Il concetto di buona fede è preso in considerazione dalla legge rispetto a varî rapporti giuridici e ciò ne rende difficile una definizione del concetto stesso che ne comprenda tutti gli atteggiamenti. [...] favore del debitore (art. 1242 cod. civ.) o del creditore (art. 1240 cod. civ.), del venditore della cosa altrui (articolo 1459 cod. civ.) o di cosa affetta da vizî (art. 1503 cod. civ.), del depositario (art. 1851 cod. civ.) o di chi ha ricevuto in ...
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Le disposizioni contenute negli articoli 562-564 del cod. civ., completate dagli articoli 673-681 e 546-559, apparvero insufficienti a disciplinare il condominio delle case. Tutta la materia è stata quindi [...] disciplinata nuovamente dal decr. legge 15 gennaio 1934, n. 56, composto di 35 articoli, distribuiti in quattro capi, portante il titolo Disciplina dei rapporti di condominio sulle case, pubblicato nella ...
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La nozione del componimento (o composizione) richiama la preesistenza di un conflitto e la sua estinzione. Chi rifletta come la funzione del diritto (ordinamento giuridico) consista appunto nel comporre, [...] ciò, che ciascuna delle parti dà o ritiene qualche cosa, in confronto di ciò che pretendeva nella lite (art. 1764 cod. civ.).
S'intende, che, poiché il componimento, a differenza del processo (della sentenza) risolve la lite mediante la volontà delle ...
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Per il codice civile del 1865 colonia era sinonimo di mezzadria; la distinzione tra i due contratti fu operata dalla dottrina sulla base degli usi, rispetto ai quali, in materia, la stessa legge aveva [...] ; E. Bassanelli, La colonia perpetua dal meliorandum nel Basso Lazio, Roma 1933; id., Colonia parziaria, in Commentario al cod. civ., Libro del Lavoro, a cura di A. Scialoja, Roma-Bologna 1943; Rossi, Mezzadria e colonia parziaria nel nuovo codice ...
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Di confusione nella terminologia giuridica si parla tanto per indicare il fatto dell'unione (cod. civ. it., art. 466 segg.) di cose appartenenti a diversi proprietarî in un solo tutto, riunione che talvolta [...] Sotto questo secondo aspetto la parola confusione è adoperata nel cod. civ. italiano per indicare la riunione nella stessa persona delle con beneficio d'inventario, sulla base dell'art. 968 cod. civ. e dei precedenti storici; ma v'ha chi vede sancito ...
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. Esposti o trovatelli sono i fanciulli abbandonati, figli d'ignoti, che siano rinvenuti in un luogo qualsiasi, i fanciulli, per i quali sia richiesta la pubblica assistenza, nati da unioni illegittime [...] conosciuti e capaci di esercitare le funzioni di tutore, dall'amministrazione dell'istituto in cui sono accolti. L'art. 377 cod. civ. fa inoltre obbligo a chiunque trovi un bambino di farne consegna all'ufficiale di stato civile, con le vesti e gli ...
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. Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza creata dallo stato per regolare la pubblica beneficenza in ogni comune. Per un'esatta comprensione della natura giuridica e sociale della congregazione [...] o non voglia accettare l'incarico. Sono le disposizioni generiche a favore dei poveri, di cui è parola nell'art. 832 cod. civ.
L'organizzazione della congregazione di carità ha avuto, negli ultimi anni, profondi mutamenti per effetto del r. decr. 30 ...
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Dichiarazione contenuta in un testamento e diretta a spogliare della qualità di erede, con tutte le sue conseguenze, taluno a cui detta qualità è attribuita dal diritto oggettivo, o magari dal testamento [...] della Novella 115, non vi è posto per la diseredazione. Tutte le cause d'indegnità enumerate all'art. 725 cod. civ. funzionano infatti automaticamente, impedendo che l'indegno succeda a qualunque titolo: la libertà del testatore non può funzionare ...
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Nel diritto romano, campo del diritto di accrescimento erano il condominio e l'eredità.
Condominio. - Se uno dei condomini dello schiavo non poteva acquistare per mezzo dello schiavo, come accadeva nel [...] che compete all'altro condomino costretto a vendere la sua parte (Cod., VII, 7, De servo comm. man., 1). Quest'ultima era meramente verbale. La congiunzione, regolata dall'art. 880 del cod. civ., è la coniunctio re et verbis del diritto romano. La ...
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(III, p. 723; App. II, I, p. 214)
La nozione di a., quale risulta dall'art. 1655 cod. civ., non è stata modificata dalla legislazione successiva che ha mantenuto la definizione legale e la specifica previsione [...] dell'istituto, preoccupandosi però di adeguarsi, nella disciplina delle procedure di aggiudicazione per gli a. di opere pubbliche, alle direttive della CEE in materia, mentre per i procedimenti di gara ...
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cod.
– 1. Abbrev. di codice (o del lat. codex) nel sign. di libro manoscritto; spesso seguito dalle indicazioni che valgono a individuare il manoscritto: il cod. Vat. lat. 4523. 2. Abbrev. di codice nel sign. di raccolta di leggi: cod. civ.,...
captatorio
captatòrio (o cattatòrio) agg. [dal lat. tardo captatorius, der. di captare «acquistare»]. – Ottenuto con captazione: testamento c.; condizione c., la condizione di reciprocità (nulla secondo il vigente cod. civ.) con la quale il...