. VI), e si facessero tentativi per calcolare cicli più lunghi. Il primo ciclo più ...
Leggi Tutto
ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] con il raffigurazioni che nel VI sec. a. C. si presentava circolare e che secondo le fonti risalirebbe ad Anassimandro, a CleostratodiTenedo e ad Oinopides; lo Z. con 12 immagini, che compare con ogni probabilità già nel III sec. a. C. sostituendo ...
Leggi Tutto