Fiume dell’America Settentrionale (1040 km). Nasce nel Nuovo Messico e si getta nel Colorado presso Yuma, dopo aver attraversato la parte meridionale dell’Arizona; grandiose opere di sbarramento hanno [...] permesso un’intensa irrigazione nella sezione media e inferiore della valle, a clima caldo desertico. Affluente principale il fiume Salt.
Il suo bacino costituisce la principale area di habitat del rettile gila (➔ eloderma). ...
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geografia Mari m. Genericamente, i grandi bacini marini quasi interamente contornati da terre. I più tipici sono dipendenti dall’Atlantico: oltre al Mediterraneo propriamente detto, il Baltico, il Caribico [...] sud-occidentale. Per estensione, in tutte queste regioni si parla di ecosistemi mediterranei. Fattori fondamentali di tale clima sono l’influenza delle correnti marine, che vi convogliano acque con temperatura più elevata di quanto comporterebbe la ...
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GIGLIOLI, Enrico Hillyer
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Londra il 13 giugno 1845 da Giuseppe, esule originario di Brescello (Reggio nell'Emilia), avvocato, medico e naturalista, e dalla londinese [...] Ellen Hillyer.
Nel '48 Giuseppe tornò a Modena, ove sperava di riprendere la vita di un tempo: ma il clima di restaurazione lo consigliò a trasferirsi a Firenze prima, poi a Torino nel '50 e infine a Genova nel '51, seguito dalla sua famiglia.
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CERULLI IRELLI, Serafino
Angiola Maria Maccagno
Nacque a Teramo il 10 apr. 1873 da Giuseppe Cerulli e Giuseppina Irelli, appartenenti ad una famiglia abruzzese di scienziati e uomini politici, che rappresentò [...] il collegio di Giulianova in Parlamento; uno zio paterno, Vincenzo Cerulli, fu astronomo di chiara fama. Cresciuto in questo clima, il C., dopo aver compiuto gli studi classici nel 1891 a Teramo, venne a Roma per frequentare la facoltà di scienze e ...
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L'Ottocento: biologia. Da Lamarck a Darwin
Antonello La Vergata
Da Lamarck a Darwin
Jean-Baptiste Lamarck
La prima teoria compiuta dell'evoluzione fu formulata da Jean-Baptiste Lamarck (1744-1829). [...] di evoluzione: fra questi il belga Jean-Baptiste d'Omalius d'Halloy (1783-1875), il quale indicò nell'influsso del clima il meccanismo modificante, e il tedesco Buch che in uno studio del 1825 sulle Canarie ipotizzò che specie nuove si formassero ...
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VERMINOSI
Nino Baboni
Si chiamano così in patologia veterinaria malattie parassitarie dovute alla presenza di vermi nell'interno del corpo e molto spesso nell'apparecchio gastro-intestinale. Le verminosi [...] enzootica o epizootica specie dove gli animali vivono al pascolo e tanto più se su terreni umidi e paludosi di regioni a clima non rigido, in quanto gli embrioni e le larve vi trovano le condizioni più favorevoli di vita. Esse colpiscono tutte le ...
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Migrazioni
Bruno Paradisi
Otto von Frisch
di Bruno Paradisi e Otto von Frisch
MIGRAZIONI
Migrazioni umane
di Bruno Paradisi
sommario: 1. Considerazioni generali. 2. Gli effetti delle migrazioni. 3. [...] il cibo è la causa principale che determina la migrazione. Gli uccelli, che in autunno si spostano in zone a clima temperato o tropicale, ma che covano nei paesi nordici, nel semestre invernale non riuscirebbero a trovare in questi paesi sufficiente ...
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xantismo In zoologia, colorazione gialla di parti del corpo normalmente d’altro colore. Il caso più noto è lo x. insulare dei Rettili, specialmente delle lucertole, che presentano colorate in giallo o [...] , che sono tipicamente biancastre. Lo x. e l’isabellismo (➔), sia insulari sia d’altri ambienti, sono stati messi in relazione con fattori distintivi dell’ambiente (predazione e colori criptici, tipo di alimentazione più ricco di grassi, clima ecc.). ...
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Regione costiera dell’Africa occidentale compresa tra il Capo Verde e il Capo Fria. Viene abitualmente distinta in G. settentrionale, dal Capo Verde ai Monti del Camerun, e G. meridionale. La regione si [...] meridionale. È attraversata dal basso corso di grandi fiumi (i maggiori sono il Niger e il Congo). Il clima è prevalentemente di tipo equatoriale o subequatoriale, con temperature medie elevate, modeste escursioni termiche e piogge abbondanti (anche ...
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Secondo l’accezione più ampia, e prevalente nell’uso, il complesso dell’Australia, della Nuova Guinea e del disperso mondo insulare dell’Oceano Pacifico, per la massima parte concentrato nel quadrante [...] parte degli arcipelaghi sono compresi tra i 40° di lat. S e i 20° N e vi prevalgono decisamente i climi intertropicali, con netto predominio di quelli caldo-umidi nelle piccole masse insulari e di quelli caldo-aridi in Australia. Fattori fondamentali ...
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clima1
clima1 (ant. clìmate o clìmato) s. m. [dal lat. clima -ătis, gr. κλίμα -ματος (der. di κλίνω «piegare, inclinare») «inclinazione della terra dall’equatore ai poli», quindi «spazio, regione, zona geografica»] (pl. -i). – 1. In geografia...
clima2
clima2 s. m. [dal lat. clima (pl. climăta), e questo dal gr. κλίμα -ματος, nel sign. di «regione, spazio»] (pl. -i). – Unità di misura di superficie, in uso presso gli antichi Romani, equivalente a 315 m2.