trasformismo Termine con cui la pubblicistica italiana definì la prassi politica, inaugurata da A. Depretis, consistente nel formare di volta in volta maggioranze parlamentari intorno a singole personalità [...] maggioranza parlamentare o a rafforzare la propria parte, sia la prassi di ricorrere, invece che al corretto confronto parlamentare, a manovre di corridoio, a compromessi, a clientelismi, senza più alcuna coerenza ideologica con la linea del partito. ...
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Giornalista e attivista politico italiano (Cinisi, Palermo, 1948 - ivi 1978), vittima della mafia. Giovanissimo, in aperto conflitto con il padre – gravemente colluso, come altri membri della famiglia, [...] in centri di aggregazione giovanile e luoghi di controinformazione da cui addita scempi ambientali, abusivismi, soprusi, connivenze e clientelismi, denunciando il ruolo di mediazione sociale svolto dalla mafia nel tessuto disagiato del Sud e le sue ...
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LACAVA, Pietro
Fulvio Conti
Nacque a Corleto Perticara, in Basilicata, il 21 ott. 1835 da Giuseppe Domenico e da Brigida Francolino. Il padre era un avvocato di idee liberali, che ebbe una parte di [...] la nascita di due moderni partiti e di una rappresentanza autenticamente nazionale, svincolata dai campanilismi e dai clientelismi del sistema uninominale. Su questi temi pubblicò alcuni saggi (Sulla riforma della legge elettorale, Napoli 1881; Sulla ...
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Le cento città
Goffredo Fofi
La scoperta delle differenze e delle originalità
«Il mondo in provincia, soprattutto se in vicinanza con la natura, non è solo meno brutto, ma uno riesce a vedere anche [...] e ‘comunicatori’ privilegiata e chiusa, dove si è entrati molto di rado per cooptazione e quasi sempre per lottizzazione e clientelismi politici. Quasi mai per concorso, che per altro è, come avviene nell’università, non sempre oggettivo.
Prima della ...
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PICCINATO, Ottorino
Camilla Poesio
PICCINATO, Ottorino. – Nato a Cerea (Verona) il 30 aprile 1890, figlio di Giuseppe e di Ermellina Piatti.
Laureatosi in giurisprudenza nel 1913, esercitò la professione [...] Umbertiano, che trasformò in una sorta di «feudo personale […] ove gli abusi di potere, gli illeciti amministrativi e i clientelismi non si contavano» (Belluco, 1985, p. 84); il 5 luglio dell’anno seguente, tuttavia, fu rimosso perché «inviso presso ...
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Vedi Libano dell'anno: 2012 - 2013 - 2014 - 2015 - 2016
Il Libano incarna la frammentazione politica, religiosa ed etnica che contraddistingue l’area mediorientale. La vita politica libanese è infatti [...] un terzo della popolazione.
Un siffatto sistema politico, costruito secondo uno schema demo-confessionale, alimenta naturalmente clientelismi e rischia di pregiudicare la credibilità di coloro che ricoprono una carica pubblica: un rischio che ...
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Le strutture assistenziali
Giovanni Scarabello
Con gli anni Venti del Cinquecento, in alcune città europee vennero intraprese importanti riforme delle strutture dell'assistenza. In estrema sintesi [...] per entrare in un ospizio, occorrevano fedi di povertà e raccomandazioni e spesso ci si lamenterà di clientelismi e favoritismi nelle ammissioni. Certo, sempre più marcatamente, dal Cinquecento, certe frange della popolazione disinserita (i così ...
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clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...
clientelare
agg. [der. di clientela]. – Della clientela, relativo a clientele, che fa ricorso al clientelismo: metodi c., sistema c., favoritismi c.; una politica clientelare.