Famiglia originaria del Delfinato, conosciuta sin dal sec. 11º, divenne una delle più note dell'aristocrazia francese con titolo marchionale (1620), poi ducale (1775). Tra i suoi maggiori esponenti si [...] Terzo stato e votò nella notte del 4 agosto 1789 l'abolizione dei privilegi. Spaventato dai progressi della rivoluzione, fondò con P.-V. Malouet, e in opposizione ai Giacobini, il club monarchico che ebbe un proprio organo di stampa. Fu ucciso dalla ...
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Pio XI
Francesco Margiotta Broglio
Achille Ratti nacque a Desio, borgo non piccolo dell'Alta Brianza tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco (nato a Rogeno nel 1823) e di Teresa [...] della Biblioteca Ambrosiana, alle comunicazioni al Club Alpino sulle sue escursioni (v. contro le tavole di valori giacobine, con l'intensità che XII, a cura di F. Vito, Milano 1945.
Le encicliche sociali dei papi da Pio IX a Pio XII, a cura di I. ...
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Francia
Stato dell’Europa centroccidentale. Le invasioni barbariche del 5° sec. eliminarono rapidamente il dominio romano sulla Gallia tanto che nel 476, alla caduta dell’impero d’Occidente, vi sussisteva [...] un alleato decisivo nella stanchezza che il governo dei Sedici aveva generato nella borghesia e nel popolo ’organizzazione dell’opinione pubblica in club dall’altra, diedero nuova esca provocarono il crollo della politica giacobina e la giornata del 9 ...
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DE DEO, Emanuele
Maria Aurora Tallarico
Nato a Minervino Murge (Bari) l'11 giugno 1772 da Vincenzo. dottore in legge e letterato lucerino, di cospicua famiglia originaria della Spagna, e da Vincenza [...] regina Maria Carolina e si discusse dei diritto dei popoli a detronizzare il sovrano; fra -scopi e fu affiliato al club di V. Manna.
Per XXIII (1898), pp. 810 s.; B. Croce, I giacobini napoletani prima del 1799, in La rivoluz. napoletanc del ...
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PIGNATELLI, Ferdinando e Mario
Luca Covino
PIGNATELLI, Ferdinando e Mario. – Nacquero a Napoli, Ferdinando il 21 settembre 1769 e Mario il 12 luglio 1773, da Salvatore, principe di Strongoli, e da Giulia [...] da Vincenzo Galiani, che lo accusò di avere presenziato a una riunione segreta in casa dei marchesi Letizia per promuovere l’insurrezione deiclubgiacobini di Napoli. Incarcerato, fu liberato per insufficienza di prove con sentenza del 3 ottobre ...
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Scrittore e uomo politico (Palma Campania 1770 - Napoli 1799); rivoluzionario giacobino-socialista, membro della Società patriottica, poi del Club rivoluzionario (1794), fu coinvolto nei processi repressivi [...] ordinati da Ferdinando IV per stroncare l'attività dei primi giacobini napoletani; rimesso in libertà, visse a Milano e in Svizzera. Seguì l'esercito francese nella campagna del 1796 in Italia e svolse attività a Roma e nella Repubblica napoletana, ...
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SOCIETÀ SEGRETE
Gianfranco Pasquino e Francesco Montessoro
1. Le società segrete in Occidente di Gianfranco Pasquino
2. Le società segrete in Cina di Francesco Montessoro
Le società segrete in Occidente
di [...] logge massoniche e, ad esempio nel napoletano, dai clubgiacobini.
Grande fu, sotto forme diverse, l'apporto , i linguaggi allusivi e arcani. Tra i più comuni vi è l'uso dei caratteri divisi: per evocare la dinastia Ming, o il Mingwang, si scrivono i ...
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BOSSI, Luigi
Lucia Sebastiani
Nato a Milano il 25 febbr. 1758, secondogenito del marchese Benigno e di Teresa Bendoni, fu destinato alla carriera ecclesiastica. Ricevette privatamente un'istruzione [...] delle Società popolari in Francia, indica nella diffusione dei "lumi" tra il popolo il compito di queste nuove istituzioni che solo così - differenziandosi cioè dai famigerati clubgiacobini - potranno procurarsi l'appoggio delle autorità costituite ...
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FENAROLI AVOGADRO, Giuseppe
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 24 marzo 1760, penultimo di sei figli, dal conte Bartolomeo Fenaroli e da Paola Avogadro. Con il fratello Girolamo condivise dalla [...] Oltralpe, frequentando con lui, fino al 1792, il Casino de' buoni amici, il circolo dei giovani nobili bresciani che si acquistò fama di clubgiacobino. Nel 1795 fu nominato provveditore ai Confini della Serenissima lungo il fiume Oglio, membro della ...
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CONTRI, Valentino
Carlo Capra
Nacque il 5 febbr. 1736 a Castello (comune di Pavullo nel Frignano, prov. di Modena) da una "delle più illustri e delle più rinomate famiglie della montagna modenese" (Santi), [...] reggenza imperiale, apprendiamo che egli fu tra gli animatori del club detto dell'ospedale (dal luogo dove si tenevano le riunioni), trienni.o i principali connotati dei gruppi democratici o "giacobini", progressivamente confinati all'opposizione e ...
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club
s. m. [dall’ingl. club, che significò prob., in origine, «nodo, viluppo di persone»] (pron. ingl. ‹klḁb›, con la forma del plur. clubs ‹klḁb∫›; è diffusa, inoltre, una pron. ‹klöb›, che riproduce un adattam. francese della pron. ingl.)....