GNEISS (pron. gnàis; ted. Gneis)
Piero Aloisi
Parola con la quale i minatori dell'Erzgebirge indicavano un particolare stato di trasformazione delle rocce, in vicinanza dei filoni metalliferi, nel distretto [...] prevalgono quelli monoclini (orneblenda e augite), ma non mancano i termini trimetrici (gedrite ed iperstene). Anche la clorite può talvolta sostituire interamente o quasi le miche, e si hanno allora gli gneiss cloritici.
La struttura tipica ...
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SERPENTINE
Antonio Scherillo
. Sono le rocce il cui componente essenziale è il serpentino (v.). Data l'origine di questo, le serpentine rappresentano rocce secondarie derivate per alterazione in profondità [...] in cui il serpentino è spesso nella varietà lamellare (antigorite). Come minerali posteriori alla serpentinizzazione contengono talco, clorite, actinolite.
Le serpentine sono diffuse in Italia, specialmente nelle Alpi occidentali e nell'Appennino ...
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. Il nome di diabase fu dato per la prima volta da Alessandro Brongniart (1807) alle cosiddette Grünsteine degli antichi geologi tedeschi, che R. J. Haüy aveva chiamato dioriti. In tempi più recenti J. [...] . Sono noti anche tufi diabasici, che sembrano molto diffusi, specie in Germania, dove le loro forme metamorfiche, ricche di clorite e di carbonati secondarî, sono chiamate Schalsteine. I diabasi hanno un peso specifico variabile tra 2,8 e 3. Sono ...
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. Il nome di andesite fu creato da Leopold v. Buch (1826), traendolo da quello delle Ande, per distinguere, nella famiglia delle rocce chiamate allora trachiti, i termini albitici da quelli sanidinici. [...] dovuto esso pure ad una profonda alterazione di origine consimile. Le propiliti, verdi per abbondante formazione di clorite secondaria derivante dall'alterazione degli elementi femici, sono diffuse nella Transilvania, nella Sierra Nevada, nel Messico ...
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TUFO
Federico Millosevich
Il nome di tufo è promiscuamente attribuito a rocce di natura assai diversa. Si chiamano tufi dei calcari teneri marnosi che si lasciano facilmente segare e modanare, o anche [...] effusive nelle Alpi Carniche, nel Vicentino e nella Val di Fassa. Tufi diabasici spesso sono profondamente alterati in clorite e carbonati con decisa struttura scistosa (Schalstein in tedesco), o, per effetto d' intenso metamorfismo dinamico, passano ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. Dalle prime comunità agricole alle società complesse: Medio Oriente
Massimo Vidale
Lo sviluppo dell'archeologia dell'Asia centro-meridionale negli ultimi decenni [...] (4100-3900 a.C. ca.). I reperti testimoniano la precocità della vocazione manifatturiera del sito: nel V millennio a.C., oltre alla clorite, si lavoravano a Tepe Yahya l'osso, l'ossidiana, la madreperla, l'agata e la conchiglia marina. Tra il V e ...
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ŠAHR-E SOKHTA
P. Gros
È il maggiore insediamento protostorico dell'Iran orientale, situato nel bacino endoreico del fiume Helmand (Sistan iraniano). Si trova c.a 40 km a Í del Kuh-e Malek Siāh, cardine [...] su medie e lunghe distanze già esistenti dalla più antica fase di occupazione. La presenza di lapislazzuli, corniola, clorite, alabastro, assieme ai sigilli a stampo, contribuisce a documentare l'esistenza di una segmentazione sociale che trova ...
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L'archeologia del Vicino Oriente antico
Paolo Matthiae
Nicolò Marchetti
Maria Giovanna Biga
L'antico oriente come problema storico-archeologico
di Paolo Matthiae
Le testimonianze della cultura materiale [...] al-Bahrain e di Saar e dal tempio di Barbar. Caratteristici sono i sigilli a stampo "dilmuniti" e i vasi di clorite della serie "recente", la cui produzione si prolunga anche nel Bronzo Tardo, quando il controllo diretto dei re cassiti arriva fino ...
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Il gruppo delle cloriti comprende una serie numerosa di minerali, che, analogamente alle miche, cristallizzano nel sistema monoclino, presentando cristalli tabulari di abito pseudo-esagonale o pseudo-trigonale, [...] Orcel, Recherches sur la composition chimique des chlorites, in Bull. Soc. Franc. de minér., 1927; A. Bianchi e F. Carpanese, Studi sulle cloriti, in Atti Ist. veneto sc., lett., arti, LXXXVII (1927-28) e in Rend. R. Acc. Lincei, 1929; A. N. Winchel ...
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QUARZO
Ugo PANICHI
Arnaldo MAURI
. Fra le varie modificazioni che può presentare la silice (SiO2), il quarzo è la più abbondante e diffusa, sia come componente di molte rocce, sia in cristallizzazioni [...] che talora ricorda lo smeraldo, è il "quarzo prasio" (Finlandia, Boemia), il cui colore è dovuto a minutissime inclusioni di cloriti e di anfiboli.
È assai frequente il caso di cristalli contenenti inclusioni solide, e le dimensioni di queste possono ...
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clorite
s. f. [dal lat. chloritis, gr. χλωρῖτις (der. di χλωρός «verde»), nome di una pietra di colore verde]. – Denominazione di una serie di minerali monoclini di origine secondaria, in genere di colore verde, fillosilicati basici di alluminio,...
clorare
v. tr. [der. di cloro] (io clòro, ecc.). – Depurare o sterilizzare l’acqua immettendovi piccole quantità di cloro. È verbo di raro uso, fuorché nel part. pass. clorato usato come agg. (che si può anche ritenere derivato direttamente...