DECIUS (Decius? .... dicus?)
L. Guerrini
Bronzista di origine greca o romana, di epoca incerta (III-I sec. a. C.?). Plinio (Nat. hist., xxxiv, 44) ricorda che sul Campidoglio spiccavano due colossali [...] pregi artistici, ma per le dimensioni colossali. Il nome (e quindi l'origine) di D. è molto dubbia, giacché nel miglior codice di Plinio (il Bambergensis, B) appare DICUS che indica perciò un nome greco. L'Urlichs accettando la lezione del cod. B ...
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Pittore e miniatore (Amiens 1425 circa - Valenciennes 1489). Attivo a Valenciennes, risentì dell'influsso della pittura fiamminga, e in particolare di D. Bouts e di Giusto di Gand. Fra i suoi dipinti ricordiamo [...] a M. sono Les grandes chroniques de France, ora a San Pietroburgo, eseguite nel 1456 per Filippo il Buono di Borgogna, il codice Add. 38126 del British Museum e varie miniature isolate. È discussa l'attribuzione a M. di parte dell'uffiziolo detto La ...
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A partire dagli anni Sessanta il dibattito architettonico s'incentra sui problemi linguistici. Ciò dipende da molteplici ragioni attinenti allo sviluppo della semiotica, all'esigenza di decodificare le [...] nel classicismo, svolge una sferzante azione culturale, che rivaluta l'estetica pop di Las Vegas. Il neostoricismo ripudia il codice moderno nel vieto Lincoln Center a New York, e nella vena monumentalistica e decorativa di Philip Johnson e Minoru ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] concezione che ha numerosi ed espliciti riscontri figurativi (per es. Roma, BAV, Vat. gr. 699, c. 115v), come quello che mostra un codice della prima metà del sec. 14° ove compare l'angelo di Marte (Roma, BAV, Reg. lat. 1283, c. 26v; Bussagli, 1991 ...
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BARLETTA
P. Belli D'elia
(lat. Baruli, Barulum)
Centro costiero della Puglia, in prov. di Bari, al limite settentrionale della Terra di Bari, presso la foce dell'Ofanto. A detta di Guglielmo Appulo [...] (1075-1130), a cura di R. Filangieri di Candida (Codice Diplomatico Barese, 10), Bari 1927; Le pergamene della Biblioteca Comunale Barletta (1187-1507), a cura di G.I. Cassandro (Codice Diplomatico Barese, 14), Barletta 1938; R. Filangieri di Candida ...
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GRECO, Gennaro
Alessandro Serafini
Nacque a Napoli intorno al 1665, se si dà fede al racconto di De Dominici (p. 555), che lo dice morto nel 1714 non ancora cinquantenne. Secondo le antiche fonti, il [...] il trattato di Andrea Pozzo, la Perspectiva pictorum et architectorum pubblicata a Roma nel 1693, che sistematizzava un codice di trattamento dello spazio per i pittori di "architetture". Questa specializzazione lo portò a collaborare con i maggiori ...
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PAOLINO Veneto
F. Cecchini
Erudito francescano attivo nella prima metà del sec. 14°, autore di opere di argomento storico, geografico, politico e mitologico.Nato a Venezia tra il 1270 e il 1274, P. [...] Orimina entro il 1342 e appartenuta a Niccolò Alunno d'Alife (Lovanio, Universiteitsbibl., Fac. Theol. 1), ponendo così questi codici napoletani di P. tra le prime testimonianze di quell'indirizzo stilistico che avrebbe dominato la miniatura di corte ...
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BARTOLI, Pietro Santi
G. Carettoni
Artista nato a Perugia nel 1635 e morto nel 1700 a Roma, dove lavorò a lungo. Allievo di P. Lemaire e N. Poussin, fu pittore ed incisore, celebre non tanto per le [...] sepolcro dei Nasoni) e della scultura (Admiranda Roman. antiquit. ac veteris sculpt. vestigia); eseguì riproduzioni del codice virgiliano vaticano e, collezionista egli stesso, rivolse la sua attenzione ai cammei (Museum Odescalchum sive thes. antiq ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] della parete nel 1562, nel 1867 e nel 1891 (i frammenti trovati nel 1562, portati al palazzo Farnese, furono disegnati nel codice di Fulvio Orsini, ora Vat. Lat. 3439; poiché una parte di questi frammenti è stata poi smarrita, i disegni costituiscono ...
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LUCATELLI (Locatelli), Andrea
Rossella Leone
Figlio di Giovanni Francesco, nacque a Roma, in Trastevere, il 19 dic. 1695 (Gaburri; Michel, 1996, p. 524).
Benché attualmente più noto come Locatelli, [...] Vici, 1976, n. 69; Safarik, 1996, p. 622), suggerendo ulteriori possibili collaborazioni del paesaggista romano.
Fonti e Bibl.: Firenze, Biblioteca nazionale, Codice Palatino, E.B.9.5: F.M.N. Gaburri, Vite de' pittori (1719-41), I, c. 295; N. Pio, Le ...
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codice
còdice s. m. [dal lat. codex -dĭcis, che significò dapprima la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno, poi la tavoletta cerata ad uso di scrittura e infine, per estens., il libro manoscritto formato di più fogli, in opposizione...