Predicatore francescano (Ilten, Hannover, 1425 circa - Eisenach 1500 circa); studiò a Erfurt; maestro di filosofia prima di entrare nell'ordine, fu poi predicatore a Dorfort (1472-77), a Eisenach e a Weimar, [...] famoso per il tono apocalittico delle sue prediche tutte rivolte contro la corruzione del clero, tanto da essere stato considerato precursore della Riforma. ...
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ARIALDO, santo
Cosimo Damiano Fonsega
Nacque a Cucciago verso il 1010. Frequentò le scuole della diocesi, probabilmente la scuola della vicina pieve di S. Vittore di Varese e poi quella esistente presso [...] a Parigi, in Spagna e forse anche a Cluny) e se avesse avuto rapporti, del resto assai consueti in quel periodo per il clero n-ùlanese, con alcune zone tipiche della riforma. Le fonti si limitano a notare questi viaggi con la espressione generica "in ...
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Quacchero (Tower Hill, Londra, 1644 - Ruscombe 1718), figlio dell'ammiraglio William. Fondatore della Pennsylvania, P. fu riconosciuto come uno dei principali quaccheri non solo per l'energia e la vivacità [...] No cross no crown (1669), in cui all'esposizione fervorosa delle dottrine quacchere s'aggiungeva la dura invettiva contro il clero corrotto. Il decennio successivo della sua vita è diviso tra il carcere, l'attività missionaria nel continente e l ...
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Nome latinizzato dell'erudito belga Aubert Lemire (Bruxelles 1573 - Anversa 1640). Studiò prima a Douai, sotto lo zio Jean (m. 1611), futuro vescovo di Anversa, poi a Lovanio. Sollecitato da Giusto Lipsio, [...] M. si dedicò prima a studî classici, poi a studî antiquarî. Fautore appassionato del clero regolare, scrisse delle storie erudite degli ordini religiosi più importanti e biografie a mezzo tra l'opera di edificazione e la ricerca agiografica. ...
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COSTANTINO II, papa
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Di influente famiglia originaria di Nepi (Viterbo), la prima volta che viene citato dalle fonti a noi note, nel 767, appare insieme con i fratelli Totone, Passivo e Pasquale tra [...] di C. II, e dall'altro le difficoltà reali, che quest'ultimo si trovava a dover affrontare, con un patriarchio ed un clero combattuti tra la paura e il desiderio di non collaborare con lui. C. II ammetteva infatti di essere stato eletto tanto dagli ...
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LEONE
Gianluca Borghese
La data di nascita e le origini di L. non sono note. Alla morte di Sergio arcivescovo di Ravenna nel 769, L., arcidiacono, era il candidato alla successione sul quale era confluita [...] la maggioranza dei voti, soprattutto quelli del clero, quando imprevedibilmente riuscì a imporsi un laico, Michele scriniario della Chiesa ravennate, contro il dettato dei canoni, ma con il sostegno militare di Maurizio, duca della Pentapoli, e del ...
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Mistico fiammingo (Ruysbroeck, Bruxelles, 1293 - Groenendael 1381). Compì studî filosofici e teologici, fu ordinato prete nel 1317 e per venticinque anni fu cappellano nella chiesa di Santa Gudula a Bruxelles. [...] Spirito incline alla meditazione, abbandonò la lotta alle eresie e la critica agli abusi del clero per ritirarsi (1343) nell'eremo di Groenendael, dove nel 1350 fu eretta una casa di canonici regolari di cui divenne priore. Il culto fu confermato ...
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Umanista e storico polacco (Biecz, Cracovia, 1512 - Heilsberg, Prussia Orientale, 1589); coadiutore di S. Osio, gli successe come vescovo della Warmja (dal 1579); acquistò fama, in Polonia e all'estero, [...] con De origine et rebus gestis Polonorum (1555), opera di erudizione, ma anche volta a difendere il clero e ad avversare la politica della nobiltà. Famosi il saggio Polonia, sive de situ, populis, moribus... Regni Polonici (1577) e 4 dialoghi contro ...
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Ecclesiastico e uomo politico (Dornes, Nièvre, 1744 - Parigi 1793). Abate e gran vicario dell'arcivescovo di Bourges, allo scoppio della Rivoluzione seguì le nuove idee, fondando con N. Bonneville il giornale [...] La bouche de fer e il club massonico-socialista Cercle social. Promulgata la costituzione civile del clero, accettò di essere vescovo costituzionale del Calvados; fu anche deputato all'Assemblea legislativa e alla Convenzione. Fu processato e ...
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BONIFACIO VI, papa
Paolo Bertolini
Presbitero della Chiesa romana, fu consacrato papa agli inizi della primavera dell'896 - con ogni probabilità l'11 aprile -, succedendo a Formoso, morto il 4 di quello [...] di grado elevato - Adriano, vescovo di una sede a noi ignota -, apparteneva a famiglia forse romana di origine, ma nel clero romano aveva senza dubbio percorso tutta la carriera, dato che l'anonimo autore della breve notizia relativa a B. VI inserita ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...