Generale vandeano (Dresda 1752 - Noirmoutier 1794). Ufficiale di cavalleria in ritiro, all'inizio favorevole alla Rivoluzione, se ne staccò dopo il voto della costituzione civile del clero e, allo scoppio [...] della rivolta in Vandea, prese le armi per la causa monarchica. Combatté con valore e con varia fortuna, succedendo nel 1793 all'ucciso Cathelinau in qualità di comandante degli insorti; sconfitto a Cholet ...
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Prelato e scrittore (n. Amiens - m. Rouen 1164); fu monaco a Cluny, poi abate a Reading. Dal 1130 arcivescovo di Rouen, lottò per la riforma del clero nella sua diocesi e contro gli eretici di Nantes, [...] ai quali rivolse i suoi Dialoghi. Non va confuso con l'omonimo U. di A., detto anche di Ribemont, che mise in versi il Pentateuco, e scrisse altre poesie di argomento religioso ...
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SISTO III papa, santo
Mario Niccoli
All'inizio della controversia pelagiana il prete romano S. era indicato dall'opinione comune come uno dei membri del clero romano favorevoli a Pelagio. Nel 418 S. [...] Agostino indirizzava a lui una lettera (ep. 217) sulla grazia preveniente e il libero arbitrio, dalla quale si deduce come S. fosse ormai avversario di Pelagio. Il 31 luglio 432 S. fu eletto successore ...
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Cronista di Spalato (n. 1200 circa - m. 1268); compiuti i suoi studî a Bologna, fu notaio e poi arcidiacono del capitolo metropolitano di Spalato, riformatore del clero cittadino, e assertore e custode [...] dell'indipendenza e della latinità del Comune. La sua nomina ad arcivescovo (1243) fu annullata dal partito filo-ungherese. La sua Historia salonitana è la storia della metropoli spalatina dal sec. 1º ...
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Sancio II Re di Portogallo
Sancio II
Re di Portogallo (n. 1209 ca.-m. Toledo 1248). Figlio di Alfonso II. Salito al trono (1223), sanò il conflitto col clero che il padre aveva lasciato aperto (concordato [...] a Sud fino al mare. Meno fortunata fu la politica interna, minata dall’anarchia nobiliare e da un nuovo grave contrasto col clero, a motivo del quale S. fu deposto da papa Innocenzo IV (1245) e si vide insorgere contro il fratello Alfonso, vincitore ...
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Riformatore (Kroměřiž, Moravia, 1325 circa - Avignone 1374); impiegato nel 1358-62 nella cancelleria regia a Praga, se ne ritirò per dedicarsi alla predicazione di una riforma morale che investisse clero [...] 'asilo detto Gerusalemme, centro della sua attività. Accusato di eresia, fu riabilitato da Urbano V (1367), ma nuovi attacchi del clero boemo lo costrinsero a un nuovo ricorso al papa, in Avignone, dove morì. Il movimento da lui promosso fu tenuto in ...
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SULPIZIANI
Luigi Giambene
. La Compagnia dei preti di S. Sulpizio, detti comunemente sulpiziani, fondata nel 1642 dal venerabile Jean-Jacques Olier (1608-1657), si propone soprattutto la formazione [...] indubitato che i sulpiziani, pur non avendo la direzione di tutti i seminarî di Francia, hanno influito notevolmente sullo spirito del clero francese. Nel 1903 già 24 diocesi avevano seminarî diretti dai preti di S. Sulpizio. Nel 1906 per la legge di ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] , che a sua volta lasciò il posto nel 1970 a un sistema di sinodi diocesani composto dalle tre camere dei vescovi, del clero e dei laici sotto la supervisione episcopale, e a un sinodo generale di cui faceva parte una camera dei laici elettiva. La ...
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Ecclesiastico (Dundalk, Irlanda, 1295 circa - Avignone 1360). Cancelliere delle università di Oxford (1333) e di Lincoln (1334), dal 1346 arcivescovo di Armagh, si adoperò a elevare il tenore culturale [...] , partecipò alle trattative per l'unione con gli Armeni (Summa in quaestionibus Armenorum), difese i diritti del clero secolare inglese contro gli ordini mendicanti e prese parte alla controversia sulla povertà (De pauperie Salvatoris, 1353-56 ...
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dieta Asse
dieta
Assemblea politica di alcuni popoli germanici. Il termine designò in particolare quelle del Sacro romano impero, cui partecipavano grandi e piccoli feudatari, alto clero e rappresentanti [...] delle città imperiali, allo scopo di dibattere sulla guerra, sulla legislazione imperiale e, fino alla Bolla d’oro di Carlo IV (1356), sull’elezione del sovrano. Dal 1663 sede permanente delle d. fu la ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...