Toscana
Regione dell’Italia centrale, con capoluogo Firenze.
Medioevo
La Tuscia (da cui Tuscania e T.), il cui nome divenne ufficiale con l’ordinamento dioclezianeo, nel 5° sec. seguì la sorte delle [...] , ma furono anche conservate molte delle innovazioni del regime napoleonico (il codice di commercio, il sistema ipotecario, la pubblicità dei giudizi, lo stato civile). Da ciò, per riflesso, un orientamento tutto particolare dello spirito pubblico ...
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Giustiniano
Antonio Menniti Ippolito
L'imperatore che promosse la raccolta di tutte le leggi del diritto romano
Per quasi quarant'anni, nel 6° secolo, Giustiniano resse con grande impegno ed energia [...] del diritto romano nel Corpus iuris civilis ("Corpo del diritto civile"). Dante, nel VI canto del Paradiso, lo celebra come secolo. L'opera si componeva di tre parti: nel Codice giustiniano, promulgato nel 529, vennero riunite e aggiornate le ...
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Villa, Tommaso
Uomo politico e avvocato (Canale d’Alba, Cuneo, 1832 - Torino 1915). Laureatosi in giurisprudenza, fece pratica presso lo studio di Angelo Brofferio, di cui diventò genero, e contemporaneamente [...] successivamente, dal 1879 al 1881, di ministro di Grazia e giustizia. In tale veste propose la riforma del codice di procedura civile e l’introduzione del divorzio; cercò anche di ostacolare l’attività dei gesuiti. Fu presidente della Camera dal 1895 ...
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nobiltà In senso specifico e in connessione alla storia europea dall’antichità all’età moderna, particolare condizione giuridica e sociale, legata al possesso spesso ereditario di onori e privilegi esclusivi, [...] milites o cavalieri) assumendo i caratteri di un vero e proprio codice nobiliare. A tutto ciò va aggiunta l’azione della Chiesa ( dei beni e il progresso della legislazione civile. La concezione individualistica e privatistica della proprietà ...
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Arte e attività del navigare sull’acqua con imbarcazioni, in superficie (n. sopracquea) o sottomarina (n. subacquea); si pratica in mare (n. marittima: a seconda delle zone percorse, costiera o alturiera; [...] del volo strumentale adottato praticamente per tutto il traffico militare e civile, dati i rischi di collisione del volo a vista.
Lo un’onda portante modulata in frequenza con impulsi in codice binario (pulse code modulation o PCM). Una volta ...
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Nell’uso scientifico, per un corpo in movimento intorno a un altro corpo, lo stesso che giro completo, e anche il relativo moto.
Nell’uso figurato, mutamento radicale di un ordine statuale e sociale, nei [...] elaborata una legislazione moderna e la si raccolse in un codice, si affermarono le grandi linee del liberalismo e della democrazia da una r. agraria maturata negli anni della guerra civile. Il passaggio dall’artigianato e dal lavoro a domicilio ...
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Famiglia originaria della Bucovina, che nei secc. 18º e 19º diede alla Moldavia alcuni principi. Di essa si ricordano Teodor il Calmucco ("Călmăşul") che nella prima metà del sec. 18º rappresentò il principe [...] dal 1812 al 1819, rinnovando la legislazione fra l'altro con un codice (1817) che reca il suo nome (Codul Calimach); nominato dal e fu ucciso dai Turchi insieme al fratello Ioan. Il codice di Scarlat rimase in vigore fino al 1864; scritto in ...
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Uomo politico boliviano (n. Sucre 1881 - m. 1942). Giurista, rettore dell'università di S. Francesco Saverio a Sucre (1917-20), autore del codice di procedura civile e del codice penale, fu deputato (1920-23), [...] ministro della Pubblica Istruzione (1921), della Guerra e Colonizzazione (1922), senatore (1924-26), ministro plenipotenziario in Messico (1920) e nel Perù (1924-25). Venne eletto presidente della Repubblica ...
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Giurista e uomo politico austriaco (Vienna 1854 - ivi 1926); prof. di diritto romano e di diritto processuale civile, avvocato, due volte ministro della Giustizia. Fu autore del codice processuale civile [...] del 1895 e di una cospicua serie di opere teoriche e pratiche, tra le quali: Die schuldhafte Parteihandlung (1885); Sachbesitz und Ersitzung (1891); Vorlesungen über die Praxis der Zivilprozessordnung ...
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Letteraria, critica e storiografia
Nino Borsellino
Sulla svolta del secondo millennio si è fatta insistente la denuncia di una crisi della critica a dispetto di quei sentimenti d'attesa, propri delle [...] sua poetica; si iscrive a sua volta in un sistema di cultura regolato da 'codici', non solo retorici, linguistici, letterari, ma anche etici e civili, rispetto ai quali l'autore rivela un suo proprio comportamento, di adesione o di contrapposizione ...
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civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...
codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...