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freddura

Enciclopedia Dantesca (1970)

freddura Lucia Onder Il termine (cfr. il francese antico froidure e il provenzale freidure) fu comune al tempo di D. e anche in scrittori precedenti, nel senso di " freddo rigido e intenso " (spesso [...] e in Bonvesin; e cfr. anche Guido delle Colonne Ancor che ll'aigua 2, Iacopone Che farai 28). Compare in If XXXI 123 Cocito la freddura serra (ugualmente in Rime C 61); XXXII 53 un... avea perduti ambo li orecchi / per la freddura, e XXXIII 101. Con ... Leggi Tutto

zeba

Enciclopedia Dantesca (1970)

zeba Alessandro Niccoli Vale " capra ", ed è ancor oggi vivente in alcuni luoghi della Toscana (cfr. il Lana: " sono i capretti saltanti e sono dette zebe, perché vanno zebellando cioè saltando "): [...] onde parlare è duro, / mei foste state qui pecore o zebe! L'apostrofe è rivolta ai dannati puniti nella ghiaccia di Cocito, per i quali sarebbe stato meglio nascere animali piuttosto che avvilire la nobiltà dell'anima umana nell'odio e nel tradimento ... Leggi Tutto

scagionare

Enciclopedia Dantesca (1970)

scagionare Federigo Tollemache Probabile parasinteto verbale di ‛ cagione ', s. ricorre unicamente in If XXXII 69 sappi ch'i' fu' il Camiscion de' Pazzi; / e aspetto Carlin che mi scagioni. Il verbo, [...] dà maggior risalto -, giacché la venuta del parente Carlino, traditore della patria e perciò destinato alla seconda zona di Cocito, non scagionerà, ma farà solo apparire meno grave la colpa di Camicione. L'Ottimo così parafrasa: " Io aspetto Carlino ... Leggi Tutto

gelatina

Enciclopedia Dantesca (1970)

gelatina Bruno Basile In If XXXII 60 tutta la Caina / potrai cercare, e non troverai ombra / degna più d'esser fitta in gelatina, la parola è usata nella particolare funzione di metafora dal referente [...] si fa, contiene in sé questi peccatori " (Landino) o, per usare il realismo meno compassato del Buti, " nella ghiacciata di Cocito, ove stanno le anime fitte... come li polli in gelatina ". Inutile sottolineare come il termine si colleghi allo stile ... Leggi Tutto

FENOGLIO, Giuseppe

Dizionario Biografico degli Italiani (1996)

FENOGLIO, Giuseppe (Beppe) Francesco M. Biscione Nacque il 1ºmarzo 1922 ad Alba (Cuneo), primogenito di Amilcare, trasferitosi nella città dalla campagna circostante, garzone di macellaio e presto macellaio [...] dai buoni risultati e incoraggiato dagli insegnantì, fino al ginnasio e al liceo, dove ebbe professori quali Leonardo Cocito e Pietro Chiodi, che avrebbe poi ritrovato nella Resistenza. Era un adolescente amante dello sport, fantasioso, riflessivo ... Leggi Tutto
CATEGORIA: BIOGRAFIE
TAGS: PRIMA GUERRA MONDIALE – NATALIA GINZBURG – OLIVER CROMWELL – ELIO VITTORINI – LINGUA INGLESE
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lama

Enciclopedia Dantesca (1970)

lama Bruno Basile Nel significato di " luogo di acque staguanti ", la voce ha tre attestazioni. In If XX 79 [il Mincio] trova una lama, / ne la qual si distende e la 'mpaluda, D. allude alle " bassure [...] ). Dato che " lama o lacca è luogo concavo e basso " (Buti), molto opportunamente il termine designa la palude ghiacciata di Cocito: Lèvati quinci e non mi dar più lagna, / ché mal sai lusingar per questa lama! (If XXXII 96). Ancora il significato ... Leggi Tutto

Atropo

Enciclopedia Dantesca (1970)

Atropo Clara Kraus È la terza e la più vecchia delle Moire o Parche, figlie della Notte o di Zeus e Temi, (ά- e τρέπω), colei che recide lo stame della vita di ogni uomo, avvolto sulla rocca da Cloto [...] sul destino umano dalla culla alla tomba. Nel suo atteggiamento caratteristico è ritratta da D. in If XXXIII 126, dove si legge che spesso l'anima cade nella Tolomea, terzo girone di Cocito, prima della morte: innanzi ch'Atropòs mossa le dea. ... Leggi Tutto
TAGS: LACHESI – COCITO – PARCHE – CLOTO – MOIRE
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guazzo

Enciclopedia Dantesca (1970)

guazzo Vincenzo Valente Vocabolo occorrente due volte, nella prima cantica, in rima: Poi si rivolse e ripassossi 'l guazzo (If XII 139); mi vien riprezzo, / e verrà sempre, de' gelati guazzi (XXXII [...] " in genere, ne risulta che la vista di esse fa provare a D. lo stesso brivido che sentì nel vedere la ghiaccia del Cocito. La prima spiegazione è più semplice e più conforme al modo d'immaginare del poeta: che nel pensier rinova la paura (If I 6 ... Leggi Tutto

babbo

Enciclopedia Dantesca (1970)

babbo . Il vocabolo per D., e ovviamente per il suo tempo, è proprio del linguaggio puerile, come ‛ pate ' rispetto a ‛ patre ' (così ‛ mamma '; così ‛ mate ' rispetto a ‛ matre '); ciò è affermato chiaramente [...] due opere, si potrebbe dire conseguentemente) in If XXXII 9 (in rima con abbo e gabbo); descrivere il cerchio di Cocito non è impresa... da lingua che chiami mamma o babbo. Tuttavia i commentatori antichi disperdono il valore concreto della citazione ... Leggi Tutto

Vexilla regis prodeunt

Enciclopedia Dantesca (1970)

Vexilla regis prodeunt Dante Balboni Incipit di un inno di Venanzio Fortunato, che lo compose a Poitiers quando arrivò nel monastero, fondato da Radegonda moglie di Clodoveo, una reliquia della Croce [...] dell'ultimo canto dell'Inferno. Dopo la visita ai traditori D. e Virgilio sono giunti all'ultima delle quattro zone di Cocito, dove si profilano le sei grandi ali di Lucifero che Virgilio annunzia a D.: Vexilla regis prodeunt inferni (If XXXIV 1 ... Leggi Tutto
TAGS: VENANZIO FORTUNATO – GUIDO DA PISA – GIUSTINO II – QUARESIMA – RADEGONDA
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Vocabolario
còcere
cocere còcere v. tr. e intr. – Variante pop. (ormai rara nelle forme rizotoniche) di cuocere.
cociménto
cocimento cociménto s. m. [der. di cuocere]. – 1. ant. Cottura. 2. fig. Tormento cocente.
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