Città della Francia centrale (139.500 ab. nel 2005), capoluogo del dipartimento del Puy-de-Dôme e della regione dell’Alvernia; è posta a 400 m s.l.m. sulle pendici orientali del Puy-de-Dôme, rivolte a [...] periodo di lotte tra la borghesia e i vescovi, nel 15° fu riunita alla corona. Nel 1731 la cittadina di MontFerrand fu unita a Clermont, che prese così il nome attuale. A C. si tennero numerosi concili fra il 6° e il 13° sec.; famoso quello del 1095 ...
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Famiglia originaria del Delfinato, conosciuta sin dal sec. 11º, divenne una delle più note dell'aristocrazia francese con titolo marchionale (1620), poi ducale (1775). Tra i suoi maggiori esponenti si ricorda Stanislas-Marie-Adelaïde (Pont-à-Mousson, Meurthe-et-Moselle, 1757 - Parigi 1792), conte di C.-T., il quale fu eletto deputato agli Stati generali nelle file della nobiltà, ma si unì al Terzo ...
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Figlio (m. 1317) di Luigi IX re di Francia; sposò Beatrice di Borbone, dando inizio, col figlio Luigi I, alla linea ducale di Borbone, destinata a divenire con Enrico IV la linea reale dei Borbone di Francia. ...
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Scrittore e cronista (Clermont 538 circa - Tours 594). Di origine romana, ebbe dallo zio, vescovo di Alvernia, una buona educazione. Recatosi a Tours per esservi guarito da s. Martino, vi divenne vescovo [...] (573); poté così conoscere i re merovingi, coi quali ebbe rapporti ora cordiali, come con Sigeberto d'Austrasia, ora pessimi, come con Chilperico di Soissons. Oltre a opere di carattere religioso (Liber ...
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Noto come il conte di Clermont (n. 1401 - m. Moulins 1456). Fidanzato a Caterina di Francia, fu costretto però da Giovanni Senza Paura, che l'aveva fatto suo prigioniero (1418), a sposare la figlia Agnese. [...] Influente su Carlo VII, preparò il trattato d'Arras (1435), che, riconciliando Armagnacchi e Borgognoni, decise la vittoria sull'Inghilterra ...
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Giurista e uomo politico statunitense (Clermont, New York, 1764 - Montgomery, New York, 1836), accanito partigiano di Th. Jefferson e avversario dei federalisti; eletto sindaco di New York (1801), diede [...] poi le dimissioni (1803), trasferendosi l'anno dopo nella Luisiana. Per questo stato preparò un nuovo codice penale di ispirazione progressista che non fu mai adottato, ma fu oggetto di studio anche in ...
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Uomo politico statunitense (New York 1746 - Clermont, New York, 1813). Delegato al congresso continentale (1775), fu membro del comitato di redazione della Dichiarazione d'indipendenza. Divenuto segretario [...] per gli Affari esteri (1781), sostenne al Congresso l'alleanza con la Francia e nei negoziati per l'alleanza con la Spagna resistette alle pretese sul Mississippi. Nella negoziazione del trattato di Versailles ...
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Storico (Orano 1866 - Parigi 1946), prof. nelle univ. di Clermont, Digione, Parigi. Si affermò soprattutto nel campo della storia del sec. 16º (François de la Noue, 1892; Études sur la Réforme française, [...] 1909; ecc.) e in quello della storia economica (Ouvriers du temps passé, 1899; Travailleurs et marchands dans l'ancienne France, 1920; Les débuts du capitalisme, 1927; Les débuts de l'âge moderne, 1929, ...
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Storico francese (Brest 1868 - Reims 1951), fratello di Émile. Prof. (dal 1900) a Clermont-Ferrand, pubblicò opere fondamentali sull'arte e la civiltà bizantina (Histoire de la sculpture et des arts mineurs [...] byzantins, 1936; Le monde byzantin, 1947-51) e medievale (L'Eglise et l'Orient au moyen-âge: Les Croisades, 1a ediz. 1907; L'art en France des invasions barbares à l'époque romane, 1930) ...
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Uomo politico (Aidone, Enna, 1811 - Firenze 1868), prese parte ai congressi scientifici di Clermont-Ferrand (1838) e di Napoli (1845). Nel 1848 fu deputato al parlamento siciliano e ministro delle Finanze [...] (ag. 1848 - genn. 1849). Esule in Piemonte dal 1849, si dedicò al giornalismo (scrisse inoltre I siciliani in Piemonte nel sec. XVIII), ed entrò in contatto col Cavour: ma solo alla vigilia del 1860 si ...
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