MANCINELLI, Luigi
Lorenzo Mattei
Nacque a Orvieto il 5 febbr. 1848, secondogenito di Raffaele, appartenente a una famiglia di commercianti, musicofilo e componente per alcuni anni della banda cittadina, [...] si abbinavano a un melodismo asciutto e spesso tortuoso, indicativo di una volontaria "rinuncia al canto" (abbandonata solo nelle climax patetiche, tra cui spicca - come in Ero e Leandro - il duetto conclusivo tra gli amanti adulterini). Notevole la ...
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GAMBINI, Silvio
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Luigi, nacque a Teramo da una famiglia di modeste origini il 18 ag. 1877. Studiò dapprima nella sua città natale, dove si diplomò nel 1897 come perito agrimensore [...] Pellegatta (1931) e Piantanida (1934) a Busto, si assiste a una progressiva perdita di mordente, fatta eccezione per il climax razionalista raggiunto con la casa Sant'Elia a Busto del 1934. Delle numerose opere realizzate dopo il 1931 si ricordano: l ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] dei suoi maggiori flops, bistrattato dalla critica, in cui, però, si può individuare una tale eccessiva forzatura del climax melodrammatico, da toccare involontariamente il suo opposto, e se l'opposto speculare del melodramma, soprattutto in terra ...
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SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de', detto il Pordenone
Edoardo Villata
SACCHIS (de Corticellis, Regillo), Giovanni Antonio de’, detto il Pordenone. – Nacque verosimilmente a Pordenone [...] lì osservata di due storie per ogni arcone, occupando con una sola scena lo spazio di ciascuna campata. La climax espressiva, che raggiunge l’apice nella Crocifissione, si placa poi d’improvviso nel sottostante Compianto, in cui Pordenone riallaccia ...
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FO, Dario
Paolo Puppa
Primo di tre figli, nacque il 24 marzo 1926 a Sangiano (Varese). Il padre, Felice, capostazione avventizio e attore amatoriale, a 16 anni espatriato da muratore a Montpellier, [...] Io, Ulrike, grido, la mamma del terrorista ucciso nel carcere tedesco, ripresa da Tutta casa letto e chiesa).
Il climax giunse indubbiamente con Lo stupro, mirabile partitura e solo testo esclusivamente suo, scritto due anni dopo la violenza reale ...
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Nacque a Vicenza il 10 ag. 1485, in una nobile e potente famiglia, da Bernardino e da Elisabetta Savorgnan, sorella di quell'Antonio Savorgnan, cui è dedicata la raccolta delle Lettere storiche e che fu [...] ; sorgendo la tragedia proprio da ciò e precipitando il racconto verso il drammatico epilogo in veloci sequenze narrative, il climax della novella risulta teso quanto più la fabula è essenziale. La critica delle fonti si è a lungo occupata del ...
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– Nacque a Stia, nel Casentino, il 20 febbraio 1698 da Giuliano e da Lucrezia Tommasi.
La famiglia vi si era trasferita da Firenze nel XVII secolo. Tra i suoi avi figura Antonio Minucci da Pratovecchio, [...] il non riformabile» (3 dicembre 1763, Epistolario..., XII, 1997, p. 654) fu però convinto della necessità delle riforme. Il climax della sua azione con Ferdinando fu l’imposizione ai magistrati di motivare le sentenze, con i dispacci del 23 settembre ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] meritevoli di questo nome. Mancano infatti nella sua opera quasi completamente le prosopopee, le personificazioni, le cinquecentesche climax. Non eccezionalmente numerosi sono gli epifonemi e le deprecazioni; la stessa metafora è poco presente. La ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] i contemporanei proprio per le loro virtù più esterne e caduche: la loro sapiente orchestrazione, l'uso sorvegliatissimo del climax, l'onda verbale e immaginifica che si innalza e precipita per tornare a spianarsi in distese tranquille, la dottrina ...
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CROCE, Benedetto
Piero Craveri
Karl Egon Lönne
Giorgio Patrizi
Nacque a Pescasseroli (L'Aquila) il 25 febbr. 1866 da Pasquale e Luisa Sipari, di famiglia abruzzese i cui titoli di proprietà risalivano [...] stile crociano. Ponendosi come tautologia del testo letto, riproduzione della sua "poeticità", la pagina del C. si anima di climax, metafore, enfasi: fa continuamente appello ad una tensione morale che è dei critico e del lettore che vi si riconosce ...
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climax
clìmax s. m. [dal gr. κλῖμαξ f., propr. «scala», passato anche in lat. tardo, climax f.; nelle accezioni 2 e 3, per influenza dell’uso ingl.]. – 1. Figura retorica, detta anche gradazione o gradazione ascendente, consistente nel passare...
anticlimax
anticlìmax s. m. [comp. di anti-1 e climax]. – Figura retorica, detta anche gradazione discendente, che consiste nel disporre una serie di concetti o di vocaboli in ordine a mano a mano decrescente di forza e d’intensità, per lo...