Idee, riti, simboli del potere
Edward Muir
L'idea della città
Oltre ad essere un raggruppamento di edifici, strade, piazze, monumenti e istituzioni, una città è un'idea. Trasformando gli spazi fisici [...] Luca de Penna, nel suo commentario al CodicediGiustiniano, parla in termini contrattuali delle obbligazioni tra un e cerimoniale ducale, in Venezia e il Levante fino al secolo XV, a cura di Agostino Pertusi, I-II, Firenze 1973: I/1, pp. 275-276 e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] Duecento con il sindacato del podestà. Pur insistendo sulla natura privata di tutte le città eccetto Roma, Pillio sostiene che, seppure impropriamente, il titolo del CodicediGiustiniano, De iure reipublicae (Cod. 11, 30), riguardava tutte le città ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La costruzione della monarchia papale
Agostino Paravicini Bagliani
Tra il pontificato di Leone IX (1049-1054) e quello di Bonifacio VIII (1294-1303), l’istituzione del papato si trasforma profondamente [...] argomento tradizionale della letteratura canonistica. Ciò va attribuito all’influenza del CodicediGiustiniano, che definiva i senatori pars corporis dell’imperatore.
Un nuovo organo di governo: la curia romana
Anche l’adozione della parola curia ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'EREDITÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Nell'età angioina, apertasi poco dopo l'ingresso di Carlo I a Napoli con la 'rifondazione' dello Studio nell'ottobre del [...] ‒ ove il tutto, per l'emergente gusto del 'sistema', venne amalgamato in architetture di rubriche tematiche secondo lo schema del CodicediGiustiniano.
Si sa che Giovanni Vincenzo d'Anna, professore intorno al 1558, sottopose talune rubriche ...
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Servaggio
Francesco Panero
Premessa
Nella Grecia antica e nel mondo ellenistico-romano furono sempre presenti - in forme più o meno diffuse, a seconda dell'epoca e della regione - gruppi di persone [...] relazione ai coloni della Tracia, si dispone che "quantunque siano di condizione ingenuile, siano considerati schiavi della terra (servi terrae) nella quale sono nati" (CodicediGiustiniano, XI, 52, 1).
L'efficacia dell'istituto del colonato romano ...
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ACCORSO (latinizzato dapprima in Accursus, poi comunemente in Accursius, ritradotto nella forma Accursio, oggi la più usata; anche Accorso Fiorentino o da Bagnolo; chiamato a volte senza fondamento Accurzio, [...] che lo conteneva andò bruciato; 3) un trattato De arbitris,che è poi una summula di Azzone al titolo corrispondente De receptis (2, 55 [56]) del CodicediGiustiniano, attribuita ad A. dal Diplovatazio per confusione d'un amanuense tra le sigle Az.e ...
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LUMINARIA, DUO
DDiego Quaglioni
Nella famosa decretale Solitae indirizzata all'imperatore di Costantinopoli, presto inserita nella Compilatio III del 1210 e quindi, nel 1234, nel Liber Extra di Gregorio [...] per lo seme" (Purgatorio, XVI, 103-114).
Non diversamente può essere forse interpretato un luogo della Lectura di Cino da Pistoia sul CodicediGiustiniano. Si tratta del commento all'autentica clericus (1578, ad C. 1, 3, 33, p. 18v), in polemica ...
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MOLINARI, Leonardo
Valerio Da Gai
dei (Leonardo da Besozzo). – Nacque probabilmente a Besozzo, presso Varese, o a Milano, attorno al 1400, dal celebre pittore Michelino. È lo stesso artista a firmarsi [...] II, III, V, X, XI (New York, The Pierpont Morgan Library, ms. 441-442).
Il codice in due volumi contiene il commento giuridico di Pietro degli Ubaldi da Perugia (1327-1406) sul CodicediGiustiniano, copiato a Napoli nel 1439 da Berteramo de Forciato ...
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BONFIGLIO (Bonusfilius, Bonifilius)
Guiscardo Moschetti
Giurista pavese, fiorì nella prima metà del secolo XI. Il suo nome figura tra i sette maggiori giuristi della scuola di Pavia, di cui la Expositio [...] presa in esame i depositari, sia romani sia longobardi, ricadono sotto le sanzioni delle norme contenute nel CodicediGiustiniano e delle Istituzioni.
Con questa visuale il depositum, attraverso la stessa scuola longobardistica, si appresta ad ...
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ROLANDO (Rolandus/Orlandus Guamignani/Guarmignani) da Lucca
Sara Menzinger
ROLANDO (Rolandus/Orlandus Guamignani/Guarmignani) da Lucca. – Autore del più antico trattato di diritto pubblico prodotto [...] , dal titolo Tractatus de Imperatore, anche la scelta di scrivere un commento dotto sugli ultimi tre libri del CodicediGiustiniano fu in buona parte motivata dal desiderio di Rolando di illustrare le prerogative dell’imperatore ed esaltarne la ...
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giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e al complesso delle opere in cui furono...
novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...