In chimica, definisce composti contenenti oro trivalente.
Acido a. Nome dato all’idrato aurico Au(OH)3, polvere giallorossa; facendo reagire l’acido a. con un eccesso di KOH, si ottengono i suoi sali derivati, [...] .
Bromuro a. Sale d’oro, AuBr3, polvere bruna, igroscopica; viene usato in chimica analitica come reattivo degli alcaloidi ecc.
Cloruro a. Uno dei sali più importanti dell’oro, AuCl3, facilmente solubile in acqua. Con acido cloridrico forma l’ acido ...
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Sostanza che aggiunta a un liquido ne abbassa il punto di congelamento. Gli a. servono, per es., a impedire il congelamento di preparati farmaceutici, cosmetici ecc., ma sono soprattutto molto usati come [...] per effettuare l’impasto e il getto di calcestruzzo cementizio a basse temperature. Si tratta di sostanze inorganiche (cloruro di calcio, cloruro di sodio ecc.) e organiche (alcol metilico, etilico – entrambi quasi inodori, di basso costo, di elevata ...
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Composto chimico di formula CH2=CCl2; liquido incolore, dall’odore dolciastro; si può preparare o per azione di soluzioni acquose alcaline sull’1,1,2-tricloroetano o, sempre da questo, per cracking catalitico. [...] a temperatura ambiente, dando polivinilidencloruro (➔ polivinilderivati). La presenza di ossigeno accelera sensibilmente la polimerizzazione. Per copolimerizzazione con cloruro di vinile il v. dà luogo al materiale plastico noto con il nome di saran. ...
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(o benzopirrolo) Composto chimico eterociclico di formula
In natura si trova nell’olio di gelsomino e di arancio ed è contenuto nelle frazioni altobollenti del catrame di carbon fossile in misura del [...] , che si ottiene, per via sintetica, per riduzione dell’indossile. Gli omologhi dell’i. si preparano riscaldando in presenza di cloruro di zinco i fenilidrazoni di aldeidi, di chetoni o di chetoacidi. L’i. è impiegato come ingrediente per profumi. ...
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Elemento chimico scoperto nel 1600 da V. Cascariolo; ha simbolo Ba, numero atomico 56, peso atomico 137,36; sono noti 8 isotopi di pesi atomici 130, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138. Metallo, di densità [...] di silicio o di alluminio; ormai in disuso il metodo di produzione di b. e di leghe di b. tramite elettrolisi del cloruro fuso. L’impiego più comune del b. e delle sue leghe è come assorbente metallico (getter) in tubi elettronici. Chimicamente il b ...
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Composti chimici derivanti per sostituzione di uno o più atomi di idrogeno dell’etano con altrettanti atomi di cloro. Si preparano per reazione diretta del cloro con l’etano in presenza di catalizzatori [...] tetraetile). Gli altri c. di più largo impiego sono l’ 1,2-dicloroetano (materia prima per la produzione di cloruro di vinile, di antidetonanti ecc.), l’ 1,1, 1-tricloroetano (smacchiatore e detergente).
I diversi cloroetileni si ottengono per ...
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Radicale bivalente, =CH2, derivabile dal metano e presente in numerosi composti; se nella molecola di un composto sono presenti più gruppi metilenici si hanno i di-, tri-, tetra- ecc. metilencomposti (così [...] Si prepara riducendo la nitrosodimetilanilina e ossidando il prodotto risultante in presenza di iposolfito sodico e di dimetilanilina. Con il cloruro di zinco il blu di m. forma un sale doppio che si presenta come polvere cristallina bruna a riflessi ...
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Agraria
Pratica agricola che si esegue per rendere bianchi e teneri alcuni prodotti quali cardi, finocchi, cicorie ecc.; le piante, a un certo punto del loro sviluppo, vengono ricoperte in parte di terra [...] una sostanza, utilizzando per lo più mezzi chimici. Consiste nel sottoporre il materiale all’azione di ossidanti (cloro, cloruro di calce, ipocloriti, cloriti, biossido di cloro, perossidi, perborati, acqua ossigenata ecc.) o anche, ma più raramente ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] ecc.
Preparazione e utilizzi
Il c. fu ottenuto per la prima volta da H. Davy nel 1808. Si prepara per elettrolisi del cloruro di c. fuso o per riduzione dell’ossido di c. con alluminio in storte di acciaio al nichel-cromo a temperatura sui 1200 ...
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Chimico e tecnologo (Cassel 1839 - Londra 1909), allievo di A. Kolbe e di R. Bunsen. In Gran Bretagna si occupò della produzione della soda col metodo Leblanc; successivamente fondò una società (Brunner-M. [...] riconversione e al riciclo di sottoprodotti dei processi industriali: tentò, senza grandi risultati, di ottenere cloro dal cloruro di calcio, sottoprodotto del processo Solvay. Durante questo tentativo, si accorse che le valvole di nichel venivano ...
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cloruro
s. m. [der. di cloro, col suff. -uro2]. – In chimica, sale dell’acido cloridrico, composto risultante dalla combinazione del cloro con un metallo, un non metallo o un radicale di un acido organico (c. acido). I cloruri sono presenti...
clorurare
v. tr. [der. di cloruro]. – Introdurre in un composto organico atomi di cloro; trattare acqua con cloro (v. clorurazione). ◆ Part. pres. clorurante, anche come agg. e s. m., di sostanza che, liberando atomi di cloro, interviene in...