cordiglièri, clubdei Società rivoluzionaria creata da G.-J. Danton nel 1790, le cui prime riunioni si tennero in un ex convento deicordiglieri (frati francescani), da cui il nome. Dopo la fuga del re [...] a Varennes, i cordiglieri chiesero per primi la decadenza del sovrano e animarono i moti del 10 ag. 1792. Nel 1793 il club si divise nella fazione moderata di Danton e L.-S.-C.-B. Desmoulins (gli 'indifferenti') e in quella radicale di J.-R. Hébert ( ...
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Uomo politico (Alençon 1757 - Parigi 1794). Membro del clubdeiCordiglieri, fondò nel 1790 il giornale radicale Le Père Duchesne, che gli assicurò un seguito anche in ambienti giacobini. Sostituto procuratore [...] attaccò violentemente i girondini che ne imposero l'arresto; liberato per intervento dei sanculotti e delle municipalità, sotto l'impulso di H. e dei seguaci furono approvate le leggi dei sospetti e del maximum (17 e 29 sett. 1793), ripresero slancio ...
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Uomo politico (Arcis-sur-Aube 1759 - Parigi 1794), fu uno dei protagonisti della rivoluzione francese.
Vita e attività
Di famiglia borghese di provincia, fece l'avvocato a Parigi dal 1787 e sin dall'estate [...] del 1789 fu tra gli agitatori più popolari nel clubdeiCordiglieri e tra i primi a parlare di repubblica dopo la fuga del re a Varennes. Secondo sostituto procuratore della Comune dal 7 dic. 1791, fu l'artefice del moto del 10 ag. 1792 e, nominato ...
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Durante la Rivoluzione francese, gli appartenenti a un’associazione politica (clubdei g.), così detta perché aveva sede nell’ex convento parigino dei domenicani (Jacobins) nella via Saint-Honoré. Sorto [...] .I. Robespierre giudicava inevitabile la guerra civile; la posizione estrema era rappresentata da J.-R. Hébert che, sebbene membro del clubdeicordiglieri, nell’agosto 1793 godeva anche fra i g. di un vasto seguito. Durante il Terrore i g. furono il ...
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Rivoluzionario (n. 1752 - m. Bicêtre, Parigi, 1794). Curato a Parigi, aderì entusiasticamente alla Rivoluzione; colpito da interdetto per aver partecipato alle rivolte antifeudali dei contadini (apr. 1790), [...] fu reintegrato nel sacerdozio quando prestò giuramento alla costituzione civile del clero. Membro del ClubdeiCordiglieri, il 10 ag. 1792 partecipò alla insurrezione della Comune di Parigi, entrando nel consiglio generale; con J. Varlet guidò il ...
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Rivoluzionario francese (Auzon, Alta Loira, 1745 - Parigi 1825), detto L'Américain per il suo soggiorno in America. Padrone di una fabbrica a Santo Domingo, ritornò in Francia nel 1785 completamente in [...] ; fu arrestato (1792) per un tentativo insurrezionale ma fu liberato nonostante i contrasti con Marat; espulso dal clubdeiCordiglieri, fu imprigionato per avervi voluto rientrare con la forza (1793) e fu di nuovo incarcerato per i massacri ...
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club
Circolo, associazione i cui membri si riuniscono in una sede propria con uno scopo determinato, talvolta anche solo ricreativo. I c. sono fioriti soprattutto in ambiente anglosassone, raggruppando [...] politici (sec. 19°); passarono poi anche sul continente (1747: Casino dei nobili a Girgenti; 1748: Grande società all’Aia; 1770: c. maniera notevole l’azione di c. come quello dei giacobini, deicordiglieri e di tanti altri; dopo il colpo di stato ...
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Complesso degli eventi politici e sociali avvenuti in Francia tra il 1789 e il 1799, con la formazione della monarchia costituzionale e l'instaurazione della Repubblica, fino all'ascesa di Napoleone Bonaparte.
La [...] ). Fu l'atto d'inizio della rivoluzione politica: i deputati dei tre ordini si attribuirono il compito di dare al paese una egualitario e antimonarchico, maggioritari nei club rivoluzionari di giacobini e cordiglieri, guidati da Robespierre, Danton ...
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club
s. m. [dall’ingl. club, che significò prob., in origine, «nodo, viluppo di persone»] (pron. ingl. ‹klḁb›, con la forma del plur. clubs ‹klḁb∫›; è diffusa, inoltre, una pron. ‹klöb›, che riproduce un adattam. francese della pron. ingl.)....