Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] 49-66). Secondo gli schemi tracciati da Della Porta (pp. 55, 58 e 62), il primo circolo vizioso è costituito dall'intreccio tra clientelismo e c., tale da rendere a spirale il processo: l'uno sviluppa l'altro e così via nel tempo. Questo circolo può ...
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BOGGIANO-PICO, Antonio
Mario Belardinelli
Nacque a Savona il 31 agosto 1873 da Nicolò, possidente, e da Virginia Corsi, di antica famiglia piemontese. Giovanissimo, si distinse nella sua città nella [...] auspicando perciò una riforma della Camera nel senso della rappresentanza degli interessi, alla sua fine di ovviare al clientelismo.
Nel 1905 il B. iniziava la sua attività amministrativa, venendo eletto al consiglio provinciale di Genova (vi sarebbe ...
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Riccardo Borsari
Abstract
Negli anni recenti il legislatore ha profondamente riformato la normativa in materia di prevenzione e contrasto della corruzione con l’intento di fronteggiare l’espansione e [...] illeciti; si tratta, in particolare, delle situazioni di malcostume politico o amministrativo (conflitto di interessi, nepotismo, clientelismo, assenteismo, sprechi, ecc.) in cui si ravvisa un abuso del potere pubblico, strumentale all’ottenimento di ...
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Diritto
Contratto di c. Contratto con cui un soggetto, detto committente, conferisce mandato senza rappresentanza a un altro soggetto, detto commissionario, per acquistare o vendere beni per suo conto, [...] nella quale si individuavano nell’arretratezza socioeconomica della Sicilia le principali radici del fenomeno della mafia e nel clientelismo, nel parassitismo e nella corruzione il suo naturale terreno di coltura; e veniva formulata una serie di ...
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L'impiego pubblico
Andrea Zannini
L'immagine dell'amministrazione veneziana quale possente ed efficace "macchina statale" regolata da un complesso di norme che prescindevano da singoli avvenimenti o [...] necessario impadronirsi di quell'aritmetica sociale e politica che risulta indispensabile per muoversi in una società dominata dal clientelismo e dal patronato. Si doveva saper stringere alleanze ed essere disposti ad onorarle, saper capire a chi si ...
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Feudalesimo
Giovanni Tabacco
Premessa
Il linguaggio relativo al feudalesimo è di origine rigorosamente giuridica, ma ha avuto tali sviluppi semantici nella cultura moderna che le definizioni e le riflessioni [...] consegna delle armi da parte di un personaggio già cavaliere, l'ingresso in un ordo sociale, non in una dipendenza clientelare. Gli obblighi del cavaliere si configuravano come adesione a un modello eroico di vita per la protezione dei deboli e la ...
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In generale, il fatto di prendere parte a una forma qualsiasi di attività, sia semplicemente con la propria presenza, con la propria adesione, con un interessamento diretto, sia recando un effettivo contributo [...] , inoltre, il coinvolgimento di numerosi esponenti di spicco delle aziende a p. statale in episodi di corruzione e di clientelismo politico e il ripensamento stesso del concetto di intervento dello Stato nell’economia hanno creato le premesse per la ...
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Le pensioni fra manovre reiterate ed effetti imprevisti
Pasquale Sandulli
Le pensioni di base, nel passaggio di governo del 2014, stanno in bilico fra reiterazione dellemanovre di sostenibilità (pensioni [...] che sulle esigenze di contenimento della spesa, anche ed in particolare sulla necessità di stroncare forme devianti di clientelismo, è divenuto ora un divieto assoluto ed eccessivo nei confronti di qualunque soggetto che risulti essere pensionato ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] con grande ricchezza di particolari: ovunque esso è dovuto scendere a patti con i poteri tradizionali (ad esempio le clientele di tipo etnico o locale) e con la burocrazia razionale, che è l'unica forma disponibile di amministrazione dei dominati ...
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clientelismo
s. m. [der. di clientela]. – Il fenomeno delle clientele (v. clientela, nel sign. 2), soprattutto nella vita e nell’attività politica o amministrativa: c. politico, c. elettorale.
clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...