FOTOGRAFIA
Italo Zannier
Romano Fea
Giampaolo Bolognesi
(XV, p. 782; App. II, I, p. 963; III, I, p. 663; IV, I, p. 842)
Storia della fotografia. - La storia della cultura di questi ultimi centocinquant'anni [...] il colore delle cose, rinnovando con il suo codice un'immagine della realtà ormai mediata definitivamente dalla f fuoco). Con soluzioni tecniche del genere, l'utente occasionale riacquistò simpatia per la f. e il consumo delle pellicole aumentò. Di ...
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(XIII, p. 9; App. V, i, p. 843)
Nell'articolata analisi del d. - procedimento ed espressione artistica autonoma o funzionale alla realizzazione di un'opera di pittura, scultura o architettura - svolta [...] particolare, è stato il più forte e più altamente comunicabile codice-stile del Novecento: da ciò è derivata la sua diffusione geografica forse in reazione al dilagare del classicismo più volgare e al suo rapido consumo, connotandosi, in maggiore o ...
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L'inizio del 21° sec. è stato segnato da un evento drammatico che ha avuto risvolti significativi anche in a.: l'attacco terroristico dell'11 settembre 2001, che ha provocato, com'è noto, la distruzione [...] a W. Gropius, hanno pazientemente lavorato alla definizione di codici semplici, giustificabili, e reiterabili da parte di chiunque. Anche , proprio sull'eredità del movimento moderno e sul suo estremo, talvolta manieristico, consumo. Ciò si verifica ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] scena del racconto genesiaco del peccato che si consumò intorno all'albero (Gn. 3) e quella del Calvario, codicidel monastero di S. Caterina sul monte Sinai, il menologio del 1063 (gr. 500, c. 4v) e la Scala del Paradiso di Giovanni Climaco, del ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] del Mediterraneo (trattato del Ninfeo, 1261). In quest'arco di tempo si consumò anche l'esperimento istituzionale di Guglielmo Boccanegra (capitanato del I musei del comune di Genova, a cura di E. Papone, Genova 1991; F. Cervini, Un codice di Albenga ...
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AVIGNONE
E. Castelnuovo
(lat. Avenio; franc. Avignon)
Città della Francia meridionale, capoluogo del dip. della Vaucluse, situata sulle rive del Rodano, immediatamente a N della pianura della Bassa [...] del Grande scisma
Uno spartiacque nella storia della produzione artistica ad A. fu l'abbandono della città da parte dei pontefici. L'avvenimento si consumò ivi, pp. 276-362; L. Bellosi, Il Maestro delCodice di San Giorgio, in Il Gotico a Siena, cat. ...
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CACCIA
E.J. Grube
Nell'Antico Testamento la c. assume diversi significati a seconda dei contesti in cui viene menzionata. Il primo riferimento indiretto alla c. si trova nella Genesi (1, 26): "E Dio [...] , p. 48, nr. 50, tav. XXIII; W.F. Volbach, Le miniature delcodice Vatic. Pal. Lat. 1071 ''De arte venandi cum avibus'', RendPARA 15, 1939, praticavano questa attività (spesso finalizzandola al consumo alimentare unitamente alla pesca e all' ...
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Altavilla
M. Falla Castelfranchi
M. Andaloro
Famiglia normanna di feudatari di Haute-ville-le-Guichard (od. dip. della Manche). Il primo A. di cui si hanno notizie è Tancredi (sec. 10°-11°); alcuni [...] -1102), in MGH. SS, V, 1844, pp. 52-63. Codice diplomatico barese, I, Le pergamene del duomo di Bari (952-1264), a cura di G.B. Nitto de deviazione rispetto ai canoni originari, a uso e consumo di nuove attuali esigenze. Accade dunque che l'immagine ...
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Milano
"Com'è bella la città, com'è grande
la città, com'è viva la città"
(Giorgio Gaber)
Milano: città anseatica e città infinita
di Aldo Bonomi
31 marzo
Si inaugura nell'area dell'ex raffineria Agip [...] tutta la notte, danno occasioni di consumo al popolo dei nottambuli; i quali del resto coltivano la propria socialità in locali raccolta del Borromeo di 30.000 volumi e 14.000 manoscritti, comprendente codici altomedievali, incunaboli, l'Iliade del ...
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DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] caratteristiche: è il caso, per fare solo un esempio, delcodice di Roma (BAV, Barb. lat. 4112), scritto per sé Letteratura italiana, a cura di A. Asor Rosa, II, Produzione e consumo, Torino 1983, pp. 499-524; Dix siècles d'enluminure italienne (VIe ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...