Global Change
Costante De Simone
L'espressione in lingua inglese global change (cambiamento globale, modificazione mondiale) è entrata in uso anche in italiano per indicare i cambiamenti che si hanno [...] prima a evidenziare il g. c. attraverso la mutazione climatica manifestatasi con il succedersi sempre più frequente di eventi meteorologici che in Inghilterra era coltivata la vite, pianta mediterranea, a significare che l'effetto termico della ...
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Geografia
PPierre Birot e Philippe Pinchemel
di Pierre Birot e Philippe Pinchemel
GEOGRAFIA
Geografia fisica
di Pierre Birot
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ruolo dell'acqua in natura, tema centrale [...] sicuro se sia stato messo in movimento in un'epoca di crisi climatica che ha distrutto la foresta. In ogni caso, in superficie il gelo è un po' più rigido che nella foresta mediterranea e dove le temperature sono sufficientemente basse per cui la ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] ambientali e climatici e al carattere degli abitanti derivante da quei fattori. La teoria climatica, risalente .C.) e che rappresentano un episodio senza confronti nella storia mediterranea antica. La storia di queste rivolte si presenta per noi ...
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Ecologia del paesaggio
Vittorio Ingegnoli
(Dipartimento di Biologia, Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Università di Milano, Milano, Italia)
II concetto di paesaggio è nato nel periodo [...] fauna, i gradienti biologici nei fiumi, il ruolo climatico nella differenziazione ecologica e così via.
Bisogna notare che di tale ridondanza. Per esempio, l'evoluzione dalla macchia mediterranea alla foresta di lecci porta a una diminuzione di ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] .000 in Sudamerica; in Africa l'uomo è presente frn dalle ultime fasi del Pliocene, però sempre in aree climaticamente non mediterranee, come la savana in Tanzania ed Etiopia e la prateria d'altitudine nel Transvaal; l'occupazione della Provincia del ...
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Un pianeta in trasformazione
Elgene O. Box
(Department of Geography, University of Georgia, Athens, Georgia, USA)
I cambiamenti in corso sul nostro pianeta e quelli che si verificheranno nel prossimo [...] e il limite più elevato suggerito da un modello di limitazione climatica dell'accumulazione della biomassa terrestre (circa 1600 gt; Box, dati la zona dell'Africa meridionale a clima mediterraneo, che diverse classificazioni precedenti consideravano, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I climi europei vengono descritti riferendoli a pochi tipi fondamentali, riconosciuti [...] che questa fascia più meridionale venga definita “a clima mediterraneo degradato”. D’altronde una fascia così ampia trova la sua unità nel fatto che i suoi caratteri climatici favoriscono la foresta di latifoglie decidue (cioè con perdita stagionale ...
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preistoria
Disciplina che si occupa delle società che non hanno lasciato testi scritti, ossia di quei gruppi umani che hanno popolato la terra prima dell’uso della scrittura. Tale mancanza d’informazione [...] -natufiani (8500 a.C. ca.) e in una fase climatica che precede un periodo di progressivo deterioramento e inaridimento, situato tra del 3° millennio a.C., mentre in quelle del Mediterraneo occidentale tale periodo ha inizio nella seconda metà del 2° ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico. La Mesopotamia
Francesca Baffi
Frances Pinnock
Rita Dolce
Antonio Invernizzi
Roberta Venco Ricciardi
Carlo Lippolis
Hartmut Kühne
Gian Maria Di Nocera
Roger [...] ospitato centri cittadini, avvalendosi di una situazione climatica favorevole a un intenso sfruttamento agricolo del Bahrain e a nord dall'Anatolia alla Siria alle coste del Mediterraneo. Con Naram-Sin si amplieranno ancora sia il controllo dall'Elam ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] risvolti negativi che ne conseguono, di natura e climatica e abitativa ma - soprattutto - sociale e politica vescovo Cromazio e gli Ebrei di Aquileia, in AA.VV., Aquileia e l'Oriente mediterraneo (A.A., 12), Udine 1977, pp. 353-381 e spec. 366 ss.; ...
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biocora
biocòra s. f. [comp. di bio- e del gr. χώρα «regione»]. – In ecologia, area della superficie terrestre nella quale un fattore ambientale determina caratteri peculiari nella vegetazione: b. climatica, l’area nella quale esiste un clima...
Wasteocene s. m. Denominazione polemica che, contrapponendosi al termine descrittivo antropocene (v.), intende mettere in luce le conseguenze epocali della produzione capitalistica di merci, e dunque di scarti, in termini di impatto ambientale,...