Golitzen, Alexander
Alessandro Cappabianca
Scenografo cinematografico russo, naturalizzato statunitense, nato a Mosca il 28 febbraio 1907. Durante la sua lunga carriera, svoltasi dalla metà degli anni [...] il suo primo Oscar, con J.B. Goodman, Russell A. Gausman e Ira Webb. Nello stesso anno firmò le scenografie di The climax (La voce magica) di George Waggner per le quali ottenne una nuova nomination. In Scarlet street (1945; La strada scarlatta) di ...
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Moretti, Nanni (propr. Giovanni)
Flavio De Bernardinis
Regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Brunico (Bolzano) il 19 agosto 1953. Tra i registi più rappresentativi e significativi [...] quest'opera, resi attraverso uno stile asciutto e penetrante, una forma narrativa puntata sugli incastri, le ellissi e i climax improvvisi, una comicità di battuta e di situazione crudele e surreale, e una potentissima presenza d'attore dello stesso ...
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Schoonmaker, Thelma
Daniela Cavallo
Montatrice statunitense, nata ad Algeri il 3 gennaio 1940. Eletta da Martin Scorsese a suo alter ego alla moviola, la S., a partire da Raging bull (1980; Toro scatenato), [...] S. in Bringing out the dead (1999; Al di là della vita), rende visivamente l'accumularsi della tensione in vista del climax finale.
Significativo, infine, è stato l'apporto della S. in A personal journey with Martin Scorsese through American movies ...
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Allen, Dede
Stefano Masi
Nome d'arte di Dorothea Carothers, montatrice statunitense, nata a Cleveland (Ohio) il 3 dicembre 1925. Negli anni Sessanta e Settanta è stata tra i protagonisti della rivoluzione [...] decisivo anche allo svolgimento più pacato, epico, di Little big man (1970; Piccolo grande uomo), come pure al teso climax di Night moves (1975; Bersaglio di notte).Poiché usava non sovrapporre mai la lavorazione di due film, nel 1969, mentre ...
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Yol
Gianfranco Cercone
(Turchia/Francia/Svizzera 1982, colore, 111m); regia: Yılmaz Güney, Şerif Gören; produzione: K.L. Puldi, Edi Hubschmid per Güney/Cactus; sceneggiatura: Yılmaz Güney; fotografia: [...] clima disforico di Yol, Güney così dichiarava: "In certi film, soprattutto in quelli americani, si arriva a un climax di sentimenti e reazioni che crollano con un'azione risolutiva. Io voglio invece che gli spettatori accumulino queste sensazioni ...
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Il processo di Verona
Paolo Simoni
(Italia/Francia 1962, 1963, bianco e nero, 120m); regia: Carlo Lizzani; produzione: Duilio Coletti per Duilio/Orsay; soggetto: Sergio Amidei, Luigi Somma; sceneggiatura: [...] un potere che va scomparendo e, ormai ridotto a fantoccio nelle mani dei tedeschi, non può che rimanere fuori campo. Nel climax finale, la telefonata di Edda al padre è un monologo: il Duce resta muto, completamente sommerso dalle parole della figlia ...
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Piani, scala dei
Dario Tomasi
L'espressione scala dei piani indica le diverse possibilità di un'inquadratura di mostrare da una distanza variabile un determinato soggetto (personaggio, ambiente o oggetto [...] momento di pausa nello sviluppo del racconto in funzione dell'avviarsi di quel crescendo narrativo che porterà poi al climax della sequenza. A volte il piano d'ambientazione può essere sostituito, con le stesse valenze informative, da un'inquadratura ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] dei suoi maggiori flops, bistrattato dalla critica, in cui, però, si può individuare una tale eccessiva forzatura del climax melodrammatico, da toccare involontariamente il suo opposto, e se l'opposto speculare del melodramma, soprattutto in terra ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] una volta a Venezia, anche quest'ultimo ha andamento, orchestrazione, organizzazione ritmica, struttura drammaturgica e costruzione del climax da melodramma: pochi assolo, alcuni duetti, e molti terzetti, quartetti, quintetti e sestetti, con coro o ...
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climax
clìmax s. m. [dal gr. κλῖμαξ f., propr. «scala», passato anche in lat. tardo, climax f.; nelle accezioni 2 e 3, per influenza dell’uso ingl.]. – 1. Figura retorica, detta anche gradazione o gradazione ascendente, consistente nel passare...
anticlimax
anticlìmax s. m. [comp. di anti-1 e climax]. – Figura retorica, detta anche gradazione discendente, che consiste nel disporre una serie di concetti o di vocaboli in ordine a mano a mano decrescente di forza e d’intensità, per lo...