RAPINA - Storia del diritto
Giovanni NOVELLI
Emilio ALBERTARIO
Nell'antico diritto romano la rapina (vi bona rapta), prima che un delitto a sé, è una specie di furto: da questa circostanza deriva la [...] delitto di furto in cui per l'innanzi, secondo lo ius civile, rientrava. Se sia stata l'opera solerte della giurisprudenza romana a caratterizzato dalla violenza o minaccia alla persona. Il codice penale italiano del 1930 è stato tra i più felici nel ...
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MIGLIORIA
Fulvio Maroi
Concetto di miglioria. - Il concetto di miglioria si ricollega tradizionalmente a quello di impensae utiles del diritto romano; delle spese, cioè, che migliorano la cosa, in quanto [...] compiuto, occorre osservare che, se il codicecivile prende in considerazione solo quelli compiuti direttamente Serpieri, Studi sui contratti agrari, Bologna 1920; F. Ferrara, Tratt. dir. ital., Roma 1921, p. 851 segg.; id., Gli oneri di miglioria, in ...
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USURPAZIONE
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Giovanni NOVELLI
. Diritto romano. - I Romani davano il nome di usurpatio all'interruzione del possesso in corso di usucapione: l'effetto è di rendere inefficace [...] può essere, secondo la teminologia dei romanisti, naturale o civile. La prima si ha quando in fatto il possessore . Gli stessi principî furono applicati nel Medioevo. Il codice sardo-italiano del 1859 considerava nell'art. 289 l'arbitrario ingerirsi ...
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PEGNO
Gaetano SCHERILIO
Giulio VENZI
. Diritto romano. - Nel diritto romano il pegno (pignus), a differenza della fiducia - che consisteva nel trasferimento della proprietà - consisteva nel trasferimento [...] una cosa mobile per sicurezza del credito. Il codicecivile regola questo contratto negli articoli 1878-1890.
Il dei crediti, Città di Castello 1893; P. Fiore, Il diritto civileitaliano, parte 12ª, Napoli-Torino 1915; G. P. Chironi, Trattato ...
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RE
Emilio Crosa
. Diritto pubblico italiano. - Il re, alla cui sola persona, insieme con la regina, spetta il trattamento di maestà (r. decr. 1 gennaio 1890 n. 251) e il titolo di re d'Italia (legge [...] tuttavia non esclude l'accessione al trono.
Così si applica nell'ordinamento italiano il principio: "il re non muore mai"; "morto il re . civ.), che può avvenire per procura (art. 99 codicecivile).
Quando il matrimonio segue, com'è naturale, il rito ...
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PECULATO
Gaetano SCHERILIO
Domenico RENDE
. Diritto romano. - Il peculato (peculatus) era in origine il delitto di chi s'impadroniva di pubblico bestiame, e solo in epoca meno remota del pubblico [...] meno severamente.
Quanto alla pena, questa, per la lex Italia, come già si è detto, era pecuniaria e probabilmente ammontava per possesso tutte le specie di esso contemplate dal codicecivile. L'elemento materiale del delitto di peculato è costituito ...
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SOCIOLOGIA CRIMINALE
Ugo Spirito
. Con questa denominazione Enrico Ferri volle caratterizzare in tutta la molteplicità dei suoi aspetti lo studio del fenomeno della delinquenza condotto con metodo positivo. [...] , della giustizia, della polizia, e infine le leggi civili e penali.
In sostanza, i fattori del delitto vanno paesi. In Italia, dopo il tentativo di un codice penale ispirato integralmente ai nuovi principî (Progetto di codice penale italiano - Libro ...
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STRANIERI (XXXII, p. 817)
Riccardo Monaco
Il movimento dottrinale e le iniziative assunte da varî enti internazionali, fra cui soprattutto la Società delle nazioni, nel senso di elaborare norme di diritto [...] prima, subordinata al potere legislativo di ogni stato, salvo le norme poste mediante convenzioni internazionali, soprattutto bilaterali.
In Italia il nuovo codicecivile del 1942 ha introdotto una modificazione fondamentale all'art. 3 del vecchio ...
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ISTIGAZIONE A DELINQUERE
Giovanni Bernieri
. L'espressione comprende, in senso generico, ogni attività diretta alla formazione della volontà criminosa altrui, e si riferisce a una forma del concorso [...] delinquenza, che determina un pericolo per la tranquillità del consorzio civile o per la sicurezza dello stato e diffonde allarme e alla disobbedienza e all'indisciplina.
Il codice penale italiano del 1889 contemplava varie ipotesi d'istigazione ...
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MORA (lat. mora; fr. demeure; sp. mora; ted. Verzug; ingl. delay)
Carmelo Scuto
La parola "mora" in senso giuridico, come nel linguaggio comune, significa ritardo. Essa si trova usata in disposizioni [...] del codicecivile (articoli 1832 e 2090) nel significato di "termine che fa ritardare l'adempimento"; ma , La mora del creditore, Catania 1905; V. Polacco, Le obbligazioni nel diritto civileitaliano, I, 2ª ed., Roma 1914, n. 110 segg., p. 517 segg ...
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tutela
tutèla s. f. [dal lat. tutela, der. di tutus, part. pass. di tueri «difendere, proteggere»]. – 1. In diritto: a. Istituto giuridico per il quale una persona, nominata dal giudice tutelare, si assume la protezione e la rappresentanza...
militare1
militare1 agg. e s. m. e f. [dal lat. militaris, agg., der. di miles -lĭtis «milite»]. – 1. agg. a. In genere, che concerne le forze armate e coloro che ne fanno parte: la vita m.; servizio m., quello prestato in qualità di soldato;...