BARTOLOMEO da Ferentino
Peter Partner
Legato da vincoli di clientelismo con la famiglia Caetani, B. compare una prima volta in Inghilterra nel settembre 1276, quando agisce in qualità di procuratore [...] di Adinolfo di Anagni, "praepositus" di St. Omer e canonico di Lincoln, a sua volta legato ai Caetani per la sua appartenenza alla famiglia di Mattia "de Papa".
Il 10 maggio 1282 Giovanni Pecham arcivescovo ...
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MANCINI, Giacomo
Paolo Mattera
Nacque a Cosenza il 21 apr. 1916 da Pietro e da Giuseppina De Matera. Crebbe in una famiglia socialista, dominata dalla figura del padre, deputato del Partito socialista [...] flusso di investimenti pubblici da dirigere soprattutto verso il Meridione. Qui si trattava di sostituire il vecchio "rapporto clientelare personalizzato e fondato sulla concessione di un piccolo impiego" con nuove reti "di relazioni più complesse e ...
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BIFANI, Antonio (Antonino)
Giuseppe Covino
Nacque a Torraca (Salerno) il 1° sett., 1879 da Achille, medico ed autore di varie raccolte di poesie, racconti e memorie scientifiche, e da Elvira Cammarota, [...] vicende dei primo fascismo campano, segnato dal cosiddetto intransigentismo padovaniano che proclamava di volersi opporre al predominante clientelismo e trasformismo della vecchia classe dirigente liberale, ma che in realtà servì a coprire "una banda ...
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BOGGIANO-PICO, Antonio
Mario Belardinelli
Nacque a Savona il 31 agosto 1873 da Nicolò, possidente, e da Virginia Corsi, di antica famiglia piemontese. Giovanissimo, si distinse nella sua città nella [...] auspicando perciò una riforma della Camera nel senso della rappresentanza degli interessi, alla sua fine di ovviare al clientelismo.
Nel 1905 il B. iniziava la sua attività amministrativa, venendo eletto al consiglio provinciale di Genova (vi sarebbe ...
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GIRARDINI, Giuseppe
Fabio Zavalloni
Nacque a Udine il 14 apr. 1856 da Felice, perito agrimensore, e da Luigia Perissini. Compiuti gli studi inferiori a Udine, il G. si laureò in giurisprudenza a Roma [...] elezioni del 1904, si era costituita attorno alla figura di G. Giolitti. Il deputato udinese denunciò allora il clientelismo, la corruzione e, soprattutto, la deleteria influenza di quello che considerava il neotrasformismo giolittiano sulla vita e l ...
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BOCCELLA (Buccella, Buccelli), Enrico
Adriano Prosperi
Nacque a Lucca tra la fine del sec. XV e l'inizio del XVI da Ambrogio, dottore di legge. Seguendo l'esempio paterno e, in genere, la tradizione [...] vanno, per il B., a Paolo III e Carlo V. Nell'elogio per il papa Farnese e per l'imperatore il clientelismo lucchese suona come corda secondaria rispetto ad un più generale programma di impronta nettamente conservatrice ed aristocratica che si affida ...
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CARAFA, Riccardo
Ciro Cuciniello
Nacque a Napoli il 12 dic. 1859 da Ferdinando duca di Casteldelmonte, e successivamente anche di Andria, e da Maria Grazia Serra dei duchi di Cassano.
Al ramo paterno [...] si dovesse negare il voto agli analfabeti e che la nuova legge avrebbe incrementato il deteriore fenomeno del clientelismo elettorale a profitto del "borghese" meridionale. Nel 1910 era intervenuto, con una lettera pubblicata sulla Nuova Antologia ...
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PAPPALARDO, Salvatore
Sergio Tanzarella
– Nacque a Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, il 23 settembre 1918 da genitori originari di Zafferana Etnea, Alfio, maresciallo dell’Arma dei carabinieri, [...] dieci anni di episcopato: «La mafia è pretesa di fare a meno della legge e di poterla impunemente violare; è clientelismo e favoritismo insieme; è sentirsi sicuri perché protetti da un amico o da un gruppo di persone che contano. Simili atteggiamenti ...
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CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...]
Coinvolto nella secentesca crisi di dignità della funzione del letterato borghese, il C. sperimentò le delusioni del clientelismo (in particolare presso il viceré conte di Lemos) non senza la consapevolezza politica delle deleterie conseguenze della ...
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DEL BALZO, Carlo
Maria Paola Saci
Nato a San Martino Valle Caudina (Avellino) il 31 marzo 1853, da Francesco e da Marianna Finelli, studiò a Napoli nel collegio di S. Carlo, tenuto dai padri scolopi, [...] anniversario della morte di F. Cavallotti, ucciso in duello il 5 marzo 1898; i Discorsi popolari (Napoli 1903) e Le clientele locali (ibid. 1904). In campo letterario sono ancora da segnalare i volumi che raccolgono Poesie di mille autori intorno a ...
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clientelismo
s. m. [der. di clientela]. – Il fenomeno delle clientele (v. clientela, nel sign. 2), soprattutto nella vita e nell’attività politica o amministrativa: c. politico, c. elettorale.
clientela
clientèla s. f. [dal lat. clientela]. – 1. Nel sign. storico, il rapporto di dipendenza tra il cliente e il suo patrono; con valore collettivo, l’insieme dei clienti. 2. Per analogia, complesso di seguaci e sostenitori di personaggi...