VINCENZO Ferreri (Ferrer), santo
Giuseppe De Luca
Nacque nel 1350 a Valenza. Il 5 febbraio 1367 prese l'abito domenicano. Dal 1385 al 1390 tenne corsi pubblici al clero di Valenza, dopo i quali pare [...] ottenesse il dottorato. Pietro de Luna, prevosto al capitolo di Valenza, prese a benvolerlo; divenuto cardinale, e inviato per la prima volta in legazione nell'Aragona, nel 1379, l'ordinò prete; tornato ...
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BONIFACIO II, papa
Paolo Bertolini
Arcidiacono della Chiesa romana, sul finire dell'agosto o ai primi di settembre del 530 fu designato come proprio successore da papa Felice IV caduto gravemente ammalato.
Non [...] che, per ragioni di stirpe e di cultura, fosse in grado di conciliare agli interessi dei Goti i sentimenti e le speranze del clero, del Senato e del popolo romano. I fatti si incaricarono di frustrare i suoi disegni e di smentire le sue speranze. Lo ...
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Canonico di Saint-Omer (sec. 11º-12º), la cui vita ci resta ignota; è autore di numerose poesie latine tra cui: Contra simoniam, in esametri, sulla venalità dell'alto clero della curia romana; la satira, [...] in versi caudati, contro i Dominus vobiscum, come scherzosamente P. chiama i chierici mondanizzati che adorano la dea moneta e poco stimano il sapere; il poema De sacra Eucharistia, che espone i molteplici ...
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NICCOLÒ II
Annamaria Ambrosioni
Ben poco conosciamo di lui prima della elevazione al pontificato, e quasi nulla del periodo anteriore al 1045. Sappiamo infatti solo che Gerardo era originario della [...] von 1059 und seine Rolle im Investiturstreit, ibid., VII, ivi 1960; C. Violante, Prospettive e ipotesi di lavoro, in La vita comune del clero nei secoli XI e XII, I, Milano 1962, pp. 8-9 e v. anche la Discussione, ibid., pp. 403-05; J. Wollasch, Die ...
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Laicismo
Edoardo Tortarolo
Definizione
Il termine 'laicismo' indica l'atteggiamento di coloro che sostengono la necessità di escludere le dottrine religiose, e le istituzioni che se ne fanno interpreti, [...] (ad esempio in Tertulliano) 'laico' indicava ciò che è proprio del popolo; era laico nel Medioevo chi non faceva parte del clero a pieno titolo in quanto non aveva ricevuto gli ordini sacerdotali. L'appropriazione da parte dei laici di funzioni e ...
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BENEDETTO V, papa
Paolo Delogu
Manca, nel Liber pontificalis, la sua biografia. Delle sue origini si ignora dunque ogni cosa, se non la notizia, tramandata dai cataloghi dei papi, della sua nascita [...] XII (per questa e altre improbabili identificazioni, cfr. Baix, col. 32). Ma due Benedetti diaconi sono anche attestati tra il clero cardinale che si raccolse intorno a Giovanni XII al suo ritorno a Roma, ed approvò, nel sinodo del febbraio 964, la ...
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Il cristianesimo in Egitto prima e dopo Costantino
Alberto Camplani
Quali forme di cristianesimo e quali chiese ospita l’Egitto al tempo di Costantino? Che incidenza manifesta il governo dell’imperatore [...] presiedono ad esse non hanno autorità sugli altri membri del clero e i laici non hanno l’obbligo di frequentarle per le in Egitto, cit., pp. 259-260; per gli altri gradi del clero cfr. pp. 260-263.
80 Sull’azione di Costantino nei confronti della ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] primi anni del pontificato. Convocò un concilio a Roma (1074), che riprese e continuò la lotta contro il clero simoniaco e concubinario, emanando disposizioni che suscitarono vivi contrasti in Germania (malgrado l'iniziale buona volontà di Enrico IV ...
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Diacono e notaio della Chiesa ambrosiana (m. tra il 1061 e il 1064), al quale una fonte tarda attribuisce il cognome Cotta. Tra i principali esponenti del movimento dei riformatori, predicatore con Arialdo [...] morte.
Vita e attività
Intorno al 1056 si associò ad Arialdo nella predicazione contro la simonia e il concubinato del clero milanese, iniziata qualche tempo prima da Anselmo da Baggio (il futuro Alessandro II), e ben presto s'impose, soprattutto ...
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CELESTINO III, papa
Volkert Pfaff
Giacinto (Hyacinthus) Bobone nacque a Roma all'inizio del sec. XII da Pietro Bobone capostipite della nobile famiglia, che assumerà il nome Orsini. Abbracciò la carriera [...] la guerra contro i Saraceni, di comporre le liti tra i principi e i vescovi e di migliorare la disciplina del clero. Nel 1155 Giacinto attaccò personalmente alle proprie vesti il signum crucis per la crociata e organizzò le truppe. Dopo che alla ...
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clero
clèro s. m. [dal lat. tardo clerus, gr. κλῆρος «porzione di terra (assegnata nell’antica Grecia a ciascun libero membro della comunità nel territorio conquistato o colonizzato)», quindi anche «sorte, parte ottenuta in sorte», «porzione...
secolarizzare
secolariżżare v. tr. [der. di secolare, nel sign. 2]. – 1. Trasferire un religioso dal clero regolare al clero secolare; come intr. pron., secolarizzarsi, sciogliersi dai voti religiosi entrando a far parte del clero secolare...