Elemento chimico di simbolo Hf, numero atomico 72, peso atomico 178,5 di cui si conoscono vari isotopi (174, 176, 177, 178, 179, 180). Il suo nome deriva da Hafnia, nome latinizzato di Copenaghen. L’a. [...] , densità 13,3, che fonde a circa 2200 °C, si può ottenere per riduzione del fluoruro doppio di a. e di potassio o del cloruro di afnio. Fra i composti più importanti l’ossido, HfO2, che fonde a circa 2800 °C, cioè a temperatura al di sopra di quella ...
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chimica e fisica Passaggio di una sostanza dallo stato solido allo stato aeriforme direttamente, senza passare per lo stato liquido (il fenomeno inverso prende il nome di brinamento). Calore di s. La quantità [...] risultano in genere depurati da altre sostanze, dotate di maggior volatilità. S. corrosivo Altro nome del cloruro mercurico (➔ mercurio). psicologia In psicanalisi, termine (Sublimierung) introdotto da S. Freud per indicare la trasformazione di ...
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Chimica
Si dice di sostanza che non presenta reazione acida o basica; così, per es., è n. un sale che, sciolto in acqua, produce ioni che, essendo acidi e basi di Brönsted debolissimi, non mostrano tendenza [...] si mantiene neutra; si comportano in questo modo le soluzioni acquose dei sali degli acidi forti e delle basi forti (cloruro di sodio ecc.). Dal punto di vista della concentrazione idrogenionica si definisce come n. una soluzione acquosa che presenti ...
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Elemento chimico scoperto nel 1600 da V. Cascariolo; ha simbolo Ba, numero atomico 56, peso atomico 137,36; sono noti 8 isotopi di pesi atomici 130, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138. Metallo, di densità [...] di silicio o di alluminio; ormai in disuso il metodo di produzione di b. e di leghe di b. tramite elettrolisi del cloruro fuso. L’impiego più comune del b. e delle sue leghe è come assorbente metallico (getter) in tubi elettronici. Chimicamente il b ...
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Chimica
Elemento chimico del gruppo dei metalli alcalino-terrosi; simbolo Ca, numero atomico 20, peso atomico 40,08, di cui sono noti diversi isotopi stabili: 4020Ca, 4220Ca, 4320Ca, 4420Ca, 4620Ca, 4820Ca. [...] ecc.
Preparazione e utilizzi
Il c. fu ottenuto per la prima volta da H. Davy nel 1808. Si prepara per elettrolisi del cloruro di c. fuso o per riduzione dell’ossido di c. con alluminio in storte di acciaio al nichel-cromo a temperatura sui 1200 ...
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Prodotto della polimerizzazione dell’acido cianico, esiste in due forme tautomere:
La seconda viene comunemente indicata come acido isocianurico. L’acido c. si forma per riscaldamento dell’urea; cristallizza [...] a diverso comportamento: quelli della prima serie si idrolizzano dando ammine primarie, gli altri danno l’acido e l’alcol corrispondente. Il suo cloruro (2,4,6-tricloro triazina) è un reagente usato nelle tecniche di immobilizzazione degli enzimi. ...
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Nella tecnologia chimica, processo volto a eliminare la torbidità di un liquido. Si può realizzare in diversi modi a seconda della natura e della grandezza delle particelle presenti in sospensione, alle [...] un processo di coagulazione-flocculazione, in cui l’aggiunta di sostanze idonee, inorganiche (solfato di alluminio, cloruro ferrico ecc.) od organiche (polielettroliti), consente di destabilizzare le particelle costituenti la torbidità e di dar luogo ...
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Elemento chimico, metallo, di simbolo Sb (da stibium, nome lat. dell’a.), numero atomico 51, peso atomico 121,76; ne sono noti due isotopi stabili di peso atomico 121 e 123. Raro come minerale ( a. nativo), [...] , e scaldato a 100 °C o raschiato con uno spillo esplode; l’a. colloidale si forma per riduzione di una sospensione di cloruro di a. con cloruro di titanio.
L’a. all’aria non si altera; se scaldato al di sopra del punto di fusione brucia con fiamma ...
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Elemento chimico, di simbolo Ag, peso atomico 107,88, numero atomico 47.
Generalità
In natura l’a. è diffuso sia come minerale: argentite (Ag2S), pirargirite (3Ag2S•Sb2S3), cherargirite o luna cornea [...] , per via elettrolitica con deposizione di a. metallico al catodo della cella di elettrolisi, per via volumetrica titolando con soluzioni di cloruro o di solfocianuro.
L’a. è impiegato, in genere in lega con rame e oro, nella fabbricazione di oggetti ...
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ultravioletto
ultraviolétto [agg. e s.m. Comp. di ultra- e violetto] [OTT] Radiazione elettromagnetica di lunghezza d'onda compresa convenz. tra 400 nm, limite inferiore di sensibilità dell'occhio umano [...] .W. Ritter e W.H. Wollaston osservarono che facendo cadere su una striscia di carta imbevuta di una soluzione di cloruro di argento lo spettro della luce solare, si manifestavano fenomeni fotochimici anche nella zona non luminosa al di là della parte ...
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cloruro
s. m. [der. di cloro, col suff. -uro2]. – In chimica, sale dell’acido cloridrico, composto risultante dalla combinazione del cloro con un metallo, un non metallo o un radicale di un acido organico (c. acido). I cloruri sono presenti...
clorurare
v. tr. [der. di cloruro]. – Introdurre in un composto organico atomi di cloro; trattare acqua con cloro (v. clorurazione). ◆ Part. pres. clorurante, anche come agg. e s. m., di sostanza che, liberando atomi di cloro, interviene in...