. Nel diritto romano a cagione del potere sovrano dell'antico pater familias i rapporti tra genitori e figli sono stati regolati piuttosto tardi. Nondimeno delle relazioni domestiche tra padre e figli [...] di loro: una posizione speciale assunsero i vulgo concepti nati da una concubina, ai quali Giustiniano accordò anche un limitato diritto di barbarica di non distinguere tra le varie specie di illegittimi, seguita ancora dal codice austriaco ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Il salto compiuto da Lodovico Barassi nel 1901 dall’esegesi delle norme locatizie al contratto di lavoro non passa inosservato, anche perché il fallimento della via legislativa attribuisce alla prima monografia [...] che dall'imperatore Giustiniano arriva a Napoleone Bonaparte, forzando le categorie romanistiche in modo tale da aprirle alla revisione del quadro concettuale del Code napoleonico, alla base del codice unitario italiano. Il merito di Barassi è dunque ...
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COSTA, Emilio
Fabrizio Fabbrini
Nacque a Parma il 16 giugno 1866 da Antonio, magistrato, e da Eloisa Musiari, morta nel darlo alla luce (il C. le dedicò una raccolta di versi giovanili: Primule, Parma [...] di Veronica Gambara e di un anonimo del '500. Fu autore di studi storici sulla famiglia Farnese, e filologici su Ercole Strozzi, sul Poliziano, sul codice che ne ebbe fino a Giustiniano, è quest'ultimo. Donde la necessità di studiare Papiniano e il ...
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Parola latina («diritto») che si usa anche in contesti italiani; seguita da particolari determinazioni, serve a indicare speciali istituti giuridici.
Al plurale, nell’esperienza giuridica postclassica, [...] (➔ citazioni), che sarebbe rimasta in vigore fino a Giustiniano, stante anche il fallimento del progetto iniziale di Teodosio II (➔), il quale si era prefisso lo scopo di varare addirittura un codice misto, in cui sotto ogni titolo fossero collocate ...
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PROPRIETÀ
Raffaello BATTAGLIA
Rodolfo BENINI
Giuseppe FURLANI
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Fulvio MAROI
Tullio ASCARELLI
Francesco ROVELLI
. Etnografia. - Presso i popoli primitivi il concetto di proprietà [...] non est indulgendum", che probabilmente Giustiniano è riuscito a interpolare nel celebre frammento di Celso (Dig., VI,1, Diritto moderno: G. Buniva, Dei beni e della proprietà secondo il codice civile, Torino 1880; G. Cimbali, La proprietà e i suoi ...
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LEGATO (fr. legs; sp. legado; ted. Legat, Vermächtniss; ingl. legacy, bequest)
Calogero GANGI
Emilio ALBERTARIO
Diritto romano. - È probabile che nelle origini del diritto romano il legato fosse una [...] stata legata cosa di un terzo. Nella sua evoluzione, poi, il legato si andò sempre più accostando al fedecommesso; Giustiniano abolì ogni .
Diritto moderno. - Secondo l'art. 760 del codice civile italiano, il legato è una disposizione testamentaria a ...
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DE RUGGIERO, Roberto
Achille De Nitto
Nacque a Roma, terzo di quattro figli, il 21 luglio 1875 da Ettore, professore di antichità classiche nell'università, di famiglia borghese napoletana, e da Eloisa [...] prima ed abbia avuto compimento e riconoscimento con Giustiniano" (La critica delle fonti e il metodo 120 ss., 203 ss.) e, nel secondo libro, quasi integralmente di proprietà (Codice civile. Secondo libro. Cose e diritti reali. Progetto e relazione, ...
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giustinianeo
giustinianèo agg. – Di Giustiniano, imperatore d’Oriente (527-565), soprattutto con riferimento all’attività giuridica da lui promossa per l’unificazione di tutte le leggi dell’Impero, e al complesso delle opere in cui furono...
novella
novèlla s. f. [lat. pop. *novella, neutro pl. sostantivato dell’agg. novellus «novello»; il sign. 3 dal lat. tardo Novellae, agg. femm. pl. (sottint. Constitutiones)]. – 1. a. ant. Novità, fatto nuovo o insolito, in quanto sia comunicato...