Telematica
AAndré Danzin
di André Danzin
SOMMARIO: 1. Introduzione □ 2. Le basi tecnologiche della telematica: a) rappresentazione analogica e numerica; b) sviluppo dei componenti elettronici; c) principali [...] di informazioni su scala internazionale: cosi specialmente la rete interbancaria SWIFT, cui aderiscono più di 300 banche e che copre bancarie mediante l'accesso a reti specializzate tramite un codice, una scheda magnetica o un apposito terminale. Le ...
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BOTTERO, Giovanni Battista
Giuseppe Locorotondo
Nato a Nizza il 16 dic. 1822 da Paolo intraprendente negoziante originario di Limone Piemonte, e dalla nizzarda Teresa Broc di Torretta, fece i primi [...] di Palazzo Carignano, "figura di canonico, ma canonico come Swift e Rabelais"), credente in Dio, ex allievo dei gesuiti emigrati, l'istituzione della guardia nazionale, la redazione del codice civile, la riforma postale, il servizio sanitario, quello ...
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BETTINELLI, Saverio
Carlo Muscetta
Nacque a Mantova il 18 luglio 1718, da Paola Frugoni e da Girolamo. là probabile che le condizioni di famiglia non fossero troppo umili, se fu ammesso a frequentare [...] poemetto sono il Lutrin di Boileau e The battle of the books di Swift; l'ottava è maneggiata con facilità, ma senza le sorprese di ingredienti di burlesche ricette (X) e infine in un "Codice Nuovo" si stabiliscono leggi per la poesia italiana.
La ...
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POLI, Paolo
Paolo Puppa
Nacque il 23 maggio 1929 a Firenze, nel quartiere di Rifredi, figlio terzogenito di Basilio, brigadiere dei carabinieri, e di Maria Filomena Gattucci, dal 1932 maestra elementare, [...] Gulliver (da Gulliver's travels, 1726, di Jonathan Swift). Analogamente, forti suggestioni da Denis Diderot gli suggerirono nel sciorinando al volo la poesia I fiori (dal romanzo Il codice di Perelà, 1911) del suo prediletto Palazzeschi, cui aveva ...
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CHIARI, Pietro
Nicola Mangini
Nacque a Brescia, allora sotto la Repubblica di Venezia, il 25 dic. 1712. Sulla prima fase della sua vita non si conoscono altre fonti che i suoi scritti, ove peraltro [...] sociale, che rimandano chiaramente alle opere di Voltaire, Montesquieu e Swift.
In questi romanzi si fa un gran parlare, porfino largo uso di scritti satirici sovente assai volgari (cfr. codice Cicogna 2395 del Museo Correr di Venezia). Da qualche ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giuseppina Brunetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il romanzo europeo del Settecento modifica la propria fisionomia rispetto alle convenzioni [...] (1719) di Daniel Defoe e, ripreso in forma satirica da Jonathan Swift con i Viaggi di Gulliver (1726-1727), si ritrova anche in conflitto di classe ed entro gli schemi di un nuovo codice morale. Nasce così il racconto epistolare di una giovane ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Da Lessing a Verri, da Muratori a Voltaire, la riflessione letteraria diventa militante [...] con Federico II di Prussia, guarda all’Inghilterra di Newton, Swift e Pope per delineare un modello di società e una forma corrispondente partecipi della stessa tensione, dello stesso codice interpretativo. Immagine esemplare di una coscienza ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] a Ware, oltre a quelli di Modena, di Bologna e ai codici di Trento. Questo periodo trova il suo maggiore esponente in J. la cui serietà d'impegno ha maggior aria di famiglia con Swift che con Cleveland; satira della dissolutezza d'oggi nel puritano A ...
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IRLANDA (A. T., 49-50)
Herbert William OGDEN
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Pino FORTINI
David Bayne HORN
Giacomo DEVOTO
Herbert John FLEURE
Eleanor HULL
Arthur POHAM
Thomas BODKIN
Edward DENT
Walter [...] eco di questa triste situazione si trova nello scritto di J. Swift, Proposal for the use of Irish manufactures.
Nel 1700 il la sua postilla finale che forse ripete fedelmente il codice originale; ma ciò non esclude che esso appartenga probabilmente ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte
R. Bianchi Bandinelli
Red.
H. J. Eggers
F. Coarelli
I. I problemi dell'arte romana. La sua importanza storica. - II. Dalle origini a circa il [...] diversi, sono anche le miniature che illustravano i non molti codici pervenutici di questo tempo e quelle, più numerose, di piena des 4. Jh., in 104. Berl. Winckelmannspr., 1948; H. Swift, Roman Sources of Christian Art, New York 1951; G. Q. Giglioli ...
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(Swift) Sigla dell’ingl. Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication (società di telecomunicazioni interbancarie finanziarie mondiali), usata anche come s. m. inv. (o agg. posposto) per indicare il nome della società belga che...