BORGHI, Carlo
Claudia Micocci
Nato a Milano il 12 sett. 1851. Dopo gli studi al liceo Parini si laureò in legge a Pavia nell'anno 1871. Già dal dicembre 1867 faceva parte del gruppo di giovani che, [...] E. De Marchi (più tardi si unì a loro L. Capuana), fondò il quindicinale Vita nuova, che vivrà nel clima delle polemiche suscitate dalla comparsa delle Odibarbare, dei Postuma del Guerrini e delle dispute letterarie sorte tra realisti e classicisti ...
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FORNO, Agostino
Rosario Contarino
Nacque a Palermo intorno al secondo decennio del secolo XVIII da nobile e influente famiglia imparentata con i Forni di Modena. Il F. è conosciuto anche come barone [...] Roma e Firenze.
La formazione culturale e gli indirizzi estetici e filosofici del F. sono comunque da riportare a certo clima muratoriano della Palermo della prima metà del sec. XVIII, il cui ceto intellettuale era pervaso da spiriti razionalistici e ...
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Scrittore italiano (Siracusa 1908 - Milano 1966). Autore agli inizi oscillante tra i toni di una memoria proustiana e quelli di un realismo spesso crudo, V. finì per elaborare una forma di racconto fra [...] una forma di racconto fra il reale e il simbolico, fra la memoria e la fantasia, fra l'intonazione umoresca e il clima tragico, dove ben si avverte l'influsso di quei narratori americani, da Faulkner a Saroyan, di cui egli è stato assiduo traduttore ...
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Scrittore tedesco (Stettino 1878 - Emmendingen 1957). Medico psichiatra e studioso di problemi filosofico-religiosi, ha lasciato una produzione letteraria vastissima, soprattutto narrativa, che con i racconti [...] Hamlet oder die lange Nacht nimmt ein Ende (1956), non è pari, per vigore di stile e incisività di problematica, a quella degli anni Venti, nel cui clima artistico e sociale va dunque cercato il necessario presupposto del D. più vero e autentico. ...
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Politica e letteratura
Carlo D'Amicis
L'idea che la letteratura potesse cambiare il mondo, trasformarsi in un'azione in grado di sortire effetti storici e determinare un'assunzione di responsabilità [...] l'inclinazione del periodo indirizzata verso una letteratura d'evasione.
Tuttavia, se da una parte è incontestabile che il clima politico influenzi quello letterario (molto più che il contrario), sarebbe riduttivo limitare la relazione tra p. e l. a ...
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ROMANO, Graziella, detta Lalla
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittrice, nata a Demonte (Cuneo) l'11 novembre 1909. Dopo un periodo trascorso come bibliotecaria prima e come insegnante poi, e dopo la pubblicazione [...] , del resto, pure nei versi de L'autunno, 1955), più apprezzato ovviamente in occasione della ristampa del 1967 che non in clima ''neorealista''.
Nel 1957 con il romanzo Tetto murato (premio Pavese) la R. tenta di agganciare ai fatti della guerra e ...
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Scrittore tedesco, nato a Dresda il 7 maggio 1939. Figura di spicco nel panorama letterario della Repubblica Democratica Tedesca, ha seguito, al pari di altri, la parabola che va dall'adesione più o meno [...] Repubblica Democratica sia su piano storico sia su dimensione sovranazionale, con già avvertibili venature d'insoddisfazione. In un clima diverso, col chiaro passaggio a un momento riflessivo, si colloca la terza raccolta (Gegen die symmetrische Welt ...
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FITZGERALD, Robert Stuart
Biancamaria TEDESCHINI LALLI
Poeta americano, nato a Geneva, N. Y., il 12 ottobre 1910. Studiò a Springfield, Illinois, dove conobbe Vachel Lindsay, ad Harvard ed al Trinity [...] qualità di queste versioni testimoniano l'autenticità dell'interesse del F. critico e poeta per il mondo classico. In un clima poetico che, specie nell'ultimo ventennio, andava prendendo in America tutt'altra strada e ispirazione, i versi del F. dai ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] del passato e l'interesse per i fatti letterari nuovi, tra esperimenti distanti e spesso contradditori, in cui l'ambiente, il clima, la suggestione, dominano sul resto, e consentono il protrarsi piuttosto che il definirsi dei diversi temi, da La bell ...
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BAZLEN, Roberto
Aldo Grasso
Nacque a Trieste il 10 giugno 1902 da Eugenio e Clotilde Levi Minzi. Il padre, tedesco, originario di Stoccarda e di religione luterana, morì l'anno seguente la sua nascita, [...] di origine greca, Alessandro Psyllàs, e qui conobbe Eugenio Montale; ma l'anno successivo ritornò a Trieste e di quel clima, crogiolo di civiltà, il B. avrebbe sempre ricordato alcune virtù: "anche se Trieste non ha dato grandi valori creativi, è ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.