Formazioni economico-sociali
Luciano Gallino
Significato, origini ed evoluzione del concetto di formazione economico-sociale
Al concetto di 'formazione economico-sociale' è sotteso fin dalle origini, [...] distintivo del modo di organizzazione politica è l'antica forma di rapporto patrono-cliente, più di recente denominata clientelismo, in forza della quale un notabile del luogo - spesso un parlamentare uscito dalla borghesia d'una città vicina ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] con grande ricchezza di particolari: ovunque esso è dovuto scendere a patti con i poteri tradizionali (ad esempio le clientele di tipo etnico o locale) e con la burocrazia razionale, che è l'unica forma disponibile di amministrazione dei dominati ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Girolamo Savonarola
Gian Carlo Garfagnini
Girolamo Savonarola appartiene a quella schiera di predicatori e riformatori religiosi che segnarono il passaggio della cultura spirituale e politica italiana [...] saranno acquisiti alla sua causa più facilmente con la promessa di onori pubblici o sgravi fiscali o capacità di clientelismo (cioè utilizzando non soltanto il suo denaro, ma facendo un uso privato del denaro pubblico), perché quel che conta ...
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Il Mediterraneo
Francesco Benigno
Il Mediterraneo non è un’espressione geografica, non indica solo una regione, e meno ancora il mare da cui prende il nome. È invece un’idea evocativa, espressa simbolicamente, [...] in varie scienze sociali e in storia. Come ha recentemente osservato Henk Driessen, gli antropologi non hanno inventato il clientelismo, lo hanno incontrato nelle regioni mediterranee, poi lo hanno descritto e tipizzato: ma al dunque, di fronte alla ...
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Mobilità sociale
Maurizio Pisati
Premessa
Idealmente ogni società umana può essere vista come uno spazio sociale che si articola in un certo numero di aree distinte, dette posizioni sociali, all’interno [...] di ereditarietà sociale – prodotto da meccanismi come la trasmissione intergenerazionale del patrimonio, il nepotismo e il clientelismo – continuerebbe a sussistere, impedendo in questo modo la piena affermazione del principio di uguaglianza delle ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo III
Carmelo Cappuccio
Questo nuovo tomo di memorialisti dell'Ottocento si aggiunge a due precedenti già apparsi in questa stessa collana. Si amplia così uno sfondo [...] , per gradi, alle pagine tristi sui garibaldini visitati a Londra dalla Vivanti o alla dura analisi del Romani sul clientelismo politico, può ancora una volta seguire la curva di una esperienza storica che sottolinea molti aspetti dell'itinerario ...
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Fiducia
Antonio Mutti
Premessa
La nozione di fiducia occupa un posto tutt'altro che secondario nel pensiero politico e sociale occidentale. Le teorie contrattualistiche del XVII e XVIII secolo considerano [...] e Pappi, 1976). La funzione di regolazione sociale della fiducia è stata posta in evidenza anche dagli studi sul clientelismo (v. Eisenstadt e Roniger, 1984) e sul conflitto internazionale (v. Schelling, 1966). Meno studiato è invece il ruolo dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Meridionalismo
Adriano Giannola
All’origine del dualismo
Vi è ampio dibattito su quale fosse il divario Nord-Sud al momento dell’Unità. Certamente per molti aspetti le due aree erano significativamente [...] a carattere interpersonale (Costabile, Giannola 1996).
Se in questo interregno precario – condizionato ma non dominato dal clientelismo – si azzerano le risorse per sostenere la politica attiva di sviluppo, la possibilità di riformare la società ...
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Scuola e formazione delle classi dirigenti
Daniele Checchi
Silvia Redaelli
Premessa
Quando si affronta il tema della formazione e selezione delle classi dirigenti, conviene innanzi tutto interrogarsi [...] cui pure esistono esempi illustri quali la Normale di Pisa) rappresenti la politica più efficace allo scopo di sconfiggere il clientelismo e il familismo che affliggono la selezione di molta della classe dirigente nel nostro Paese e ne impediscono il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Vilfredo Pareto
Pierpaolo Portinaro
Vilfredo Pareto, il più importante economista e sociologo italiano nell’età che va dalla fondazione dello Stato nazionale all’avvento del fascismo, è studioso che [...] la ricostruzione del ciclo plutocratico Pareto si dota di uno strumentario analitico per indagare la fenomenologia del clientelismo e della corruzione nei regimi parlamentari contemporanei. Può essere interessante osservare come, mentre nel 1925 il ...
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clientelismo
s. m. [der. di clientela]. – Il fenomeno delle clientele (v. clientela, nel sign. 2), soprattutto nella vita e nell’attività politica o amministrativa: c. politico, c. elettorale.
clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...