Le disposizioni contenute negli articoli 562-564 del cod. civ., completate dagli articoli 673-681 e 546-559, apparvero insufficienti a disciplinare il condominio delle case. Tutta la materia è stata quindi [...] 1 a 15. Come legge speciale, in quanto regola l'intera materia del condominio, deroga alle disposizioni del codicecïvile, che siano con la medesima incompatibili. Nell'ordine gerarchico occupa, dopo il regolamento di condominio, legalmente approvato ...
Leggi Tutto
La nozione del componimento (o composizione) richiama la preesistenza di un conflitto e la sua estinzione. Chi rifletta come la funzione del diritto (ordinamento giuridico) consista appunto nel comporre, [...] contratto. Appunto la transazione è giustamente considerata dal codicecivile come una specie di contratto.
Bibl.: G. Mirabelli, Contratti speciali (parte 12ª del Diritto civile ital., raccolta diretta da P. Fiore), Napoli 1894, p. 187 ...
Leggi Tutto
Per il codicecivile del 1865 colonia era sinonimo di mezzadria; la distinzione tra i due contratti fu operata dalla dottrina sulla base degli usi, rispetto ai quali, in materia, la stessa legge aveva [...] si obbliga a coltivare stabilmente il fondo altrui, partecipando ai frutti e alle spese in proporzione varia.
Il codicecivile del 1942, seguendo l'indirizzo indicato dagli scrittori, dà risalto alla separazione tra colonia e mezzadria e dedica ai ...
Leggi Tutto
Il demanio pubblico ha formato oggetto di una nuova disciplina giuridica. Superando le incertezze dottrinali il legislatore, nel codicecivile del 1942, ha sancito il principio, strettamente positivo ed [...] dalla legge, per cui "demaniali" sono soltanto i beni dichiarati tali dal codicecivile e dalle leggi speciali con enumerazione tassativa. Nel sistema del nuovo codice vi sono beni demaniali pertinenti esclusivamente allo stato, come il lido del mare ...
Leggi Tutto
È l'arabo qāÿī (pronunziato qāẓī in persiano, turco e hindūstānī), "colui che decide" (una questione, una controversia, ecc.), designazione tecnica del magistrato che, in nome e per delega del sovrano, [...] i cadi e deferì ai tribunali ordinarî la parte di diritto musulmano ch'era rimasto di loro competenza; poi, con il codicecivile pubblicato il 4 aprile 1926 ed entrato in vigore sei mesi dopo, soppresse addirittura l'uso del diritto musulmano. Nell ...
Leggi Tutto
La vigente disciplina legislativa sul diritto di autore, che ha fatto seguito al decr. legge 7 novembre 1925, n. 1950, convertito nella legge 18 marzo 1926, n. 562, è contenuta nel nuovo codicecivile [...] (art. 2575 e 2583), nella legge speciale 22 aprile 1941, n. 633, sulla protezione del diritto di autore e di altri diritti connessi al suo esercizio e nel regolamento per la sua esecuzione (r. decr. 18 ...
Leggi Tutto
Sino alla recente legge 25 luglio 1956, n. 860, la disciplina legislativa dell'impresa artigiana doveva trarsi solo dall'art. 2083 cod. civ., il quale colloca gli artigiani fra i piccoli imprenditori e [...] . Tale norma, che pure serviva a riconoscere che all'artigiano non si possono applicare senza adattamenti le norme che il codicecivile ha dettato per la tutela e la disciplina del lavoro nell'impresa e per l'impresa in generale, era troppo isolata ...
Leggi Tutto
. Contratto di locazione che ha per oggetto il godimento di una cosa produttiva (azienda, fondo rustico, brevetto, ecc.). Ha trovato una disciplina appropriata, distinta dalla locazione, soltanto nel codice [...] civile del 1942.
Nel codice anteriore, quella che oggi rappresenta la più cospicua figura di affitto, l'affitto dei fondi rustici, aveva una disciplina particolare ma compresa nella locazione, e neppure nel codice . trim. de droit civil, 1930, p. 291 ...
Leggi Tutto
Con questo nome, o anche - come era più frequente nella giurisprudenza meno recente - con quello assolutamente improprio di actio de in rem verso, si suole designare quell'azione con la quale chi abbia [...] moderne, e così, non senza vivaci contrasti, passò nel codicecivile germanico (§ 812 segg.). Tacciono invece sull'esistenza di quest'azione il codicecivile francese, l'italiano e in genere i codici a tipo latino, e, nel silenzio della legge, tale ...
Leggi Tutto
VEDOVANZA
Fulvio Maroi
È lo stato in cui viene a trovarsi un coniuge alla morte dell'altro.
Uno degli usi più diffusi sia fra i popoli di più antica civiltà (Cina, India), sia fra le popolazioni inferiori, [...] e nel diritto comune ritorna la preoccupazione della turbatio sanguinis come restrizione alle seconde nozze: il codice nap. (art. 528) e il codicecivile italiano (art. 57) fissano questo termine in dieci mesi dallo scioglimento del matrimonio per ...
Leggi Tutto
civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...
codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...